L’arrivo di The Last of Us su Ps3 ha dato, lo scorso anno, un forte scossone a tutto il mercato videoludico. Titolo amato soprattutto per la sua componente narrativa, accompagnata da un comparto tecnico quasi di nuova generazione, la nuova fatica di Naughty Dog ha ricevuto in questi giorni il suo primo DLC dedicato alla campagna principale.
The Last of Us: Left Behind, a differenza del capitolo principale, ci farà vestire i panni di Ellie, andando ad approfondire il passato e la psicologia di uno dei personaggi videoludici più amati degli ultimi anni.
Com’era logico aspettarci, la caratteristica principale di Left Behind è la sua componente narrativa. I ragazzi di Naughty Dog sono riusciti ancora una volta a creare una piccola perla della narrazione videoludica che, nonostante gli avvenimenti fossero già noti a coloro che hanno giocato il titolo completo, riesce a stupire, sorprendere ed emozionare per l’alta qualità di sceneggiatura.
Questo accade grazie allo svolgimento dell’azione che alterna sequenze del passato di Ellie, dove troviamo un personaggio più spensierato e meno drammatico, con quelle del presente, all’interno delle quali abbiamo una protagonista psicologicamente più matura a causa dei molti eventi accaduti. All’interessante metodo di narrazione vanno aggiunti dei dialoghi che, semplicemente,sono ai massimi livelli del titolo originale, con personaggi caratterizzati alla perfezione e vivi quanto lo potrebbero essere persone realmente esistenti.
Una cosa da evidenziare per quanto riguarda la trama di questo DLC è che, ovviamente, va giocata dopo la fine del gioco principale per non incorrere nella minaccia “spoiler”. L’unica pecca di questa nuova avventura di Ellie è da ricercarsi nella sua durata che, purtroppo, si attesta attorno alle due ore e mezza a difficoltà “normale” e che potrebbe scoraggiarne l’acquisto a coloro che non sono disposti a spendere 15 euro per poche ore di gioco.
Il gameplay di Left Behind è quello che abbiamo imparato ad amare con il titolo principale, ma l’interessante aggiunta di poter affrontare infetti e umani contemporaneamente (scagliando, con abili trucchi, i primi contro i secondi) riesce a dare un po’ di brio agli scontri. Il continuo alternarsi di sezioni d’esplorazione, ambientate nel passato, con sequenze d’azione, ambientate nel presente, riesce a dare un ottimo ritmo complessivo e a tenere incollato il giocatore dall’inizio alla fine della storia. La difficoltà del titolo si attesta nella media, con una difficoltà “normale” facilmente completabile, ma con una modalità “sopravvissuto” che farà sudare anche i giocatori più navigati. In generale l’impressione è quella di trovarsi nelle sezioni finali del storia principale, con parecchi nemici pronti ad assalirci da tutte le parti. Nemici che, ai livelli più alti, sono dotati di un’ottima intelligenza artificiale e, nelle difficoltà più alte, pronti ad organizzarsi per porre fine alla vita della tanto amata Ellie. Fortunatamente, essendo la ragazza da sola nelle sequenze d’azione, non dovremo fare i conti nuovamente con la scarsa intelligenza artificiale dei compagni di viaggio.
Ancora una volta il lato tecnico di TLOU è uno dei suoi cavalli di battaglia, con animazioni facciali di devastante bellezza e ambientazioni curate all’inverosimile. Se poi ci si aggiunge una colonna sonora, come ci ha da sempre abituati Naughty Dog, da brivido e un doppiaggio di altissimo livello, ecco che avremo un lavoro che non ha nulla da invidiare (anzi) a titoli usciti su console di nuova generazione, lasciando ancora stupefatti che Left Behind sia giocabile su Ps3. Una nota negativa da fare sull’audio c’è: purtroppo, durante le sequenze d’intermezzo, i dialoghi sono un po’ troppo bassi e bisogna ricorrere per forza all’utilizzo dei sottotitoli per comprendere appieno la storia.
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