Recensione Project X Zone 2: Brave New World

Nonostante il primo Project X Zone non brillasse particolarmente sotto nessuno dei suoi aspetti, aveva dalla sua un forte ascendente, tanto che per Bandai Namco è stato uno di quei titoli inaspettati a superare ampiamente le aspettative di vendita (in particolar modo al di fuori del Giappone) e di guadagnarsi il diritto un sequel.
Disponibile dal 12 Febbraio sia in formato retail che sull’eShop di Nintendo, ecco che arriva sui nostri 3DS l’eccentrico Project X Zone 2: Brave New World. Scopritelo con noi nella nostra recensione.

Tutti insieme appassionatamente…di nuovo
PXZ è il sogno perverso di ogni giocatore accanito che si rispetti
Diciamocelo. Project X Zone è il sogno perverso di ogni giocatore accanito che si rispetti. Un posto dove i personaggi delle serie più amate ed apprezzate vivono storie “incredibili” e il fanservice regna sovrano. È stato così con il capostipite Namco X Capcom per poi continuare con Project X Zone e relativo seguito, che ne riprende ogni singolo aspetto per riproporsi nuovamente con un “mappazzone” di personaggi e situazioni surreali che altrove faticherebbero a stare in piedi e risultare credibili.
Seguendo quasi in copia carbone gli eventi del prequel, dopo aver posto la parola fine alla “grande crisi” vissuta dai protagonisti di Project X Zone, ci troveremo a fronteggiare un nuovo drammatico evento che porterà gli agenti della Shinra, Reiji Arisu e Xiaomu ad indagare sulla comparsa di misteriose catene nelle più importanti città della Terra. La portata di questo evento però non riguarderà solamente il “nostro mondo” ma abbraccerà più realtà, spaziando fra i vari multiversi videoludici che già abbiamo avuto modo di visitare in passato e ci farà ritrovare i vecchi alleati di un tempo che, volenti o nolenti si uniranno alla nostra battaglia pur di venire a capo di questo mistero. La comparsa delle catene scatenerà anche il ritorno, per i nostri eroi, delle loro nemesi, molte delle quali sconfitte nei relativi giochi e che qua tornano in vita per metterci i bastoni fra le ruote e contribuire alla causa della malvagia organizzazione Ouma.

 

pxzAncora una volta gli sviluppi della trama in Project X Zone 2 saranno quanto mai imprevisti e assurdi, l’ennesimo pretesto per buttare nel calderone tutti i personaggi più iconici delle saghe Sega, Namco e Capcom, che uniranno le forze per battere una volta per tutte le Ouma. Da Jill e Chris di Resident Evil, affiancati da un vissuto Leon Kennedy, alla dinastia Mishima di Tekken che per l’occasione metterà da parte le le faide familiari per concentrarsi sul nemico comune, alle new entry direttamente da Yakuza (Kazuma Kiryu e Goro Majima), Ace Attorney (Phoenix WrightMaya) e all’inossidabile Segata Sanshiro, promotore di un Sega Saturn più morto che mai. Ma non solo Darkstalker, Devil May Cry, Resonance of Fate, .Hack, God Eater e Street Fighter, sono alcune delle serie coperte, per un totale di quasi 60 personaggi giocabili divisi fa le coppie utilizzabili e i personaggi singoli che aiuteranno come support. Non manca nemmeno qualche special guest d’eccezione proveniente dall’universo Nintendo, come Chrom e Lucina da Fire Emblem: Awakening e Fiora di Xenoblade Chronicles, che si uniranno al variopinto  cast di combattenti (proprio nel caso di questi il gioco non si risparmierà spoiler di nessun tipo, quindi attenti se ancora non li avete completati).
Tenere uniti tutti questi personaggi è forse la sfida più ardua di tutto il gioco e si riflette di pari passo sulla storia che, nel compito di un buon collante, cerca di proporre un’esperienza che sia facilmente godibile a tutti pur non conoscendo per filo e per segno ogni singolo personaggio (in alcuni frangenti il non essere a conoscenza di alcuni fatti ben precisi può essere spiazzante) o serie, relegando al fanservice il ruolo di protagonista indiscusso di questo crossover, che distrarrà dalla leggerezza di una storia non così profonda, spesso caotica e confusionaria, a tratti fin troppo prolissa. Saranno proprio i continui richiami a videogiochi vari, con citazioni più o meno colte e le numerose battute che ammiccano alla spinta sensualità delle protagoniste del gioco (e al fatto di essere sempre poco vestite) a farla da padrone e a spingere il giocatore per la quarantina di capitoli presenti, arrivando all’epilogo con il buon umore e la risata ben stampata in faccia.

