Ogni supereroe ha le sue origini. Le vostre sono drammatiche. Riuscirete a superare il trauma di vostro padre che si è fatto vostra madre?
Lo scorso Ottobre con l’uscita di
South Park: Scontri Di-retti in molti, compreso il sottoscritto, si sono domandati come mai non fosse prevista una versione per
Nintendo Switch. Un’assenza quasi ingiustificata visto l’ottimo riscontro di vendite della console, sia lato hardware che software, e il buon supporto di
Ubisoft stessa. Nelle settimane a seguire però i rumor di un’ipotetica versione per la console ibrida di
Nintendo son diventati sempre più martellanti. Rivenditori che mettevano a catalogo il gioco, leak vari più o meno credibili, e lo stesso profilo Twitter di South Park che
sembrava volesse partecipare a quello che a tutti gli effetti era diventata una “supercazzola” in pieno stile South Park.
Fortunatamente però l’attesa è stata ripagata, e lo scorso Gennaio è arrivata la conferma: South Park: Scontri Di-Retti su Switch si farà.
Disponibile dal 24 Aprile, il secondo capitolo delle avventure dei ragazzi di South Park è tra noi.
Siete pronti a scoprire se questa versione per Nintendo Switch mantiene alte le aspettative?
I’m going down to South Park
South Park: Scontri Di-retti parte da dove il primo episodio si concludeva.
Elfi e Umani sono ancora nel mezzo della battaglia per la conquista del Bastone della Verità e la salvezza del “mondo”. Ma devono prepararsi ad affrontare una nuova minaccia imminente. E ad avvertirli sarà il
Procione, l’alias di
Eric Cartman, che intraprenderà un “viaggio nel tempo” per avvisare i compagni.
In realtà questa sarà una manovra per rilanciare il franchise de
Il Procione e i suoi Amici dopo la rottura con il gruppo rivale de Gli Amici della Libertà. Un piano minuzioso che prevede l’uscita di film e serie TV
Netflix con protagonisti tutti i supereroi della città.
Insomma una sorta di plagio nemmeno troppo velato delle varie fasi del Marvel Cinematic Universe.
Se avete giocato al
Bastone della Verità, o siete fan della serie saprete che questo accenno di trama è solo la punta dell’iceberg di un racconto che saprà seppellirvi dalle risate prendendo pieghe inaspettate fino al finale.
Sebbene la formula sia praticamente la stessa del primo episodio, e il passaggio dal fantasy alla
Game of Thrones/Signore degli Anelli a quello “futuristico” dei supereroi goda di un potenziale pazzesco,
le prime ore di gioco risultano abbastanza sottotono. Forse è un problema che nasce dal dover reintrodurre il nuovo scenario, necessario anche per il passaggio di testimone da
Obsidian Entertainment a
Ubisoft San Francisco. O forse dettato da un ritmo più lento rispetto al primo capitolo, che macinava scena dopo scena, gag e battute al vetriolo senza risparmiarsi.
Che la Civil War abbia inizio
Nonostante pure qua ritroviamo gli stessi
Stone e
Parker alla stesura del racconto, abbiamo un leggero addolcimento nelle tematiche e nel livello di scrittura.
Intendiamoci, siamo di fronte ad un episodio extralarge di South Park al 100%, e nulla tradisce le aspettative.
Ma il confronto è inevitabile e in generale è una sensazione che si percepisce specie se avete giocato il primo capitolo.
E come in passato, non mancheranno continue citazioni autoreferenziali, frecciate al mondo della politica e del gossip, e verso i super eroi
Marvel e
DC. Il tutto in un contesto canonico che riprende non solo i fatti del precedente gioco ma anche quelli della serie. Troveremo quindi nuovi personaggi come il
Preside PC, attento a che non vengano fatte discriminazioni, o il quartiere residenziale di
Sodosopa, ormai allo sbando e abitato da senzatetto, o ancora le
Memberberries, le nostalgiche bacche capaci di farci rivivere i bei tempi andati. Lo stesso gioco, ai tempi dell’uscita, venne anticipato da un episodio prequel che racconta della rottura fra il Procione e
Mysterion, e la nascita dei due gruppi antagonisti in una vera e propria
Civil War di quartiere.
