Nonostante le futili critiche ricevute da alcuni utenti del web,
Resident Evil 7 si è imposto sul mercato come un
titolo curato, profondo, affascinante e capace di far ripartire un brand che negli ultimi anni aveva subito un innegabile calo qualitativo. Ecco che quindi, com’era intuibile dalla presenza di un season pass nei vari negozi virtuali, è arrivato sugli scaffali digitali il primo contenuto aggiuntivo, intitolato
Resident Evil 7: Banned Footage Vol.1. Saranno riusciti i ragazzi di Capcom a realizzare un DLC allo stesso livello del titolo originale, oppure ci troviamo di fronte ad una mera operazione commerciale?! La risposta, come sempre, la potete trovare proseguendo con la lettura di questa recensione. Vi ricordiamo, come sempre, che il prezzo di
Resident Evil: Banned Footage Vol.1 è di
9.99€ e che potete trovarlo esclusivamente in formato digitale sui relativi store per
PlayStation 4,
Xbox One e
PC.
Versione testata: PlayStation 4
Una Notte da Leoni
Questo contenuto aggiuntivo è proprio ciò di cui necessitava Resident Evil 7
Gran parte di
Resident Evil 7: Banned Footage Vol.1 si basa sul ritrovamento di
due videocassette appartenuta ad una delle vittime della famiglia Baker. Proprio come nell’avventura originale, infatti, saremo chiamati a rivivere l’esperienza registrata sul nastro e, in questo particolare DLC, a
vestire i panni di un uomo chiamato Clancy. La prima registrazione che ci viene messa a disposizione è intitolata
Incubo e, nonostante il tutto sia mascherato da un leggero comparto narrativo, si tratta di una
modalità sopravvivenza dove saremo costretti a combattere contro cinque ondate di nemici per sopravvivere ad una lunga notte di terrore. Bisogna ammetterlo: questo contenuto aggiuntivo è proprio ciò di cui necessitava
Resident Evil 7, ovvero
una modalità da affrontare una volta terminata l’avventura principale in tutte le sue difficoltà e versioni differenti. Completare la videocassetta Incubo è davvero difficile al primo tentativo e per questi i programmatori hanno inserito una classifica cumulativa all’interno del gioco che, ad ogni nostra morte, ci permetterà di
guadagnare punti per sbloccare nuove armi da creare tramite il banco di lavoro e nuove trappole da attivare nella mappa di gioco. Nel caso riusciste a terminare questa difficoltà, Capcom ha ben pensato di aggiungere anche la
modalità Terrore Notturno, contenente una versione estremamente più complessa dell’esperienza appena descritta che, ne siamo certi,
saprà fare la gioia di coloro che hanno descritto Resident Evil 7 come “troppo facile”.
Misery non deve morire
La Stanza altro non è che una Escape Room in chiave Resident Evil
La seconda esperienza presente all’interno di
Resident Evil 7: Banned Footage Vol.1 è chiamata
La Stanza e ci vede sempre nei panni di Clancy, ma che questa volta
costretto a fuggire da una camera da letto e dalle particolari attenzioni dategli da Marguerite. Si tratta senz’ombra di dubbio di
un contenuto nettamente più narrativo e che, per semplificarvi la tipologia di gioco,
può essere accomunato ad una escape room. Tramite una serie di enigmi, infatti, dovremo trovare il modo di fuggire dalla stanza, ma stando
attenti a non fare rumore per non attirare l’attenzione della donna sempre pronta ad entrare nella camera da letto e ad aggredirci nel caso non ci trovasse al nostro posto. Uno degli elementi più affascinanti di questa modalità è la
necessità di rimettere tutto al suo posto nel caso facessimo troppa confusione, per evitare che Marguerite si renda conto che siamo riusciti ad alzarci dal letto e che stiamo tentando di pianificare la nostra fuga. Al di là di tre oggetti nascosti da trovare
(e che sbloccano così un trofeo/obiettivo apposito), La Stanza difficilmente può essere considerato un contenuto rigiocabile una volta volta terminato. Bisogna ammettere, però, che
potrebbe trattarsi dell’esperienza perfetta da far provare a chi non ha ancora acquistato il gioco, in modo da far capire l’atmosfera generale del prodotto all’interno di un arco narrativo che inizia e finisce in (
relativamente) poco tempo. Ad ogni modo ci sentiamo di premiare l’inventiva degli sviluppatori che, non lo nascondiamo, ci hanno fatto perdere davvero tanto tempo per completare questo contenuto alla prima run grazie ad
enigmi moderatamente complessi e sicuramente avvincenti.
Ethan, invece, deve proprio morire
Ethan Must Die saprà mettere a dura prova i vostri nervi
La terza e ultima aggiunta di questo primo DLC per
Resident Evil 7 si scollega da qualsiasi contesto narrativo per presentare quella che, al momento, è sicuramente
l’esperienza più difficile di tutto il gioco: Ethan Must Die. In questa nuova modalità saremo chiamati a vestire nuovamente i panni di Ethan e, partendo dal giardino di fronte a Villa Baker, dovremo
trovare la chiave per accedere alla serra e uccidere Marguerite. Le cose, però, non saranno facili quanto possono sembrare. Infatti il giocatore partirà
completamente privo di armi da fuoco e sarà costretto a creare il proprio (
scarso) arsenale attraverso l’esplorazione della casa e la raccolta di oggetti disseminati in modo randomico all’interno di varie casse (
contraddistinte da un numero di stelle in base alla qualità del loro contenuto). Il tutto, ovviamente,
cercando di evitare avversari e trappole disseminate per la casa; pericoli che, al minimo colpo, sapranno metterci al tappeto, costringendoci così a ricominciare tutto dall’inizio, vista l’assenza di un qualsiasi sistema di salvataggio. In un modo per certi versi simile alla videocassetta Incubo,
anche questa Ethan Must Die risulta essere una modalità che va perfettamente ad integrarsi con tutta la produzione dell’ultimo lavoro targato Capcom, aggiungendo ore di gioco non collegate ad alcun comparto narrativo e, quindi, estremamente fruibile una volta terminata l’avventura principale.
Verdetto
Si
Ethan Must Die deve essere vietato in Vaticano
Commento
Pro e Contro
✓ Modalità Incubo ben gestita e divertente
✓ La Stanza vi appassionerà
✓ Ethan Must Die è una vera sfida
x Ethan Must Die poteva essere inserito nel titolo base
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