Destini incrociati
sul fronte del gameplay non si notano grandi stravolgimenti rispetto al passato
Anche sul fronte del gameplay non si notano grandi stravolgimenti rispetto al passato, proponendosi nuovamente come un JRPG strategico a turni. Le fasi di gioco si alterneranno fra quelle narrative presenti ad inizio e fine combattimento, nelle quali i personaggi, a mo’ di visual novel dialogheranno e porteranno avanti gli eventi.
Una volta scesi sul campo di battaglia, prima di dare inizio alle danze, sarà possibile prepararci alla lotta, scegliendo la disposizione sul campo delle unità, e la loro formazioni (coppia + unità singola), l’equipaggiamento o potenziare le mosse e le abilità utilizzabili in battaglia (tramite i Punti Personaggio collezionabili in battaglia). In ogni turno sarà possibile muoversi sulla griglia in base al raggio d’azione di ogni squadra, decidere se far ricorso a qualche abilità che possa esserci utile o approfittare di qualche item curativo. Una volta scelta la nostra mossa, inizierà lo scontro con il nemico selezionato. Qua, quasi ad emulare un picchiaduro, avremo a disposizione una serie limitata di combo da utilizzare (massimo 3 azioni a turno) attivabili con la pressione di “A” unita ad una delle direzioni della croce direzionale (all’inizio le mosse saranno limitate per poi aumentare salendo di livello).

 

pxzOgni coppia potrà sferrare il proprio attacco, facendo intervenire se disponibile anche il proprio personaggio assist, portando a segno i Colpi Incrociati, mosse in grado di bloccare il nemico che se ben sfruttate consentiranno di riempire più velocemente la barra dei Punti X o portare a segno un maggior numero di colpi critici. In caso di vicinanza con un altra unità, anche questa potrà unirsi allo scontro, garantendo una dose maggiore di danni al nemico di turno. Novità di questa edizione è la presenza di Colpi Caricati che si attiveranno ogni qual volta lasceremo delle mosse inutilizzate nel turno precedente, aggiungendo alle meccaniche un pizzico in più di strategia. Ogni unità potrà poi fare anche affidamento a potenti attacchi speciali, che una volta raggiunti i 100 Punti X (PX, che si guadagneranno attaccando i nemici), potrà essere attivata dando il via ad una breve sequenza animata molto scenica che accompagnerà la combinazione.

 

Up down, up down, chu chu chu
Come in PXZ anche qua il livello di sfida si attesta su valori medio-bassi
A seconda delle situazioni, sempre che si verifichino le condizioni necessarie, le squadre potranno anche effettuare attacchi multipli, fino ad un massimo di 4 bersagli nemici. Una mossa decisamente utile ma al tempo stesso meno impattante in termini di danno rispetto a quello singolo. Altra aggiunta al battle system riguarda la Mirage Cancel, una mossa che permette appunto di “cancellare” l’azione in corso sfruttando nuovamente la barra dei punti PX (o in alcuni casi inserendosi nella combo in corso nel momento giusto) ed inanellare un altra azione, estendendo di fatto il nostro turno e infliggendo ulteriori danni.
Durante la fase nemica non saremo del tutto inermi, anzi, potremo decidere come comportarci in base alle possibilità offerte dalla barra dei Punti Abilità. In base a quanti ne possederemo potremo difenderci parzialmente o totalmente, azzerando il danno ricevuto, o ancora decidere di contrattaccare: in questo caso subiremo il danno completo da parte del nemico, ma potremo a nostra volta rispondere e consumare la sua barra d’energia, e perché no eliminarlo definitivamente.
Come in PXZ anche qua il livello di sfida si attesta su valori medio-bassi, mai troppo impegnativi e adatti anche a quei giocatori che si avvicinano ad un genere solitamente poco friendly come quello degli strategici a turni. Per ovviare a questo sarà possibile accedere ad un nuovo livello di difficoltà che si renderà disponibile una volta completato il gioco o, per i più impazienti acquistando un apposito DLC a pagamento (il prezzo si aggira intorno ai 3 euro circa) che renderà il gioco più impegnativo.