La “classe” non è acqua
Il cambio di sviluppatore si riflette anche nelle meccaniche di gioco.
Di base resta un RPG a turni ma con diverse novità interessanti a livello di gameplay. Il party si estende da 2 a 4 personaggi, mentre i combattimenti si ispirano adesso a quelli degli strategici. Il campo di gioco è suddiviso in una griglia, all’interno della quale i personaggi potranno muoversi a seconda delle loro possibilità. E una volta posizionati sarà possibile attaccare, colpendo uno o più nemici in base al raggio d’azione della mossa.
Ogni supereroe gode di 3 mosse, più una quarta che ne rappresenta l’attacco speciale. Finito il turno, la “palla” passerà agli avversari e in questo caso, potremo ridurre i danni premendo con il giusto tempismo i tasti indicati.
Merita un discorso a parte il nostro personaggio, il Novellino. In qualità di eroe potrà fare affidamento su più classi, che aumenteranno man mano che avanzeremo nel gioco, così da accedere ad un set di mosse più ampio rispetto a quello dei compagni.
La modifica operata ai combattimenti presenta però pregi e difetti.
A differenza del Bastone della Verità troviamo una lentezza d’esecuzione maggiore, con scontri che si protraggono anche per diversi minuti. C’è da dire che se da una parte la lentezza si sente,
accentuata in maniera nevrotica da dei caricamenti a tratti snervanti, quello che ne guadagniamo è un maggior dinamismo e un pizzico di strategia in più. Il che non guasta assolutamente. Adesso, anche durante gli scontri la trama avanzerà.
I personaggi continueranno a scambiarsi battute e spesso assisteremo a siparietti come l’ingresso in scena di determinati personaggi o verremo interrotti dal passaggio delle auto. Anche il lato strategico ne risente per il meglio, e il posizionamento e la scelta dei poteri da usare ricoprono un ruolo di primaria importanza.
I can be your hero, baby
Rivoluzionato anche il sistema di potenziamento e crescita del Novellino.
Adesso i costumi avranno una valenza puramente estetica, permettendo così di tirare fuori il nostro estro creativo da fashion players e realizzare la divisa perfetta secondo i nostri gusti. Per migliorare le nostre caratteristiche dovremo invece equipaggiare dei manufatti. Questi, divisi in 8 slot, fra primari, secondari ed epici,
andranno ad aumentare il potere di attacco del nostro personaggio e tutte le altre statistiche.
A supportarci troveremo anche un inedito sistema di creazione che, raccogliendo materiali, permetterà (
progetto alla mano) di realizzare nuovi oggetti fra manufatti, consumabili e vestiti. Il tutto sarà gestibile da un rinnovato menù che raffigura il cellulare del protagonista,
al cui interno verranno installate varie app.
Dalla mappa all’inventario fino a quella dedicata alla produzione, tutto sarà facilmente accessibile. In questa edizione Switch potremo sfruttare i vantaggi del touch screen (
ovviamente in modalità portatile) per accedere a tutte le aree del nostro smartphone virtuale.
Fascino irresistibile
E se i poteri del nostro protagonista nel primo capitolo erano legati alla capacità di ottenere followers su
Facebook, qua troveremo
Procinstagram, versione rivista e corretta di
Instagram, con la quale farsi nuovi amici e scattarsi un sacco di selfie con i personaggi più famosi della serie.
Si, anche Gesù.
Migliorata anche la gestione delle flatulenze del Novellino, che permettono di interagire con l’ambiente sbloccando tesori o passaggi segreti. Adesso tutto è molto più intuitivo e più semplice da usare, e difficilmente capiterà di sbagliare l’azione da compiere.
