Nel mondo del gaming continuamente ci si arrovella per cercare di stabilire quale sia la piattaforma migliore per giocare. C’è chi sceglie Sony, chi Nintendo, chi Microsoft, chi gli smartphone e chi il PC, seguendo decisioni per una ragione o l’altra:
questa volta vogliamo soffermarci sulle motivazioni che tante volte spingono a scartare a priori l’ipotesi del PC. C’è chi pensa sia troppo costoso, chi pensa sia troppo complicato assemblarsi un PC e pertanto noi di I Love Videogames abbiamo deciso di inaugurare la rubrica “
How to PC” per aiutarvi a selezionare le componenti secondo le vostre opportune esigenze.
Questo è ovviamente il primo di una serie di articoli facenti parte della rubrica, che seguirà grossomodo questa scaletta:
- CPU e Motherboard (di cui parleremo nel corso di questo articolo);
- Alimentazione e GPU (l’accoppiata è stata pensata in quanto la GPU è la componente col maggiore carico di corrente);
- Memorie, volatili e non (per aiutarvi a scegliere correttamente RAM e memorie di archiviazione);
- Case, periferiche e sistemi operativi (oltre all’estetica, vi aiuteremo a scegliere le periferiche più adatte alle vostre esigenze);
- Monitor e audio (per utilizzare al meglio la vostra configurazione);
- Dissipatori (per dissipare le vostre componenti per ottenere maggiori risultati).
Il primo articolo della nostra rubrica sarà dedicato quindi ai due elementi principali di un computer, la CPU e la scheda madre, che potete vedere come il cervello e il sistema nervoso del corpo umano.
Zilog Z80, una delle CPU più famose al mondo
La CPU
Si parla Gaming: i 32-bit sono pertanto obsoleti
La CPU (
Central Processing Unit), o più comunemente “il processore”, è quella parte del vostro PC a cui sono destinate le operazioni di calcolo e la coordinazione di tutti i dispositivi del vostro PC. Esistono varie famiglie di processori (
Intel e
AMD sono quelle utilizzate in ambiente Desktop) e varie architetture (
32-bit e
64-bit), ognuna diretta su specifiche esigenze. Innanzitutto, specifichiamo che oggigiorno CPU che operano a 32-bit sui PC sono considerate ormai obsolete e i produttori propendono verso i 64-bit. In virtù di ciò, eviteremo di dilungarci su questo argomento, limitandoci a dire semplicemente che così facendo si sono eliminati alcuni limiti (come il massimo quantitativo di RAM utilizzabile).
Per quanto riguarda le famiglie di processori, diremo di più nel seguito di questa guida, creando per ora solo una macro-distinzione tra le due:
AMD punta ad un pubblico dalle esigenze medio-basse, con prezzi piuttosto abbordabili, Intel cerca di coprire ogni fascia di mercato possibile.
Frequenza non equivale a prestazioni
Le caratteristiche principali di una CPU sono la frequenza del clock, il numero di core, la memoria cache, l’effettiva efficienza e la capacità di dissipare il calore, ma per lo più si tratta di numeri che ben poco ci interesseranno e che vi esemplificheremo al meglio. Molti commettono l’errore di credere che più alta sia la frequenza di una CPU, più questa sia veloce. Così come si ritiene che un maggior numero di core sia sinonimo di alte prestazioni. La verità è che “
dipende”. Due processori con la stessa frequenza e lo stesso numero di core potrebbero gestire le informazioni in modo differente e dare risultati in tempi differenti. Nel corso della guida saranno quindi evitati paragoni su queste caratteristiche e si darà maggiore attenzione ai benchmark di confronto tra varie CPU.
