Recensione Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege

Annunciato nel 2013 Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege (da ora solo Siege) è parte di un brand importante che tra alti e bassi è presente nel mercato dal 1998. Dopo alcuni rinvii e sessioni di beta testing non totalmente esenti da problemi abbiamo messo le mani sul gioco  e dopo ore passate a salvare ostaggi e smantellare bombe possiamo darvi i nostri giudizi sul nuovo titolo Ubisoft.

Versione testata: Playstation 4

Una situazione strana
Per prima cosa vogliamo avvisare la maggior parte dei lettori fan della serie di vecchia data: Siege è un capitolo della serie Rainbow Six atipico e non è assolutamente paragonabile ai vecchi titoli a causa della sua natura prettamente online e priva di una vera e propria campagna single player.

natura prettamente online
Gli sviluppatori di Ubisoft Montreal hanno voluto incentrare l’esperienza di gioco sul comparto multigiocatore dedicando al single player una serie di simulazioni (circa 10) nelle quali il giocatore può prendere confidenza con le mappe, gli obiettivi e gli operatori che saranno poi affrontati durante le partite multigiocatori. Prima di queste sarà possibile scegliere un livello di difficoltà per l’IA nemica che già a normale risulterà veramente impegnativa rendendo necessario studiare anche la minima mossa prima di poter procedere; a difficoltà elevate l’IA nemica sembra barare e spesso ci ritroveremo uccisi da un terrorista dall’altra parte del muro senza che essi abbiano avuto la possibilità di individuarci. Inoltre è frustrante per il giocatore vedere la comparsa di nuovi nemici quando verrà raggiunto parte del proprio obiettivo nonostante essi siano stati decimati. Ogni simulazione possiede degli obiettivi da raggiungere, una volta completati sarà possibile ottenere alcuni crediti da spendere nel negozio in-game per poter sbloccare nuovi operatori e parti di equipaggiamenti per la modalità multiplayer. Essa è, come spiegato prima, il vero cuore di questo Rainbow Six: Siege: è possibile affrontare una situazione in 5 vs 5 oppure insieme ad amici (o anche in solitaria) combattere i nemici nella modalità Caccia ai Terroristi.

 

 

Tutti contro tutti
Nel multigiocatore classico 5 operatori sfideranno altri 5 componenti di forze speciali (a sostituire i terroristi precedentemente annunciati limitandoli alla modalità Caccia  ai Terroristi, molto probabilmente a causa dei recenti avvenimenti nella vita reale n.d.Gaetano) in varie situazioni che andranno dal difendere/attaccare un contenitore di bio-rischio, un ostaggio oppure una bomba. Si avranno 30 secondi prima del match nei quali i difensori dovranno impedire agli attaccanti di trovare l’obiettivo e prepararsi all’assalto mentre essi dovranno per prima cosa cercare il bersaglio e poi agire per poter sorprendere i difensori, una volta scaduto il tempo preliminare si avranno circa 4 minuti per concludere il round. In modalità multiplayer si potrà scegliere tra  una partita libera senza limitazioni, una classificata con alcune limitazioni (come alcune informazioni che non vengono mostrate sull’hud, l’assenza di kill cam e la possibilità di scegliere dove posizionarsi sia in attacco che in difesa) e le partite personalizzate. Quest’ultime potranno essere giocate da massimo dieci persone (come quelle normali) ma sarà possibile scegliere la mappa, l’obiettivo e alcune cose minori come durata dei round e numero degli stessi.

