Recensione Tokyo Jungle

A causa di un non-meglio-identificato virus la razza umana si è estinta completamente, lasciando il pianeta Terra in completa balìa del mondo animale. Dai cani ai leoni, dalle volpi ai cervi, gli animali sono ormai “soli” sulla Terra pronti a competere per il dominio del territorio. Tokyo, come tante altre città, è così diventata una giungla urbana dove vige la più classica delle leggi animali, quella secondo la quale solo l’essere migliore sopravviverà e, che sia un volpino o un leone, se risulterà debole e inadeguato sarà condannato.
Questo è l’incipit di Tokyo Jungle, nuovo titolo Japan Studio campione d’incassi in Giappone, e che giunge in Europa nella sola versione digitale ed in esclusiva sul PSN.

La legge della giungla

All’accensione del gioco l’unica modalità disponibile sarà Sopravvivenza, dove potremo scegliere tra due animali che faranno da nostro alter ego: il Volpino (vero protagonista del gioco, n.d.r.) o il Cervo Sika. Con il canide peloso avremo il gameplay “carnivoro”, ovvero dovremo farci strada a forza di morsi e graffi contro gli animali più piccoli, nasconderdi dai predatori più grossi e conquistare i territori per poterci moltiplicare, per poi attaccare in branco eventuali e futuri nuovi nemici. Con il Cervo Sika, invece, dovremo cercare le piante sparse per la mappa, affrontando l’intera modalità in fase stealth e sacrificando occasionalmente i nostri compagni per riuscire a scappare, tutto in un gameplay molto più adatto ad uno stile “erbivoro”.
Purtroppo le differenze tra i gameplay si fermano qui. Un leone sarà sì più forte di un beagle, ma sostanzialmente non cambierà nulla, a livello tecnico e/o di meccanica di gioco, nel modo di attaccare e di muoversi nell’ambiente di gioco.

Sfide di vita

Ogni volta che cominciamo una partita ci verranno presentate 18 sfide (3 ogni 10 anni) che variano dall’uccidere un numero definito di animali, al mangiare un ammontare di kilocalorie, al trovare determinati luoghi nelle nove zone di gioco; portando a termine le svariate sfide potremo potenziare le abilità nostro animaletto o sbloccare nuovi oggetti per renderlo ancora più temibile. Inoltre ci sono alcune sfide extra, tra cui la presenza di un boss speciale (quello che sarà il “rivale” del nostro personaggio) che ci permetterà, in caso di vittoria, di aggiungerlo alla lista degli animali disponibili.
Queste missioni variano da partita a partita ma, anche se sono visualizzabili tutte dall’inizio, non sono retroattive: se avete sconfitto 18 animali prima dell’attivazione della sfida “Sconfiggi 20 animali” dovrete ricominciare da zero; questo aumenta la difficoltà soprattutto nelle ultime, dove trovare cibo diventa quasi un’impresa da Trofeo di Platino.

Oh mamma, sai perché mi batte il corazón…?

Marcando i quattro punti principali di ogni minimappa conquisteremo un territorio e, forti del nostro risultato, inevitabilmente attireremo la controparte femminile. È normale, è “animale”: il fatto che questo sistema sia stato introdotto in Tokyo Jungle conferisce a tutto il gioco una profondità quasi raddioppata da ciò che offre nelle battute iniziali. Ma, si sa, la “sfida” non è sicuramente semplice: esistono tre tipi di femmine da poter conquistare (contraddistinte dai cuori di cui sono circondate), la Disperata ( cuori neri), la Media (cuori rosa) e l’Alfa (cuori brillanti). Se per conquistare la disperata basterà avvicinarsi (con il rischio che ci attacchi le pulci, “animale” avvisato mezzo salvato! n.d.r.) per conquistare la media e l’alfa  dovremo mangiare molti rivali, portando il nostro animale dal grado di novellino a veterano oppure Boss.
A seconda dell’abbinamento tra le due categorie, dopo l’accoppiamento avremo a disposizione un branco (che varia da due membri ad un massimo di sei) che, come già accennato prima, potrà aiutarci nella caccia o venir sacrificato per permetterci la fuga. Purtroppo l’IA dei “compagni” è praticamente nulla, soprattutto per quanto riguarda i carnivori: questi si faranno bellamente uccidere senza reagire sebbene il comando gli imponga di aiutarci a combattere contro un nemico più grosso di noi.
L’aspetto più positivo di un branco sta però nel poter continuare la partita anche se l’animale principale dovesse soccombere (vuoi per una bestia selvatica, per la fame o per l’inquinamento) passando il testimone al secondogenito e così via fino all’ultimo membro del gruppo.

