Uscito su
Nintendo DS in Giappone nell’ormai lontano 2008,
Tales of Hearts fece incetta di consensi ma purtroppo non lasciò mai le sponde orientali, probabilmente perchè ai tempi il brand non godeva della fama odierna.
Nel 2013, con l’uscita di
PlayStation Vita,
Bandai Namco pubblicò
Tales of Hearts R, la consonante aggiunta sta per Re- Imagination, una revisione del titolo originale con nuovi personaggi e nuove parti della storia.
Richiesto a gran voce anche dal pubblico occidentale, lo scorso 14 Novembre
Tales of Hearts R sbarca anche in Europa, sia in versione fisica che digitale, pronto ad aggiungersi alla folta schiera di Giochi di Ruolo presenti sulla portatile Sony.
Due cuori e una capanna
Il protagonista di
Tales of Hearts R è il giovane
Kor Meteor, apprendista
Somatico che ogni giorno si allena con il proprio Nonno nella foresta confinante con il suo piccolo paese.
I somatici sono persone che riescono a concretizzare il potere del proprio
Spira (
una sorta di anima) in un’arma e la utilizzano a fin di bene (
il più delle volte).
Kor è un sempliciotto, ingenuo e credulone, ma farebbe di tutto per aiutare le persone in difficoltà: mentre cammina sulla spiaggia di Borgomare, si imbatte nella giovane
Kohaku Hearts, di cui si innamora all’istante.
La ragazza sta cercando il fratello, i due stanno fuggendo da una terribile Strega che vuole qualcosa (
o qualcuno) nascosto apparentemente all’interno dello Spira di Kohaku.
oltre quaranta ore di gioco ricche di misteri
Ricongiunti con
Hisui, il fratello scomparso, ed il Nonno di Kor, i quattro decidono di ritornare al villaggio quando vengono brutalmente assaliti da
Incarose (
la strega di cui parlavamo prima) che massacra brutalmente il Nonno di Kor e riduce in fin di vita Kohaku.
Riusciti a fuggire grazie al sacrificio del nonno,
Kor e
Hisui si rifugiano nella casa del protagonista, ove quest’ultimo decide di entrare nel Dedalo Spiritico di Kohaku per guarirla (
non è così volgare come sembra, n.d.r.) grazie ad un Legame Spirico.
Purtroppo Kor non riesce nel suo intento, peggiorando la situazione a causa dell’inesperienza, distrugge il nucleo spirico della ragazza, spargendo le emozioni di Kohaku per tutto il continente.
Per rimediare alle sue azioni, Kor deciderà di partire alla ricerca dei frammenti perduti, rimanendo invischiato in una serie di sfortunati eventi che faranno luce su tutti i misteri nelle oltre quaranta ore di gioco (
e vi abbiamo raccontato giusto i primi venticinque minuti).
Sebbene la trama sia ricca di stereotipi e situazioni da Anime Giapponese, non ci saranno mai punti morti o noiosi, grazie alle
Skit, le scene di intermezzo classiche di ogni capitolo di Tales of, che rafforzeranno i legami tra gli otto protagonisti e approfondiranno le diverse tematiche del titolo.
Gli otto personaggi che entreranno a far parte del nostro team nelle prime venti ore di gioco sono caratterizzati fino all’ultimo centimetro di pelle, ognuno memorabile e con una personalità forte che spiccherà subito in mezzo al gruppo: anche qui vi sono diversi stereotipi, necessari però allo sviluppo della trama.
Esplorando Celland
Prima di concentrarci sulle meccaniche d’attacco è doveroso spendere due parole sulla componente esplorativa di
Tales of Hearts R: come in ogni altro capitolo della serie, potremo esplorare città, edifici e dungeon con uno dei personaggi del party a nostra discrezione (
basterà selezionarlo con quadrato nel menù di gioco) ed utilizzare l’Anello dello Stregone (
già visto in Tales of Symphonia) per farci strada tra facili enigmi.
Abbiamo già parlato delle scene di intermezzo attivabili col tasto select quando disponibili che spezzeranno le enormi camminate tra un punto e l’altro della mappa, oltre a questi siparietti avremo a che fare con scontri casuali, utili sì per fare esperienza, ma snervanti quando si è di fretta e si vuole proseguire con la trama principale.
La parte esplorativa si conclude con un esiguo numero di missioni secondarie, tra cui la più lunga è dispersiva riguarda il vero e proprio collezionabile del gioco:
76 gettoni Namco sparsi per tutta Celland, sia nell’Over world che negli ambienti chiusi, da raccogliere e riportare ad una dolce Cameriera bramosa di averli.