Dal momento che ne parleremo nel corso di questo articolo, ci sembra opportuno spendere adesso due parole in merito alle
APU. Si tratta di una particolare tecnologia per i processori utilizzata esclusivamente da AMD nell’ambiente desktop. Oltre alla CPU stessa sono infatti presenti ulteriori core che gestiscono l’elaborazione grafica. La sostanza è praticamente la stessa dell’avere una CPU con GPU integrata e le differenze a livello architetturale e prestazionale non saranno di nostro interesse (
assumeremo infatti che si affiancherà una GPU con memoria dedicata). A titolo puramente informativo, anche PlayStation 4 fa uso di APU prodotte da AMD.
Le CPU Intel
Come abbiamo detto poco prima, Intel produce microprocessori per tutte le fasce di prezzo, da quelle più economiche e abbordabili per chiunque sino a quelle high-end. Dato che questo articolo vuole concentrarsi sulle componenti per il gaming, passeremo direttamente ai processori
i3,
i5 e
i7, poiché le soluzioni più a basso prezzo sono decisamente obsolete e poco adatte allo scopo.
i3, i5 o i7?
Le CPU
Intel Core i3 hanno un prezzo che si aggira intorno ai 100 e arrivano sino ad un massimo di circa 150€ a seconda del modello. Si tratta di processori dual-core che sfruttano l’hyper-threading, ossia sono dotati di core logici con i quali riescono a gestire contemporaneamente 4 processi (
thread). Difatti, la potenza di calcolo di questi processori dovrebbe essere più che sufficiente per garantire prestazioni medio-elevate in ambito gaming. Tuttavia, abbiamo utilizzato il condizionale per un motivo ben preciso. Sebbene la potenza di calcolo possa essere sufficiente per il gioco in sé, non è garantito che con GPU particolarmente potenti non si vengano a creare colli di bottiglia che rallentino le generali prestazioni che ci si aspettava. Inoltre, un grande punto interrogativo è dato dall’implementazione stessa del gioco. Non tutti seguono gli stessi criteri, con il risultato che alcuni giochi sfruttano un solo core, altri quattro, altri ancora funzionano esclusivamente su un core specifico (
come accade con Far Cry 4, che si avvia solo con il terzo core). Tutto ciò finisce con il far sconsigliare questa categoria di processori, spostando l’attenzione altrove.
Un i5 è un quad-core “puro” il cui prezzo si aggira tra i 200 e i 250€ in base ai modelli. Essendo dotato esclusivamente di core fisici (non supportano l’hyper-threading), la potenza di calcolo è notevolmente superiore a quella degli i3, garantendo anche il perfetto funzionamento di GPU di alta fascia. Come CPU è praticamente più che sufficiente, permettendo di giocare tranquillamente ad alti dettagli e con una risoluzione di 1080p, senza freni di nessun tipo (
ovviamente con i giusti componenti abbinati).
Per l’hyper-threading è ancora presto
Si differenzia dagli i7 soltanto per il prezzo (che si aggira intorno ai 300€) e per il fatto che questi ultimi sono dotati di hyper-threading.
Al momento, nessun gioco sembra fare particolare affidamento a questa tecnologia, così come non pare esserci l’intenzione di iniziare a sfruttarla appieno in tempi brevi. Pertanto, a meno che non esista la possibilità di utilizzare applicazioni che fanno largo uso della CPU, si consiglia caldamente di risparmiare puntando agli i5.
In linea di massima, nonostante esistano vari modelli, una CPU vale l’altra finché si resta nella stessa famiglia, poiché differiscono semplicemente per un diverso moltiplicatore di clock. Sono inoltre da evitare quei modelli che hanno particolari lettere (ad
esclusione della K) dopo la sigla, ad esempio “i7-4790S”, poiché si tratta di versioni depotenziate. Scegliete quindi processori come “
i5-4690K” oppure “
i7-4770”.