Ti raccontiamo la nostra Storia

In Tokyo Jungle la modalità Storia è secondaria e ogni atto della trama potrà essere ottenuto solo collezionando i determinati Archivi in modalità Sopravvivenza; ogni volta che troveremo tre di questi collezionabili, scopriremo un po’ di più sul virus e su come ha distrutto l’umanità.
Sebbene sia una modalità “minore” risulta molto ben curata e capace di commuovere, mettendoci contro i nostri successi (ad esempio nella guerra tra i Beagle e i Tosa, impersoneremo entrambe le parti) e facendoci impersonare diversi animali, dal piccolo volpino alla prode leonessa, passando per il furbo Cervo Sika.

Animali che collaborano, animali che competono

La modalità Sopravvivenza di Tokyo Jungle è giocabile anche in cooperativa con un amico in multiplayer locale. Una volta avviata la partita, potremo giocare l’intera modalità anche con due animali diversi, potendo così aiutarci a vicenda e scalare le classifiche online. Classifiche che verranno aggiornate al termine di ogni partita in Sopravvivenza, e ci mostreranno i punteggi ottenuti degli altri possessori del gioco, uniti all’animale utilizzato. In aggiunta a tutta questa “competizione”, il punteggio verrà tramutato in utili punti da spendere nel negozio: a buon intenditor…

Non tutto il male…

Tokyo Jungle rientra sicuramente in quella categoria di giochi che, pur non avendo un bell’aspetto esteriore (il gioco tende a rallentare tangibilmente quando ci sono molti animali sullo schermo) e una colonna sonora a tratti snervante che passa dalla techno alla house, riesce comunque a conquistare il giocatore e a causare assuefazione agli amanti del genere, grazie appunto alla modalità Sopravvivenza che riesce a tenere vivo l’interesse nonostante gli evidenti difetti tecnici di Tokyo Jungle.
Ovviamente è un titolo adatto ad una  ristretta cerchia di persone, difficilmente conquisterà i giocatori poco pazienti che si aspettano un titolo frenetico oppure “rumoroso”.

Avrebbe potuto essere qualcosa di meglio? Certamente, ma i piccoli difetti di Tokyo Jungle vengono messi in ombra dall’insieme del gioco e per il prezzo proposto (12,99€) è un titolo che non può mancare alla vostra collezione. Inoltre, tornando nel vivo del gioco in sè, l’enorme numero di animali disponibili (ampliabili anche tramite DLC, n.d.r.) che varia dal volpino al dinosauro, permette di trovare l’animale più adatto ad ogni tipologia di giocatore, senza dimenticare che per sbloccarli tutti ci vorrà molto tempo.
Tokyo Jungle ci propone un’idea originale e facilmente assimilabile: “Non importa la tua razza, quel che conta è sopravvivere”, e si distingue dalla valanga di giochi praticamente tutti uguali degli ultimi anni.

Verdetto
7.5 / 10
È una giungla là fuori
Commento
Nonostante i difetti, Tokyo Jungle sa conquistare e credo non sarà facile dimenticarlo, sia per il cinismo di gioco che per il messaggio mandato dagli sviluppatori con la modalità Storia. Un titolo che va provato per essere compreso a pieno e che lascia libero sfogo al nostro istinto animale, sia se ci sentiamo leoni, sia se ci sentiamo volpini.
Pro e Contro
Una delle idee più belle di sempre
Poteva essere ancora meglio

x Certe volte è snervante
x Qualche bug grafico
x IA dei compagni di branco inesistente

#LiveTheRebellion