Nella vita tutti, almeno una volta, hanno avuto l’impressione che i propri
giocattoli avessero
vita propria e, mentre ce ne stavamo lontani dalla nostra stanza, essi si animassero e interagissero tra loro.
Toy Story è sicuramente stato il fenomeno mediatico principale ad incoraggiare queste nostre infantili teorie, ma in pochi si ricordano della serie videoludica
Toy Soldiers, nata nel
2010 su
console Microsoft (e arrivata due anni dopo su
PC) ad opera dei ragazzi di
Signal Studios. Il titolo fondeva meccaniche action con elementi caratteristici dei Tower Defense, guadagnando un discreto successo e favorendo la nascita della serie giunta ora al terzo episodio, intitolato
Toy Soldiers: War Chest e sviluppato dai
Krome Studios. Si tratterà di un titolo valido come in passato oppure ci troviamo davanti ad una mera occasione sprecata? Prima di scoprirlo leggendo la nostra recensione, vi ricordiamo che
Toy Soldiers: War Chest è disponibile per
PlayStation 4, Xbox One e PC esclusivamente in versione
digitale al prezzo di
14.99€ per la
versione base e
29.90€ per
quella contenente tutti i DLC.
Versione testata: Xbox One
This is my (toy) story!
Nonostante le enormi potenzialità narrative offerte dall’idea del titolo, Toy Soldiers: War Chest non presenta una vera e propria trama
Nonostante le enormi potenzialità narrative offerte dall’idea del titolo,
Toy Soldiers: War Chest non presenta una vera e propria trama,
limitando la campagna single player ad una serie di missioni con lo scopo di sconfiggere la fazione avversaria. Queste missioni, però, sono inframezzate da una serie di
cut scene realizzate in pieno stile “cartone animato anni ’80”, ma, vista la
scadente qualità dei disegni, non riteniamo possa essere considerato un elemento aggiuntivo del tutto positivo. Il fascino principale del titolo targato
Krome Studios sta nella possibilità di
inserire (purtroppo tramite DLC)
eserciti legati ai grandi brand della nostra infanzia. Ecco che quindi troviamo già disponibili all’acquisto
truppe tratte da G.I.Joe (con tanto di
schieramento Cobra),
Masters of the Universe e, ben più recente,
Assassin’s Creed. Questo elemento garantisce un notevole
incremento di carisma per il titolo che, altrimenti, non offre particolari spunti dal punto di vista stilistico.
Difficile parlare di longevità per un titolo di questo genere che, non avendo una trama vera e propria,
lascia tutto nelle mani dei giocatori e nella loro voglia di allenare i vari eserciti messi a disposizione.
Toys, il mondo dei giocattoli in guerra
La possibilità di passare dal gestionale al combattimento in modo rapido e divertente risulta essere il punto di forza del lavoro dei ragazzi di Krome Studios
Il
gameplay di
Toy Soldiers: War Chest riporta in auge quel
mix tra Tower Defense e Action visto già in passato. Ci troveremo quindi a dover
posizionare delle torrette in determinati punti strategici per fermare le ondate di nemici intenti a raggiungere la nostra scatola dei giochi (
Toy Box). Una volta posizionate le nostre armi, potremo
spendere i soldi guadagnati sconfiggendo i nemici
per potenziare l’artiglieria oppure, cosa che rende il titolo interessante,
metterci alla guida delle varie torrette per affrontare i nostri avversari con un gameplay chiaramente ispirati ai titoli in terza persona. Una volta sconfitto un gran numero di nemici, inoltre,
avremo la possibilità di evocare un eroe che potremo utilizzare, con la classica inquadratura al di sopra delle spalle, per devastare le ondate nemiche. Nonostante l’
utilizzo per un tempo limitato, potremo mantenere il controllo del nostro eroe per un lasso maggiore di tempo se riusciremo a
raccogliere le batterie sparse per la mappa di gioco. Le
varie arene disponibili, per quanto
caratterizzate visivamente da stili unici e particolari,
non vantano però una grande varietà, rendendo le battaglie talvolta troppo simili tra di loro. Un lato negativo che dobbiamo constatare sta nell’
intelligenza artificiale dei nostri avversari, incapace di presentare una vera sfida per i giocatori più navigati e
risultando in più di un’occasione semplicemente “stupida” e “confusa”. È stata inoltre aggiunta la
possibilità di affrontare l’avventura in cooperativa e di
combattere online in sfide che riescono a dare il meglio da un titolo che, nonostante qualche incertezza, risulta intuitivo e divertente. La possibilità di
passare dal gestionale al combattimento in modo rapido e eccitante, infatti, risulta essere il punto di forza del lavoro dei ragazzi di Krome Studios che, seppur non innovando la serie, sono riusciti a rendere l’atmosfera caratteristica della saga nel modo giusto.
Una pecca della quale soffre questo terzo episodio di Toy Soldiers, purtroppo,
deriva proprio dalla sua natura ibrida che, non concentrandosi in nessuno dei suoi aspetti di gameplay e tentando così di essere alla portata di qualsiasi tipo di giocatore, potrebbe risultare
troppo semplicistica per gli appassionati dell’una o dell’altra tipologia di gioco.
Il fascino della guerra (tra giocattoli)
Da un
punto di vista tecnico,
Toy Soldiers: War Chest offre
modelli poligonali non esaltanti, ma capaci di nascondere la propria legnosità nei movimenti con il fatto di star utilizzando dei giocattoli per bambini. Per quanto riguarda la presenza di bug o problemi di alcun tipo possiamo affermare di non averne riscontrato alcuno e che
il titolo non è mai sceso al di sotto dei 30 fotogrammi al secondo.
Nella media anche il comparto sono che con
musica e suoni appropriati alla situazione (seppur senza colpire particolarmente il giocatore) riescono a compiere il loro lavoro senza infamia e senza lode.
Verdetto
7 / 10
Pretendo il DLC di Toy Story!
Commento
Pro e Contro
✓ DLC con brand famosi
✓ ottima longevità
✓ divertente e alla portata di tutti...
x ... ma gli appassionati avranno da ridire
x Poche mappe e poco varie
x Intelligenza artificiale da rivedere
x Tecnicamente scarno
#LiveTheRebellion