Ralph Spaccatutto, 2012, Q*bert e i suoi più tipici nemici fanno una comparsa in questo lungometraggio della Disney nella “Game Central Station”, il luogo dove tutti i giochi si incontrano. Non sembrano passarsela bene, il loro cabinato è stato rimosso, e senza gioco a cui tornare rimangono a chiedere l’elemosina di fianco agli accessi di altri titoli, sperando perchè no, di fare un cameo. Questa breve ma significativa comparsata ha però riportato alla memoria di molte persone quel caratteristico personaggio della loro infanzia, e le richieste di riproporre il titolo da parte dei nostalgici non sono rimaste affatto inascoltate…
MA CHI ERA Q*BERT ?
Q*BERT è un cabinato del 1982 prodotto dalla Gottileb, una famosissima ditta americana che produceva flipper già dagli anni ’30. Dopo il periodo d’oro degli anni ’70, la ditta per svariati motivi (
tra cui ovviamente anche quelli economici) si spostò verso la produzione di videogiochi, tra cui il peculiare cabinato di Q*bert, lo è per diversi motivi, tra i più evidenti non solo la disposizione diagonale della levetta di controllo, ma sopratutto la totale assenza di bottoni. Giocando poi il gioco si poteva notare come il gioco possedesse un primitivo simultore vocale, in modo da dare ai diversi personaggi diverse voci composte da suoni vocali privi di senso, se poi si fosse caduti fuori dal campo di gioco verso il vuoto, una molla faceva scattare un perno verso il muro del cabinato, producendo un suono sordo per simboleggiare la fine della caduta (
un espediente tipico nei flipper di allora per simboleggiare di aver vinto un’altra partita)
IL RITORNO DELL’ORIGINALE
Ad ormai 32 anni dall’uscita dell’originale,
Q*bert: Rebooted ci ripresenta questa simpatica palla arancione dal naso tubolare in due versioni:
Nella versione classica ritroveremo esattamente il gioco originale, con le sue piramidi composte da quadrati, su cui dovremmo saltellare per cambiare il colore di tutti i blocchi, prima di passare allo stage successivo, ed ogni 4 stage, passare al livello seguente, che solitamente significava l’inserimento di una nuova meccanica, come il dover passare più di una volta su ogni blocco prima di ottenere il colore giusto. La modernizzazione risiede prettamente nella possibilità di usare il mouse per guidare il protagonista e la possibilità di mappare i pulsanti e di utilizzare dei controller moderni.
COME TI RIMODERNO IL Q*BERT
Una semplice versione classica, con della mera grafica aggiornata, non sarebbe servita a questo gioco, che fà dell’effetto nostalgia il suo punto di forza, per questo i programmatori di
Sideline Amusements hanno optato per un Reboot al posto di un remake, con lo scopo principale di rimodernare lo stile di gioco adattandolo ai tempi moderni.
Innanzitutto il gioco presenta i vari livelli in un menù di scelta, invece di una progressione senza sosta, e da subito mostra al giocatore che per ogni livello (
composto adesso da 3 stage) si possono ottenere 3 stelle, la prima semplicemente concludendolo, la seconda finendolo nel tempo massimo e la terza ottenendo un certo numero di punti. Dopodichè una volta selezionato il livello si nota immediatamente un fondamentale cambiamento, i “cubi” che formano le varie mappe non sono più dei veri cubi, ma sono composti da 6 facce, e permettono oltre che a muoversi nelle solite 4 diagonali, anche di muoversi direttamente in alto o in basso. Non è fortunatamente cambiato il concetto di cambiare il colore a tutte le caselle delle nuove mappe, che si presentano nettamente più varie dell’originale, ma sono state introdotte delle “gemme”, che non servono solamente ad aumentare il punteggio, ma permettono di sbloccare nuove skin per il personaggio principale, in modo da variare un pò il gioco.
Verdetto
6 / 10
Q*BERT, PERCHE SEI TU Q*BERT ?
Commento
Pro e Contro
✓ Altissimo valore nostalgico
✓ Grafica molto colorata piacevole
x Sente il peso degli anni
x Controlli imprecisi
#LiveTheRebellion