Per fare tutto questo ci si dovrà affidare ai propri operatori, cioè membri di enti realmente esistenti come Spetsnaz, SAS, FBI, GIGN e GSG 9 che avranno le proprie caratteristiche e i propri gadget speciali che renderanno più o meno arduo il compito per entrambi gli schieramenti. Gli operatori si dividono in due fazioni: quelli attaccanti e quelli difensivi. Mentre i primi hanno gadget dedicati più alla distruzione come le bombe a grappolo di Fuze e il Martello da sfondamento di Sledge che facilitano l’intrusione tra le barricate nemiche; i secondi invece si concentrano più sulla difesa e sull’individuazione del nemico come le barricate corazzate di Castle o il sensore cardiaco di Pulse. Essi saranno sbloccati tramite la moneta di gioco (chiamata fama) con il costo che andrà ad aumentare ad ogni acquisto effettuato su quella particolare tipologia di Operatore (ad esempio per sbloccare Ash ci vorranno 500 fama se è il primo acquisto nella categoria FBI mentre aumenterà a 1000 se sbloccato per secondo e così via fino ad arrivare al massimo a 2000 se è il quarto). Ubisoft Montreal però non è riuscita a mantenere equilibrati i vari operatori rendendo alcuni più forti di altri (anche se si sono già messi all’opera per nerfarne alcuni come il mirino di Glaz che è stato notevolmente depotenziato e adesso non funziona più da visore notturno) e facendo così in modo che tutte le squadre si assomiglino sia in attacco che in difesa rendendo addirittura fondamentali alcuni operatori come il Fuze o il Montagne in attacco e il Castle e il Tachanka per la difesa. Inoltre gli stessi sviluppatori hanno annunciato l’arrivo di nuovi operatori, mappe e modalità in futuro in maniera del tutto gratuita senza escludere coloro che non hanno comprato il Season Pass.

 

 

 

Chi troppo vuole nulla stringe
Alla presentazione di Rainbow Six: Siege qualche anno fa Ubisoft ha mostrato vari trailer e gameplay di un gioco che è stato pesantemente ritoccato fino ad arrivare a quello che è nei negozi in questo momento. La distruzione degli ambienti è stata pesantemente modificata e non sarà quindi possibile radere al suolo ogni parete o pavimento ma solamente quelli più fragili. Da una parte questa è l’ennesima dimostrazione di un titolo che promette mari e monti durante le prime fasi dello sviluppo mentre dall’altro si ha un maggiore equilibrio tra le forze “in campo” visto che i difensori sarebbero stati svantaggiati da questa situazione. Siege si presenta allo stato odierno con ulteriori downgrade oltre a quelli di gameplay, uno su tutti quello grafico che mostra texture e risoluzioni molto scarse per quanto riguarda gli elementi di contorno ma questo permette un framerate stabile a 60fps durante le partite multiplayer che si abbassa, inspiegabilmente, a 30 durante le sessioni single player rendendo così molto diverse le due esperienze di gioco con un particolare fastidio passando dall’una all’altra. Oltre a questo abbiamo notato alcuni problemi con le compenetrazioni, fastidiose perchè permettevano agli avversari di ucciderci in maniere non proprio del tutto lecite.

Per quanto riguarda il netcode durante le nostre prove abbiamo avuto risultati molto altalenanti: di giorno (il pomeriggio dalle 14 alle 19) abbiamo riscontrato alcuni problemi a collegarci alle partite e spesso si doveva riprovare per 10/15 minuti prima di entrare in gioco mentre di notte (dalle 22/23 alle 4 del mattino circa) tutto scorreva liscio e siamo sempre riusciti a giocare e completare tutti quanti i nostri match. Da sistemare, invece, i server dal lato Ubisoft.

Rainbow Six: Siege è un gioco dove l’interazione tra i compagni di squadra è fondamentale e consigliamo sicuramente di giocarci con le cuffie così da poter parlare e coordinarsi con i membri dello stesso team, il matchmaking terrà conto della lingua presente nelle impostazioni del gioco per mettere nello stesso gruppo persone della stessa nazionalità, anche se non sempre avviene e a volte ci si ritrova insieme ad americani o altri europei. Nel caso si voglia invece giocare con persone provenienti da nazioni diverse basterà cambiare la lingua del gioco e del doppiaggio che, purtroppo, non è allo stesso livello di quello americano ma si difende comunque bene.

 

 

Verdetto
7.5 / 10
Boom Headshot Bitch!
Commento
Tom Clancy's Rainbow Six: Siege è sicuramente un capitolo atipico della serie che trae la sua forza da un multiplayer tattico e con necessità di pensare prima di agire. Sussistono alcuni problemi di netcode e di compenetrazioni che non minano l'esperienza di gioco che divertirà ancora di più nel caso si possano usare le cuffie per coordinarsi con il proprio team. I pochi problemi non minano di certo l'esperienza e il non discriminare coloro che non hanno acquistato il season pass è sicuramente un punto in più per Ubisoft.
Pro e Contro
Componente online davvero divertente in compagnia
Contenuti gratuiti per tutti
Multiplayer a 60fps...

x ...e single player a 30fps
x Problemi al netcode e di compenetrazione
x Manca una vera campagna single player

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