pxzFra i vari “extra” post battaglia PXZ mette a disposizione alcune opzioni che vanno dal training, nel quale affinare lo stile di lotta e il tempismo di esecuzione di alcune mosse, alla Crosspedia, vera e propria enciclopedia nel quale sono racchiuse tutte le nozioni base e le più svariate curiosità sui multiversi del gioco e i suoi personaggi. Trova spazio anche lo shop del gioco, nel quale acquistare con i soldi guadagnati durante gli scontri equipaggiamenti migliori per potenziare il proprio party.
PXZ2 però non va a correggere alcune problematiche presenti nella passata edizione, che tornano prepotentemente anche qua. Oltre al già accennato livello di sfida generale, a colpire più di tutto è la ripetitività dell’azione. Gli scontri si prolungheranno per decine di minuti, trovandoci sempre di fronte a ondate di nemici il cui unico scopo è quello di finire come carne da macello. Ogni tanto l’obiettivo della missione in corso cambierà, obbligandoci a rispettare determinate condizioni per la vittoria, come eliminare un nemico prima che raggiunga la zona di fuga, o distruggere degli ordigni entro un limite di turni. Purtroppo queste variazioni sul tema saranno sporadiche nel corso dell’avventura ed è un peccato viste le potenzialità offerte dal titolo e dai suoi personaggi. Perfino la storia in più occasioni tende a trascinarsi per le lunghe, allungando più del dovuto situazioni altrimenti risolvibili in pochi passaggi.

Il Sega Saturn alla conquista del mondo
 

PXZ2 OFFRE UN ADATTAMENTO IN ITALIANO AZZARDATO MA BEN RIUSCITO
Anche tecnicamente PXZ2 si comporta come in passato, offrendo una resa visiva più che buona per tutto quello che riguarda il reparto delle animazioni dei protagonisti, che replicano alla perfezione tutte le mosse che da sempre li caratterizzano. In linea generale ci troviamo di fronte ad un miglioramento globale, sia dei disegni che nella qualità stessa delle animazioni, più ricche e ricercate, così come le brevi cutscene che presenti nelle mosse speciali che contribuiscono a valorizzare l’aspetto fanservice del gioco. Sempre ispirate alle serie presenti in questo crossover le ambientazioni del gioco, che ritraggono i luoghi più famosi e iconici dei vari titoli. Nonostante questo la realizzazione delle mappe di gioco appare sempre abbastanza approssimativa, con poca ricerca sul versante del level design, una delle caratteristiche quasi essenziali di un buon strategico.

pxzOttimo anche il comparto sonoro che nuovamente offre un’esperienza dal gusto enciclopedico, proponendo tutti i temi musicali delle serie d’appartenenza che, così come per i filmati delle mosse speciali, aiutano a rendere il gioco quello che è. Il successo del primo capitolo ha contribuito alla scelta di localizzare PXZ2 nella nostra lingua, e in questo caso è doveroso menzionare l’ottimo lavoro di adattamento per un titolo così particolare e citazionistico come questo, in alcuni casi piuttosto azzardato, in particolar modo su alcune scelte legate al personaggio di Sheath (uno dei nuovi personaggi originali del gioco) e al suo modo di parlare che enfatizza l’uso di termini giapponesi, ma che in un contesto scanzonato come questo risultano abbastanza azzeccate.

Verdetto
7.5 / 10
Segata Sanshiro, uno di noi
Commento
Come per il primo capitolo di Project X Zone, questo sequel mantiene intatti tutti i pregi e tutti i difetti della serie, spingendoci a rinnovare la stessa riflessione fatta in passato. Project X Zone 2: Brave New World è un titolo altamente consigliato ai fan più sfegatati delle serie di Sega, Namco e Capcom e da questo punto di vista, grazie al forte umorismo, alle citazioni e al sempre presente fanservice saprà intrattenervi per tutta la sua durata, oltre a farvi sorvolare su i ben più che evidenti difetti. Non mancano anche piacevoli aggiunte sul fronte del battle system e una maggior cura nelle animazioni che lo rendono ancora più interessante nei confronti dei fan. Al contrario se cercate un titolo tecnico, uno JRPG tattico impegnativo o una storia che abbia anche solo un filo logico, . Project X Zone 2 sarà l'antitesi di tutto quello che desiderate, rischiando di trovarvi fra le mani qualcosa che non risponde alle vostre esigeze. Se avete amato il primo, l'unico consiglio che possiamo darvi è di correre a comprarlo ad occhi chiusi, che Segata Sanshiro ha bisogno di voi.
Pro e Contro
Segata Sanshiro
Fanservice come se piovesse
Battle system ricco ed appagante
Cura maniacale nelle animazioni dei personaggi

x Storia ancora una volta confusionaria
x Livello di sfida non pervenuto
x Spesso dispersivo

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