Supersonic Acrobatic Rocked-Powered Battle-Cars è stato un titolo capace di conquistarsi una fedele schiera di fan grazie ad un gameplay semplice, divertente, innovativo e capace di intrattenere durante le lunghe serate in compagnia di amici. Ecco che quindi, forti di una fan base ormai consolidata, i ragazzi di Psyonix hanno deciso di rilasciare Rocket League, vero e proprio seguito della loro precedente opera. Riusciranno a conquistarsi le simpatie dei videogiocatori ancora una volta oppure ci troviamo di fronte ad una mera operazione commerciale? Scopritelo nella nostra recensione! Vi ricordiamo, infine, che il titolo è disponibile per PlayStation 4 e PC (con tanto di funzione Cross-Play) al prezzo di 19.90€, mentre per gli abbonati al servizio PlayStation Plus è scaricabile gratuitamente a partire dal 7 luglio.
Versione testata: PlayStation 4
Rocket League, come il suo predecessore, ci mette alla guida di una serie di automobili giocattolo armate di razzi propulsori con lo scopo di mandare una palla nella porta avversaria. Nonostante le premesse folli del titolo, il seguito di Supersonic Acrobatic Rocked-Powered Battle-Cars riesce a divertire come pochi altri giochi sul mercato, garantendo ore e e ore di divertimento in compagnia di amici. Ancora una volta, inoltre, il titolo si dimostra semplice da apprendere, ma difficile da padroneggiare, invogliando il giocatore a migliorarsi continuamente per poter sconfiggere anche i giocatori più esperti. L’utilizzo attento del turbo propulsore, reperibile tramite i molteplici power up sparsi per il campo, è l’elemento capace di fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta; soprattutto considerando che è possibile attivarlo anche in aria, permettendoci così di effettuare delle manovre aeree dalla grande utilità. Sempre il turbo, infine, ci permette una volta accumulato di guadagnare grande velocità e di scontrarci contro i giocatori avversari disintegrandoli e mettendoli fuori dai giochi per pochi secondi (necessari per avanzare rapidamente verso la porta scoperta).
Rispetto a Supersonic Acrobatic Rocked-Powered Battle-Cars, Rocket League offre molteplici aggiunte. Prima tra tutte la possibilità di guadagnare, progredendo nel gioco, nuove auto e nuovi pezzi (ruote, bandierine, verniciature, cappelli) per poter customizzare il vostro veicolo e rendere le partite online molto più gradevoli e varie da vedere. È stata inoltre aggiunta una modalità offline che permette al giocatore di affrontare una serie di gare contro i bot per conquistare la tanto agognata coppa del campionato. Campionato che, inoltre, sarà possibile settare secondo alcuni parametri come il numero delle auto per squadra e la durata della stagione. Per i neofiti della serie, invece, c’è ora la possiblità di allenarsi in un’apposita sezione grazie alla modalità Allenamento che, dopo aver selezionato la difficoltà di gioco (tre sono quelle disponibili), ci permetterà di addestrarci nei tiri in porta, nei tiri in volo e nelle parate, preparandoci alla componente principale del titolo: le sfide contro gli altri giocatori. Proprio la componente multigiocatore è il punto di forza di Rocket League che, andando incontro a tutti i gusti, permette agli utenti di affrontarsi in sfide online, offline (con uno split screen sino a 4 giocatori) e a tutte e due le possiblità assieme. Sarà possibile, infatti, giocare con tre amici nel proprio salotto e decidere di sfidare altri giocatori online, aumentando non di poco il divertimento. Dobbiamo però ammettere di aver riscontrato alcuni problemi legati ai server di gioco, ma siamo certi si tratti di inconvenienti dovuti alla grande affluenza di questi primi giorni e ai quali i ragazzi di Psyonix porranno rimedio quanto prima. Altra piccola pecca, che gli sviluppatori sistemeranno a breve tramite DLC gratuiti, è la presenza di un solo campo di gioco che, nonostante le varie ambientazioni, rende le partite talvolta troppo uguali.
Sotto un profilo tecnico Rocket League si difende certamente molto bene, con effetti grafici appariscenti, una modellazione dei veicoli curata e con la totale mancanza, in qualsiasi situazione, di cali nel framerate. Nonostante la mancanza di un main theme degno quanto quello del suo predecessore, anche il comparto sonoro riesce a non deludere le aspettative, pur essendo privo di tracce incisive capaci di rimanere nella mente dei videogiocatori a lungo.
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