A pochi giorni dall’uscita di The Legend of Zelda: Tri Force Heores su Nintendo 3DS, i colleghi di Gamespot hanno intervistato Eiji Aonuma Hiromasa Shikata. 

 

I due sembrano non avere molto da dire sul futuro della serie su Wii U (o su NX), ma dall’intervista è stato possibile ottenere nuove importanti informazioni su quest’ultimo capitolo del franchise.

 

Gamespot (GS): Tri Force Heroes è un gioco veramente diverso da quelli della saga di The Legend of Zelda. Cosa vi ha spinto a creare un titolo così lontano da quello che si aspetterebbe essere il “modello” di uno Zelda classico? 

 

Shikata (S): Volevamo concentrarci sul multiplayer innanzitutto, e lasciare le tradizionali meccaniche di Zelda avrebbe reso il tutto molto più complicato. Per questa ragione abbiamo deciso di concentrarci sul creare un multiplayer facile da giocare.

 

Aonuma (A): In passato, abbiamo creato giochi come Four Swords, che erano incentrati allo stesso modo sul multiplayer. Infatti, noi siamo convinti che Tri Force Heroes sia un’evoluzione di ciò che era Four Swords. Siamo abbastanza sorpresi del fatto che le persone pensino che sia un capitolo che si allontana abbastanza dai canoni del brand, poiché abbiamo già fatto qualcosa di simile in passato. Pertanto, non ci si sta allontanando più di tanto dal franchise di Zelda.

 

GS: Quando ho detto “è diverso”, non parlavo particolarmente delle meccaniche di gioco. Sembra un titolo appartenente alla saga di Zelda, offre le stesse sensazioni di uno Zelda e appare proprio come un The Legend of Zelda. Quando parlavo di diversità, mi riferivo al fatto che qui non c’è un’avventura da vivere per affrontare un boss alla fine. Qui si dà molta più importanza al raccoglimento di bottini per poter poi elaborare nuovi costumi. Sotto questo punto di vista sembra più un Monster Hunter che uno Zelda. 

 

S: Per quanto riguarda il “farming”, ci sono alcuni capitoli usciti su Nintendo DS come Spirit Tracks Phantom Hourglass che hanno la stessa caratteristica. In Spirit Tracks, si raccoglievano parti di treno, in Phantom Hourglass si raccoglievano parti di barche. Quindi questa volta ci siamo ritrovati a chiederci “Cosa possiamo fare con tre personaggi e con il collecting?” e la risposta è stata outfit. Per questo pensiamo che nemmeno questa caratteristica abbia snaturato poi così tanto la natura del franchise di The Legend of Zelda.


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