Le CPU AMD
AMD è un’ottima soluzione sulle fasce più basse
Per quanto riguarda le soluzioni AMD la situazione è un po’ diversa. I top di gamma della
serie FX si comportano come un i5, con costi fin troppo similari ma con consumi energetici fin troppo elevati e un eccessivo calore sviluppato. Le nuove
APU, invece, hanno prezzi più contenuti, ma le loro prestazioni son ben lontane dal renderle un’opzione adeguata al gaming di fascia medio-alta. In linea di massima,
si tratta di CPU da prendere in considerazione soltanto per fasce di prezzo relativamente basse, nelle quali costituiscono una scelta preferibile agli Intel i3 grazie al maggior numero di core e al prezzo più o meno simile (eliminando quindi alla radice i problemi relativi a implementazioni particolari). Tuttavia, notate che se sceglierete una CPU AMD della serie FX avrete anche l’obbligo di abbinare un buon dissipatore (di cui vi parleremo soltanto alla fine della nostra rubrica) a causa delle altissime temperature prodotte.
Benchmark – Intel vs AMD
Ma vediamo finalmente un po’ di benchmark.
In termini di potenza di calcolo, il top di gamma di AMD se la cava egregiamente, rendendola una CPU consigliabile qualora fosse necessaria per applicazioni (esterne al gaming) che fanno un uso eccessivo di questo componente. Le due immagini mostrano chiaramente come le prestazioni generali siano decisamente simili a quelle dell’i7-4770k, con una differenza di prezzo non certamente trascurabile a favore di AMD.
Sebbene si tratti di un gioco alquanto datato, l’immagine seguente conferma quanto abbiamo detto prima. L’
FX-9590 di AMD si comporta esattamente come un i5 in ambito prettamente gaming, la cui fascia di prezzo è pressappoco identica.
Il top di gamma AMD pareggia con l’i5
Ciò che abbiamo è che
il top di gamma di AMD in gaming si comporta esattamente come gli i5 di Intel. Sebbene il costo sia lo stesso per entrambe le scelte, gli elevati consumi e l’eccessiva quantità di calore sviluppata dalle CPU AMD ci portano a consigliare a priori soluzioni della famiglia Intel (il risparmio su un i7 sarebbe poi perso con l’acquisto di un dissipatore migliore).
Probabilmente alcuni di voi avranno notato che non sono state spese parole a riguardo degli i7-Extreme di Intel. Il motivo è che si tratta di processori estremamente costosi e sicuramente performanti, che coinvolgono notevoli incrementi di prezzi anche sulla scheda madre. Certe CPU andrebbero scelte solo ed esclusivamente qualora si avesse intenzione di utilizzare SLI/CrossFire a più vie tra le GPU di alta fascia, in quanto è necessaria maggiore potenza di calcolo per evitare colli di bottiglia. Dal momento che coinvolge un argomento che riprenderemo in seguito, per adesso ci limitiamo a dire che certe soluzioni, oltre a raggiungere cifre esorbitanti, andrebbero riservate al gaming in 4k ad altissime pretese!
La Motherboard
La motherboard (o
scheda madre) è quel componente del PC sul quale alloggiano (e in parte dipendono) tutti gli altri. A causa della loro struttura, schede madri con le medesime caratteristiche potrebbero garantire a singoli pezzi risultati differenti, poiché le informazioni relative ai BUS (
vedeteli come una sorta di binari che mettono in comunicazione i componenti tra loro) non sono mai rese pubbliche. Pertanto, per avere un’analisi corretta andrebbero analizzate una per una le singole schede, ma ciò esula dagli scopi di questa guida che si limiterà a darvi gli strumenti necessari per capire quale scegliere.
La differenza è data dalle feature offerte e dalla forma
Come può essere facilmente intuibile, ogni famiglia di processore, così come ogni generazione, richiede un determinato socket (
l’alloggiamento della CPU) identificabile dalla dicitura “
LGA” presente nelle specifiche tecniche. Identificato il socket che ci interessa, occorrerà valutare le schede madri che soddisfano questa caratteristica. In linea di massima, possiamo dire che non ci sono differenze di prezzi tra schede che usano un socket o un altro. Se però si cercano soluzioni di generazioni ormai vicine alla fine del proprio ciclo vitale (
come la terza generazione di processori Intel), i prezzi delle relative motherboard potrebbero essere “sballati”, rendendo difficile fare previsioni. In virtù di ciò,
a fare la differenza tra un modello e l’altro sono le feature di cui dispone e la forma.
