Star Wars: Battlefront II è davvero il figlio del demonio?
Stando alle voci e alle board di internet la risposta è Sì. Commenti e insulti che si sono riversati su EA, Dice e il titolo ancora prima che quest’ultimo arrivasse nei negozi. È stata una caccia alle streghe (
o ai Jedi) iniziata criticando un sistema di crediti non troppo economico, che richiedeva al giocatore di giocare un quantitativo di ore macroscopico (
almeno per chi commentava) per avere accesso a personaggi iconici come Luke Skywalker e Darth Vader; il publisher ha quindi abbassato la richiesta di crediti da ottantamila a quindicimila, ancora prima che il titolo giungesse sugli scaffali. Ma la purga dei Jedi non si è fermata, e come se stessero eseguendo un Nuovo Ordine 66, migliaia di giocatori si sono riversati nuovamente sulle board online, lamentandosi delle Loot Box a pagamento e delle Star Cards in esse contenute. Le scatole a sorpresa sono decisamente la pietra dello scandalo di questo Novembre ormai agli sgoccioli, tra leggi belghe che potrebbero vietarle, considerandole vero e proprio gioco d’azzardo, e paladini della giustizia che additano l’intero sistema come demoniaco, linciando chiunque non la pensi allo stesso modo e
condannando Battlefront II senza averlo neanche provato.
Ed è un peccato perchè DICE ha preso a cuore tutte le critiche fatte al capitolo di due anni fa, correggendo praticamente tutti gli errori insiti nello scorso progetto. Si è però forse fatta prendere un po’ troppo la mano dall’ascoltare l’utenza, e in seguito alle continue critiche e agli annullamenti dei pre-order, ha deciso di disabilitare (
momentaneamente) le microtransazioni. Ma la situazione era davvero così tragica? Star Wars: Battlefront II è davvero ingiocabile? Dopo dieci giorni di battaglie stellari, di Jedi, Sith e contrabbandieri barbuti,
siamo pronti a smentire gran parte delle critiche rivolte dal popolo di internet all’ultima produzione EA e Dice, e al contempo demolire un sistema di potenziamenti forse non così user friendly.
Versione Testata: PlayStation 4
La caduta dell’Impero
L’assenza della campagna in Battlefront (
2015) fu uno degli aspetti negativi del ritorno sui campi di battaglia di Guerre Stellari. Fortunatamente DICE non ha ripetuto lo stesso errore, proponendo una modalità single player che abbracciava tutti gli ultimi anni dell’Impero, dalla sconfitta su Endor fino alla battaglia di Jakku, mettendoci nei panni di Iden Versio, capitano della Squadra Inferno, gruppo elitario di trooper al servizio dell’Imperatore. Nelle circa sette ore necessarie a completare la campagna, visiterete diversi pianeti, i più ripresi dalle mappe multiplayer, per darvi un’infarinatura iniziale delle armi e delle Star Cards, con cui potrete potenziare Iden e gli altri personaggi utilizzabili. Ma la campagna single player di Battlefront II
non è un mero tutorial per la sezione online, bensì una finestra canonica su un periodo ancora non esplorato della guerra galattica. Un prequel che fa il suo sporco lavoro e introduce nella continuity un personaggio femminile forte come Iden, mostrandoci anche sezioni direttamente da Aftermath- Debito di Vita.
Battlefront II riesce davvero a trasportare il giocatore nella Galassia Lontana Lontana
Iden è interpretata da
Janina Gavankar, che le presta sia la voce che il fisico, in filmati CGI che competono (
e in alcuni casi superano) con le migliori produzioni della saga. Perchè Battlefront II riesce davvero a trasportare il giocatore nella Galassia lontana lontana, grazie ad una riproduzione fedelissima di suoni, colori e ambienti dettagliati. Non solo
Naboo,
Endor e
Kamino, ma perfino il castello e la taverna di Maz, visti in Episodio VII, sono ricreati minuziosamente, fino all’ultimo corridoio, compreso quello in cui Rey trova la spada di Luke. Un attenzione per i dettagli che è stata messa in ombra dalle lamentele per le Loot Box, andando ad oscurare un lavoro di pregio per ogni fan della saga di George Lucas che si rispetti. Stessa cura anche nel comparto sonoro, che oltre a fregiarsi della presenza dei brani storici, vanta laddove possibile i doppiatori italiani ufficiali della serie, a compensare gli attori veri e propri. Non solo Dice ha già previsto un ricco piano di dlc gratuiti che andranno ad aggiungere non solo eroi e mappe ma anche nuovi capitoli extra della campagna, aumentandone ulteriormente la profondità.
Anche le mappe arcade (
il Player vs Enemy) hanno subito un ritocco e un miglioramento, e sono ora disponibili per una co-op locale a schermo condiviso. Potrete scegliere tra sedici diversi livelli, ognuno dedicato ad un personaggio del Lato Chiaro o del Lato Oscuro, e partecipare a diverse sfide, che vanno dalla sopravvivenza al massacro delle orde nemiche. È questa la modalità che fa principalmente da allenamento per le schermaglie online, durante l’arcade infatti potrete padroneggiare al meglio gli eroi e le classi, nell’attesa di scendere in campo e mostrare agli altri giocatori la vostra forza.
