Recensione Xenoblade Chronicles 3D

Non c’è dubbio che Xenoblade Chronicles, JRPG sviluppato da Monolith Soft. su Wii nel 2010 e pubblicato in Europa nel 2011, possa a tutti gli effetti considerarsi un vero e proprio classico moderno. Un titolo apprezzato da critica e pubblico, caratterizzato da un sistema di combattimento elaborato ed avvincente, un mondo immenso da esplorare ed una trama che prosegue in un crescendo continuo. Non deve quindi stupire che in attesa del sequel spirituale, Xenoblade Chronicles X su Wii U, Nintendo abbia deciso di riproporre il primo gioco della serie, forte anche dell’inserimento del protagonista Shulk nel roster di Super Smash Bros. for Nintendo 3DS e Super Smash Bros. for Wii U.

Galeotto fu il porting
Ciò che stupisce è invece la scelta di indirizzare questa nuova versione di Xenoblade Chronicles su 3DS, e non piuttosto su Wii U, con una bella remaster HD. Per giunta, data l’immensa scala degli ambienti del gioco, il modesto hardware della console portatile non si è dimostrato in grado di gestire il capolavoro di Monolith Soft. Per questo, l’edizione in questione del titolo è stata rilasciato come il primo titolo in assoluto “only for New 3DS“, sfruttando la maggior quantità di RAM ed il miglior processore dell’ultima revisione hardware della portatile. Il porting è stato effettuato dallo studio americano Monster Games, noto per titoli come Excite Truck e Pilotwings Resort, già esperto nei porting Wii – 3DS grazie al lavoro su Donkey Kong Country Returns 3D. Nonostante l’esperienza del team e l’hardware migliorato di New 3DS, il downgrade grafico di questa edizione portatile è sensibile. Il gioco, che già all’epoca dell’uscita originaria stupiva per la scala degli ambienti ma non certo per i dettagli più fini, ora ha un aspetto più grossolano, con dettagli meno definiti e texture di bassa qualità. L’aspetto generale ha un che di sbiadito, slavato, e ciò è un vero peccato, vista la resa di alcuni degli ambienti più lussureggianti su Wii. Altra problematica sorta in questo port è l’ingombro visivo da parte di barre, icone, indicatori durante le fasi di combattimento. Se già l’interfaccia utente pareva leggermente caotica su Wii, sul piccolo schermo di New 3DS diviene letteralmente ingombrante, a tratti fastidiosa. C’è infine da segnalare la rimozione della traccia audio in lingua giapponese, resa necessaria per motivi di spazio sulla cartuccia di gioco. Un peccato per tutti i giocatori più nippofili, comunque facilmente perdonabile vista l’alta qualità del doppiaggio inglese, realizzato con attori britannici piuttosto che americani, scelta che dona un particolare feeling ai dialoghi del titolo.

Bionis e Mechonis, ci rivediamo!
Alla luce di questi problemi, vale ancora la pena giocare alla versione portatile di Xenoblade Chronicles? Assolutamente sì. Al di là dei pochi sacrifici necessari, Monster Games ha fatto un ottimo lavoro nel conservare quanto più possibile del gioco originale, ed anche solo poter osservare un titolo con un mondo di gioco così vasto su una console portatile ha dell’incredibile. Tutti gli elementi che hanno fatto grande Xenoblade su Wii sono presenti anche su 3DS, a partire da trama ed ambientazione. Il mondo di Xenoblade nasce dai cadaveri di due giganteschi titani, uccisisi a vicenda in un combattimento senza tempo. Sui loro corpi, grandi come continenti, sono fiorite due diverse civiltà: una di natura organica, gli Homs, ed una meccanica, i Mechon. Homs e Mechon, impegnati in una lotta senza quartiere come i titani che li hanno generati, ed al centro di tutto Shulk, un giovane ragazzo in possesso della Monade, spada dai misteriosi ed imprevedibili poteri. Se l’incipit può apparire banale, il tutto è glorificato da una serie di colpi di scena ben orchestrati e da un’ottima regia nelle sequenze filmate. Inoltre, se nei primi tre quarti gioco la trama ha un ruolo d’accompagnamento, quasi secondario, nella porzione finale viene fuori tutta la potenza narrativa di un team esperto come Monolith Soft., arricchendo la storia di quei riferimenti filosofici tanto cari ai fan di Xenogears/Xenosaga.