La miglior difesa è l’attacco
Tales of Hearts R è, come tutti i suoi predecessori, un
Action RPG in cui, durante i numerosi scontri casuali o previsti dalla trama, sarete a capo di un party di massimo quattro membri e dovrete semplicemente sconfiggere gli avversari.
Per farlo avrete dalla vostra le
Arti fisiche (
normali tecniche che utilizzano i Soma) e le
Arti Volitive (
tecniche speciali elementali), entrambi i tipi utilizzeranno i PT (
Punti Tecnica) e potranno essere assegnate a tasti di selezione rapida (
l’analogico destro, o cerchio con d-pad); potrete comandare solo un personaggio durante lo scontro, gli altri tre seguiranno le strategie impostate nel menù principale e potranno intervenire grazie ai comodi comandi Touch.
Qualsiasi movimento dei compagni è pianificabile fino al minimo dettaglio
Toccando (
o facendo scorrere) l’icona degli altri personaggi è infatti possibile far eseguire Arti impostate in precedenza, molto utile soprattutto quando ci sarà bisogno di curare i membri del party.
Qualsiasi movimento dei compagni è pianificabile fino al minimo dettaglio, in un sistema a tratti maniacale molto profondo che vi permetterà di controllarli passo per passo e situazione per situazione.
A scontro concluso i membri del party riceveranno Esperienza (
quelli in panchina ne riceveranno meno) utile per salire di livello e guadagnare
Punti Sviluppo Somatici (
PSS) da distribuire nelle cinque qualità di ogni personaggio, ognuna delle quali raggiunto un determinato valore sbloccherà una nuova arte, un nuovo soma o una nuova abilità; e punti Legame (
solo i membri in campo) con cui i protagonisti potranno rafforzare la loro amicizia e condividere tra loro le abilità (
questo valore è aumentabile anche con le scentte che abbiamo nominato già numerose volte).
Ogni Arte o colpo normale andato a segno, riempirà la barra dello Spira, permettendovi di scatenare, tenendo premuto L e il D-pad , fino a quattro livelli di Impulso Spira (
livelli che diventeranno disponibili man mano che proseguirete nella storia) e che forniranno dei bonus d’attacco al personaggio utilizzato, mentre a livello 3 scateneranno l’Arte Mistica una letale mossa animata che infliggerà numerosi danni al nemico.
La strategia diventa mano a mano che si prosegue vitale: non basterà continuare a colpire come forsennati, bisognerà imparare anche a parare utilizzando il tasto quadrato, o ad attivare le utilissime Cacce Vincolate con L+X (o L+Cerchio) quando sull’avversario appare un mirino.
gameplay vario e divertente
La
Caccia Vincolata vi permetterà di infliggere numerosi colpi all’avversario, concatenando le combo e concludendo, se il volto di un altro membro del party lampeggia, con una Carica Incrociata, che danneggerà irrimediabilmente il malcapitato.
Tutte queste meccaniche di attacco rendono il gameplay di Tales of Hearts R vario e divertente, nonché molto profondo e appagante da padroneggiare.
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È ora di rifarsi il look
Tales of Hearts R gode di alti e bassi dal punto di vista visivo, e se le sequenze di intermezzo strapperanno più di un sorriso per le espressioni dei protagonisti (
rappresentati in 2D) , i modelli poligonali all’infuori della battaglia risultano ormai vecchi e molto simili a quelli dei capitoli dal Symphonia in poi.
C’è da tener conto che il titolo ha un anno e mezzo di vita e nonostante tutto, i personaggi principali hanno delle ottime animazioni, soprattutto in battaglia e le arti volitive anche se caotiche non causano nessun calo di frame.
Il doppiaggio giapponese trasforma l’intero titolo in un Anime, contornato da musiche stupende e dalle scene animate prodotte da
Production I.G., il tutto rende Tales of Hearts R un acquisto obbligato per gli amanti dell’animazione fantasy giapponese.
L’intero titolo è completamente tradotto (
nei testi) in un ottimo italiano, subendo però degli adattamenti ad alcuni nomi voluti da Hideo Baba stesso.
Un’ultima nota per i puristi, nell’opening (
che potete visionare poco sopra) vi era un brano cantato, in questa versione è rimasta solo la musica.
Verdetto
8 / 10
Quando c'è Sentimento... Non c'è mai Pentimento
Commento
Pro e Contro
✓ Personaggi ben caratterizzati
✓ Gameplay solido
✓ Scene d'intermezzo divertenti
x Graficamente datato
x Qualche colpo di scena molto prevedibile
#LiveTheRebellion