Gli ultimi anni hanno visto un inaspettato ritorno di popolarità per
Shin Megami Tensei, la saga RPG
Atlus che da sempre si distingue per l’approccio hardcore e le atmosfere apocalittiche ed occulte. Complici il successo dello spin-off
Persona ed una fanbase piccola ma estremamente accanita, i publisher hanno finalmente (
ri)scoperto il potenziale di questa saga anche in territori finora bistrattati come l’Europa. E se anche solo un paio d’anni fa
Ghostlight stentava a portare nel vecchio continente
Shin Megami Tensei: Devil Survivor 2 per DS, stavolta è
NIS America a consegnarci senza troppi drammi o problemi la sua versione rivista e corretta per 3DS, contraddistinta dal sottotitolo
Record Breaker.
7 giorni all’apocalisse… di nuovo!
Anche il primo Devil Survivor aveva visto
una seconda release su 3DS con alcune aggiunte, ma stavolta il lavoro svolto da Atlus è ben più grande ed importante. Oltre a miglioramenti grafici (
compreso il 3D stereoscopico) ed alla possibilità di scaricare DLC, Record Breaker presenta infatti
una seconda compagna del tutto inedita, più o meno della stessa durata di quella originale. Entrambe le storie sono accessibili sin da subito, e nulla vieta al giocatore di buttarsi immediatamente in quella nuova: la conoscenza degli avvenimenti della prima è consigliata ma non fondamentale. Per chi non avesse familiarità con Devil Survivor 2 o con la serie Devil Survivor in generale, siamo di fronte ad un titolo che trasporta l’immaginario tipico della serie Shin Megami Tensei (
ambientazione moderna, demonologia, ecc.) in un contesto da RPG Strategico. Ci troviamo a Tokyo, impersonando uno studente che, assieme a due amici, si ritrova vittima di un terremoto devastante ed imprigionato in una zona di quarantena militare. Al peggio non c’è mai limite e ben presto i protagonisti scopriranno che restano solo
7 giorni prima dell’apocalisse, e di essere sotto attacco da degli esseri chiamati “
Septentriones“. Fortunatamente potremo usufruire di una app misteriosamente comparsa sui cellulari dei protagonisti per evocare dei demoni, da utilizzare per combattere e salvare la vita e forse l’umanità intera. La trama è inizialmente simile a quella del primo Devil Survivor, anche se il titolo non ne è un sequel diretto e non presenta alcuna correlazione al di là del concept di base. Le differenze non stanno solo nei personaggi e nello sviluppo della storia ma anche nel tono generale: nonostante la tematica apocalittica il senso di urgenza è smorzato da molti momenti leggeri di interazione tra i vari personaggi,
quasi ad inserire un tocco di Persona nel mix di Devil Survivor.
Difficoltà “Atlus”
Pur non raggiungendo le vette del primo Devil Survivor
la trama è ricca ed interessante, dal ritmo rapido ed avvincente ed è complementata da un cast di personaggi davvero ampio e variegato. Nel gioco ogni evento o battaglia necessiterà di almeno 30 minuti in game per essere completato, rendendo impossibile vedere tutto il contenuto disponibile in una sola partita. Scegliere un evento piuttosto che un altro servirà a
plasmare la storia e ad indirizzare il giocatore verso uno dei finali possibili. Le battaglie si svolgono su una griglia in cui controlleremo, a turni, i movimenti delle nostre unità. Una volta a contatto con un’unità nemica passeremo alla schermata di battaglia vera e propria, in cui lo scontro si svolge in maniera simile ad uno SMT classico. La strategia del giocatore sarà infatti quella di colpire gli avversari con attacchi verso cui sono deboli, guadagnando turni extra potenzialmente decisivi. Come in ogni SMT ritroveremo tutte le meccaniche legate all’evocazione dei demoni: nostri fedeli alleati nelle battaglie, potremo ottenerli in delle aste o tramite la fusione di demoni più deboli. La composizione dei party dei personaggi sarà molto importante nel prosieguo del gioco, visto che a circa 1/3 della campagna
la difficoltà subirà un’impennata improvvisa, costringendo a valutare attentamente mosse e strategie. Il risultato è quello di un titolo solido ed avvincente, non semplice ma in grado di fornire molte soddisfazioni al giocatore, magari inizialmente attratto dalla trama intrigante, ma che ben presto scoprirà un gameplay davvero profondo ed interessante.
Niente dual audio, ma tanti piccoli ritocchi
Dal punto di vista tecnico non dobbiamo scordarci che Record Breaker è una riedizione di un titolo DS. Nonostante gli assets in risoluzione più alta e l’aggiunta dell’effetto 3D,
Devil Survivor 2 non fa molto per nascondere le sue origini ed il primo impatto non è certo esaltante. La grafica è certamente funzionale e pulita, ed il design artistico è senza dubbio stellare, ma ci troviamo pur sempre con un risultato che dal lato meramente tecnologico è molto inferiore alle potenzialità di 3DS. Con i due anni di attesa rispetto alla versione iniziale qualcosa in più si sarebbe sicuramente potuto fare. Molto piacevoli sono invece le musiche, composte da
Kenji Ito e più vicine alle atmosfere degli Shin Megami Tensei classici che non a quelle dei Persona. Record Breaker presenta un doppiaggio integrale in lingua inglese di buon livello, anche se
ai fan integralisti potrà pesare l’assenza della traccia giapponese. Nel caso in cui non trovaste gradevoli le voci dei doppiatori inglesi è comunque possibile disattivarle compltamente attraverso i menù. Il testo a schermo è solamente in lingua inglese e presenta una traduzione rinnovata rispetto all’originale versione DS, ed è stata inoltre aggiunta la possibilità di saltare le scene filmate, per agevolare i replay successivi.
Verdetto
8.5 / 10
Un Devil Survivor da record
Commento
Pro e Contro
✓ Eccellente come tutti gli Shin Megami Tensei
✓ Impegnativo e maturo
✓ Nuovo storia che raddoppia la lunghezza del gioco
x Non localizzato in italiano, niente dual audio
x Graficamente tradisce le sue origini DS
x Forse leggermente meno incisivo del primo Devil Survivor
#LiveTheRebellion