Nelle scorse ore ha iniziato a circolare una notiza che che voleva l’esclusione di Roger Jr. dal roster dell’ormai imminente Tekken 7 a causa di alcune proteste di gruppi di animalisti.

In realtà la situazione non è esattamente questa, essenzialmente per un paio di motivi su cui vogliamo far chiarezza nelle prossime righe.

Bisogna, in prima battuta, chiarire che il “contributo” degli animalisti sulla vicenda non è diretto: come riportato dallo stesso producer Katsuhiro Harada, a decidere sull’esclusione del personaggio è stato il team di sviluppo stesso, in via (apparentemente, come vedremo tra poco) preventiva.

 

È andato in rete un video dove un canguro eseguiva una presa alla testa sul cane di un uomo, e questo rispondeva dandogli un pugno in faccia. È diventato un bel problema. La gente ha iniziato a lamentarsi dell’uomo che prendeva a pugni il canguro. E sembra che negli ultimi anni ci siano parecchi gruppi di animalisti che – anche se probabilmente non giocherebbero al nostro titolo, sentirebbero comunque parlare del gioco a proposito di un canguro che viene preso a pugni, e si lamenterebbero della cosa.

 

A questo punto però sarebbe lecito chiedersi perché il roster includa comunque altri combattenti non umani, come Kuma e Panda, protagonisti tra l’altro qualche tempo fa di un annuncio a loro dedicato. La risposta di Harada è stata la seguente:

 

Kuma è ancora nel roster perché è ovviamente più forte di un essere umano.

 

Elemento alquanto opinabile, visto che si potrebbe tranquillamente obbiettare che anche un canguro è chiaramente più forte di un essere umano.

Va tenuto presente che Harada non è nuovo a risposte sardoniche di questo tipo: qualche anno fa, a seguito delle polemiche che avevano circondato la new entry Lucky Chloe negli Stati Uniti, aveva scherzosamente affermato che il personaggio sarebbe rimasto un’esclusiva delle versioni europee ed asiatiche del titolo, sostituito da un elemento più mascolino per il mercato nordamericano.

A questo punto quindi è lecito dubitare della serietà dell’affermazione. Non è da escludere che il producer della serie stesse cercando di “smarcarsi” dall’argomento utilizzando l’arma del sarcasmo. Ma anche se così non fosse, rimane valido quanto specificato prima:

la decisione è stata presa dal team di sviluppo.

Sotto l’influenza o meno di potenziali polemiche, ma non per una protesta attiva e direttamente rivolta a Tekken 7.

Tekken 7 è previsto per l’uscita il prossimo primo giugno su PlayStation 4, Xbox One e PC.

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