Eroi contro Malvagi v.2
Stesso discorso di miglioramento si può fare per le modalità multiplayer, anche se con le dovute eccezioni: cinque modalità presenti, dalla durata variabile.
Torna ovviamente l’
Assalto Galattico, la sfida a quaranta giocatori che prevede diversi obiettivi a seconda della fazione e l’invasione delle enormi mappe di gioco presenti anche nel single player. La principale differenza rispetto a due anni fa sta nell’utilizzo di eroi, malvagi e veicoli, ora non più sparsi casualmente per l’arena ma relegati a quanti punti avrete accumulato nel corso del gioco, premiando così il più bravo e non il più fortunato.
Assalto Caccia Stellari riguarda invece solamente battaglie galattiche a bordo di tutti i mezzi iconici della serie, come per l’Assalto, anche qui i “personaggi” speciali sono vincolati al punteggio ottenuto nel corso della partita, questa modalità nel precedente episodio era vincolata a pochissime mappe (
season pass escluso) mentre
in Battlefront II le viene finalmente fatta giustizia.
L’altra modalità nettamente migliorata è sicuramente Eroi contro Malvagi in cui 8 giocatori, quattro dal lato chiaro e altrettanti dall’ oscuro, si sfidano in combattimenti all’ultimo sangue per sconfiggere dieci volte il bersaglio avversario. Due anni fa gli eroi erano solamente tre per lato e soprattutto erano a rotazione casuale tra i giocatori, mentre in Battlefront II potrete decidere da subito con quale personaggio affrontare la sfida, a patto che un altro giocatore non lo selezioni prima di voi. Chiudono la carrellata
Attacco e
Eliminazione, la prima una versione impero ribellione di cattura la bandiera con obiettivi da perseguire e posti da proteggere, mentre la seconda una modalità deathmatch dove la prima fazione che elimina cento avversari vince. In nessuna di queste modalità è purtroppo possibile votare la mappa successiva, una scelta curiosa che rende sempre casuale il match successivo e gli obiettivi da portare a termine.
Durante la schermata di punteggio al termine di qualsiasi match, verrete ricompensati non solo da punti esperienza per il vostro grado, ma soprattutto da crediti con cui poter sbloccare gli eroi più potenti, come Luke e Vader. Uno dei motivi che ha scatenato il putiferio globale contro il titolo di cui abbiamo parlato in apertura. Va da se che, giocando molto tempo online, avrete accesso più velocemente ad un personaggio raro (
in dieci giorni siamo riusciti a sbloccare tutto il cast), ma anche se non siete dei pro player nei TPS o FPS, ogni partita vi ricompenserà con almeno 300 crediti, permettendovi di raggiungere la quota stabilita (
quindicimila la più alta) in circa tre ore di gioco. Non era quindi il caso di portare avanti la polemica per i crediti dopo il ribasso pre-lancio di EA, siccome non è nulla di proibitivo a differenza delle Star Cards.
Le Star Cards della discordia
È inutile girarci attorno, se fino ad ora abbiamo difeso a spada tratta la produzione di Dice, premiando una campagna molto buona, un passo avanti notevole nel divertimento online, e un aspetto tecnico e sonoro encomiabile, dobbiamo ammettere che, nel corso di questi dieci giorni di gioco, non ci siamo trovati per nulla con il sistema di Star Cards ottenibili dalle casse o creabili tramite materiali anch’essi presenti nelle Loot Boxes. Per coloro che non sapessero cosa siano le Star Cards è necessaria una breve spiegazione: ogni personaggio o veicolo, che sia un Jedi, un Sith o un semplice soldato, ha a disposizione tre slot per altrettanti potenziamenti, e questi sono applicabili grazie a delle carte speciali (
simili a quelle del primo Battlefront) di diversa rarità ottenibili sia fabbricandosele dall’apposito menù sia avendo fortuna nelle scatole giornaliere, oppure pagando le Loot Box con i crediti di gioco (
gli stessi che abbiamo utilizzato per sbloccare i personaggi).
È possibile migliorare le proprie carte continuando a fabbricarle o trovandone di doppioni, in un circolo vizioso di crediti guadagnati e poi spesi, in ore in cui avrete giocato comunque divertendovi. Ma allora perchè il sistema delle Star Cards non ci ha convinto? Al momento le microtransazioni sono disabilitate, quindi l’unico modo per avere carte potenti è quello di giocare effettivamente a Battlefront II. Il problema si pone quando le carte danno decisamente troppi vantaggi rispetto al personaggio base squilibrandone l’equilibrio del gioco, perchè se da un lato è possibile sconfiggere anche un giocatore con un equipaggiamento completo, dall’altro a parità di abilità col joypad, quest’ultimo avrà sempre un vantaggio su di noi e per citare Obi-Wan,
sarà sempre più in alto. Il problema era facilmente arginabile con un matchmaking più mirato, basato sul livello o sulla quantità di carte in nostro possesso, piuttosto che gettare tutti sullo stesso Star Destroyer.
Verdetto
8 / 10
Squadra Inferno > Rogue One
Commento
Pro e Contro
✓ Comparto tecnico e sonoro notevole
✓ Nettamente più completo del predecessore
✓ Divertente a più livelli
x Sistema delle Star Cards da rivedere
x Caricamenti lunghi
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