Quali sono le feature essenziali? è presto detto
Le feature essenziali che devono essere presenti su qualsiasi scheda madre, a prescindere dal budget, sono ormai comuni e onnipresenti. Stiamo parlando della presenza di ingressi SATA 3 per lo storage dei dati, della possibilità di collegare porte USB 3.0 del case e di almeno uno slot PCI-E 3.0. Qualsiasi altra aggiunta in più è superflua e non strettamente necessaria, ma se ne avete bisogno saprete sicuramente anche cosa andare a cercare. Notate bene che non tutte le motherboard sono dotate della possibilità di collegare monitor alla GPU integrata del vostro processore. Pur assumendo che userete una GPU dedicata,
potrebbe essere utile avere comunque questa possibilità in caso di “incidenti”. Badate bene che
se avete intenzione di fare SLI/CrossFire dovrete verificare che la scheda sia compatibile con queste tecnologie.
Esistono diversi fattori di forma per una scheda madre: µ-ATX,
ATX, E-ATX e il più recente XL-ATX. Il fattore di forma influisce sul prezzo della scheda stessa e nell’ordine che vi abbiamo proposto si va dal più economico al più costoso. Ciò che sostanzialmente differisce è la dimensione, che di conseguenza influirà sulla capacità di dissipare il calore dei vari componenti. Non è difficile intuire come una scheda più piccola sia sottoposta a maggiori stress producendo maggiori quantità di calore. Per questo
è consigliabile quantomeno propendere verso lo standard ATX, un fattore di forma adatto per qualsiasi case (
E-ATX e XL-ATX potrebbero richiedere case di dimensioni maggiori con un incremento del prezzo complessivo).
Due parole sull’overclock
Molti di voi potrebbero voler fare overclock con la propria CPU e quindi cercano una scheda madre che possa venire incontro. Ed è ciò che ha fatto ASUS immettendo sul mercato alcune schede decisamente pratiche allo scopo. Modelli come la
Sabertooth hanno un design tale da permettere un’incredibile capacità di dissipazione del calore. Ci sono poi le creazioni del reparto
ROG (
Republic of Gamers), che sono pensate appositamente per gli overclocker, dai principianti ai più esperti. Ovviamente, il prezzo di queste schede è decisamente alto e sono consigliabili solo per la situazione sopra descritta.
Un’altra caratteristica da tenere conto in una scheda madre è il chipset. Ne esistono di diversi, ma generalmente si aggiornano di generazione in generazione mantenendo una lettera comune che distingue una sorta di macro-categorie. Senza scendere nei particolari, si consiglia caldamente l’uso di chipset con dicitura Z
xx, sia perché consente di utilizzare la tecnologia turbo-boost di Intel (
se disponibile), sia perché sono leggermente più efficienti nella gestione dei dispositivi SATA. Infine, ci tocca parlare dei produttori. In linea di massima un produttore vale l’altro: ciò che spendete, ciò avete. Una scheda
Gigabyte avrà delle feature che un modello
MSI non avrà e viceversa, quindi ponete la vostra attenzione su cosa cercate più che su chi lo ha prodotto. Ci sembra però opportuno fare menzione di un produttore in particolare,
AsRock. Questa societàproduce delle motherboard a prezzi estremamente convenienti con feature pregiate che presso altri produttori costerebbero di più. Nonostante ciò, bisogna stare molto attenti. Si tratta di schede che almeno in passato erano molto delicate e facilmente danneggiabili in fase di assemblaggio. Pertanto, ponderatene l’acquisto se e soltanto se siete consapevoli dei rischi e cercare di evitare qualora sapeste a priori di dover smontare e rimontare alcune componenti più e più volte (
come nel caso del raffreddamento a liquido).
Il prossimo appuntamento con “How to PC” parlerà di GPU ed alimentazione. Continuate a seguirci per leggerlo non appena pubblicato!
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