Per il resto la struttura di gioco e il suo sviluppo vengono riproposti senza grossi stravolgimenti. La mappa di gioco presenta invece nuove aree esplorabli. Oltre alla la già citata
Sodosopa troviamo il centro di riposo per anziani, il
Raisins , il locale gestito da perfide adolescenti o l’inedito
Freeman’s Tacos, il fast food messicano di Morgan Freeman.
Anche la durata di gioco aumenta sensibilmente arrivando a toccare le 30 ore completando sia le missioni principali che secondarie.
Ma quanto mi costi?
Ma passiamo adesso alle note dolenti. Se di base l’esperienza è la stessa provata ad Ottobre su PS4 e Xbox One, questo porting Switch arriva con più di un problema.
Principalmente parliamo di bug di varia natura, più o meno fastidiosi, ma in alcuni casi in grado di intaccare il salvataggio del gioco e compromettere i progressi fatti.
Ad esempio durante la nostra partita, ci siamo imbattuti in un bug legato ad una delle quest secondarie, con protagonista
Wendy Testaburger. Nella missione dovevamo accompagnarla all’interno di un negozio, cosa del tutto impossibile dato che durante il caricamento il gioco si blocca. E di episodi del genere ce ne sono capitati diversi.
Al momento in cui stiamo scrivendo Ubisoft sta lavorando per porre un rimedio. Speriamo solamente che la patch arrivi in tempi celeri, permettendo a tutti di completare l’avventura nel migliore dei modi.
Altra questione spinosa che riguarda Scontri Di-retti è sicuramente il prezzo a cui viene proposto: 60 euro. Che è in realtà lo stesso delle altre versioni al momento della sua uscita ad Ottobre. E fin qua nulla di strano, se non fosse che in questi 6 mesi il gioco ha visto un calo notevole di prezzo sulle altre piattaforme.
Resta quindi difficile, non avendo vincoli su quale console giocarlo, consigliare questa versione Switch rispetto alle altre, se non solamente per il vantaggio della portabilità.
Anche se di fronte ad un gap di prezzo così marcato certe feature potrebbero non fare realmente la differenza. Forse, per invogliare l’acquisto Ubisoft avrebbe dovuto operare su altri livelli, magari offrendo a prezzo pieno il gioco più il season pass (
per il quale sono necessari altri 30 euro), in un’edizione completa e sicuramente più invitante.
Cosa che allo stato attuale delle cose non è.
Cartone o gioco?
Per quanto riguarda la qualità del porting, bug a parte,
il lavoro di conversione è buono. Il gioco risulta perfettamente godibile sia in modalità dock che portatile, e a parte l’estrema lentezza dei caricamenti, e qualche calo di fluidità durante gli spostamenti, l’esperienza è la stessa vista sulle altre console.
Il punto di forza di Scontri Di-retti è la sua totale fedeltà con il cartone, qua rappresentato a video in maniera perfetta. Unico appunto da fare riguardala dimensione dei testi in modalità portatile, troppo piccoli da leggere specie all’interno dei menù. Anche il mancato raggiungimento dei 1080p si riflette in un immagine video colpita da un vistoso aliasing, che è possibile notare di meno giocando in portatile .
Ottimo invece il comparto sonoro. Non solo per le musiche presenti che come sonorità si rifanno ai più famosi temi dei super eroi ma
anche per il lavoro di doppiaggio. In questo secondo capitolo, oltre alle voci originali della serie,
troviamo anche la traccia italiana, con gli stessi doppiatori che prestano la voce ai ragazzi nella versione televisiva nostrana (
con qualche voce ripetuta di troppo).
Meno preciso l’adattamento, che in più di un occasione si prende delle libertà, a volte azzardate, rispetto a quello che realmente dicono i personaggi.
Un problema che in più di un occasione ha colpito anche la localizzazione della serie TV.
Verdetto
8 / 10
Avengers: infinity War chi?
Commento
Pro e Contro
✓ Gameplay migliorato e profondo
✓ E' South Park in tutto e per tutto
✓ Storia divertente e piena di citazioni...
x ...sebbene sia lenta nelle prime ore
x Prezzo per il porting troppo alto
x Pieno di bug
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