Xenoblade Chronicles 3D, un JRPG per il nuovo millennio
Il gameplay di Xenoblade Chronicles è quello di un Action RPG, con un sistema di combattimento che riprende ed evolve quello di Final Fantasy XII. Il personaggio attaccherà automaticamente gli avversari quando questi saranno a raggio, lasciando al giocatore il compito di controllare movimenti ed attacchi speciali. Ogni attacco avrà effetti ed efficacia diversi a seconda del posizionamento rispetto all’avversario ed alle combinazioni con i colpi dei nostri alleati. Nel gioco potremo controllare direttamente un solo personaggio del team, ma avremo la possibilità in ogni momento di scegliere quale tra i protagonisti a nostra disposizione utilizzare. Ciascun personaggio ha il suo ruolo ben preciso ed un gameplay ben diversificato: affrontare gli stessi scontri con personaggi diversi può rivelarsi un’esperienza completamente differente. Altre pesanti influenze su Xenoblade Chronicles sono quelle dei WRPG per quanto riguarda la presenza di un mondo di gioco estremamente ampio, liberamente esplorabile, e quella dei MMORPG per il sistema di quest. Nonostante l’immensità delle aree di gioco, in Xenoblade difficilmente ci si annoia. Ogni area è viva, con il suo ben preciso ecosistema di animali e mostri speciali che si fanno vedere solo in certe ore del giorno o della notte o in presenza di certe condizioni atmosferiche. Alcune quest richiederanno proprio “la caccia” di questi nemici speciali, mentre grande importanza ha anche l’esplorazione. Non solo potremo ottenere punti esperienza tramite la scoperta di punti d’interesse e rovine varie, ma anche per il completamento di alcune azioni (ad esempio gettarsi dalla cascata più alta della mappa). La scoperta dei punti di interesse è inoltre doppiamente importante in quanto potremo poi selezionarli nei menù come punti di ritrovo per il trasporto rapido, funzione di assoluta utilità, visto che normalmente servono diverse decine di minuti per attraversare una singola sezione di mappa. Vi sono inoltre aspetti come la fusione di gemme, l’equipaggiamento di armature, la gestione dei rapporti tra i personaggi. Xenoblade è costellato di questi piccoli gameplay system in ogni suo ambito, e la maestria degli sviluppatori è stata quella di saper introdurre gradualmente ogni elemento, senza sovraccaricare il giocatore: servono circa una ventina di ore di gioco prima di avere il quadro completo di tutto ciò che il gameplay di Xenoblade può offrire.

Addio vita sociale
Come abbiamo anticipato il lato tecnico è stato quello più martoriato dal porting su 3DS. Nonostante questo il design artistico del gioco continua a brillare, sia nel design di mostri, mecha, flora e fauna del mondo di gioco, sia per quanto riguarda alcuni particolari ambienti, frutto di un immaginario potente, in grado di lasciar a bocca aperta il giocatore. È un peccato che una tale vetta artistica non si accompagni poi ad una realizzazione tecnica dello stesso livello. Se questo era già vero su Wii, ora su 3DS appare ancora più palese. Nessun problema invece per quanto riguarda le musiche, una incredibile colonna sonora realizzata da un variegato team di compositori, tra cui figurano nomi come Yoko Shimomura (Kingdom Hearts) e Yasunori Mitsuda (Chrono Trigger). La longevità è infine uno dei punti di forza del gioco: una partita da inizio a fine può durare dalle 60 alle 80 ore, mentre i completisti possono facilmente superare le 100. E questo senza neanche considerare il New Game+. A voler essere sinceri questo port aggiunge anche feature come il supporto Streetpass ed all’Amiibo di Shulk, ma la rilevanza di queste feature è bassissima: vengono utilizzate solo per sbloccare modelli e brani nella galleria del gioco. Per fortuna, verrebbe da dire, vista la rarità dell’Amiibo di Shulk!


Per approfondire:
Xenoblade Chronicles 2
Verdetto
9 / 10
Troppo grande per il piccolo schermo
Commento
Xenoblade Chronicles 3D non è la miglior versione del capolavoro Monolith Soft. Il downgrade grafico, lo schermo piccolo che rende caotica l'interfaccia utente e l'assenza della traccia audio giapponese ci fanno preferire la versione originale Wii. Si tratta tuttavia di piccolezze, visto che in ogni caso il titolo resta meraviglioso ed assolutamente degno di essere giocato. Xenoblade Chronicles è probabilmente il JRPG più importante degli ultimi 10 anni, e se l'avete mancato su Wii, non avete scuse per non farlo vostro in questa occasione. All'epoca dell'uscita su Wii scrivemmo: "Un gioco da avere. Un gioco da amare." E questo non è cambiato.
Pro e Contro
È sempre un capolavoro
Il JRPG più importante degli ultimi anni
Mondi vastissimi
Gameplay, trama ed ambientazione eccellenti
Colonna sonora incredibile

x Only for New 3DS
x Il downgrade grafico è sensibile
x Troppo caotico per uno schermo così piccolo
x Manca il doppiaggio giapponese

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