Dopo la parentesi dedicata agli avventurieri di
Etrian Odissey, la serie di
Pokémon Mystery Dungeon è pronta a tornare su
Nintendo 3DS dal prossimo
19 Febbraio. Sarà riuscita
Spike Chunsoft a schiarirsi le idee ed ascoltare tutte le critiche ricevute con
I Portali sull’Infinito? Scopritelo con noi nella recensione di
Pokémon Super Mystery Dungeon.
Vita da Pokémon
Fra le novità troviamo la presenza di tutti e 720 i Pokémon
Come nei primi capitoli della serie ad inizio avventura verremo sottoposti ad alcune domande che serviranno a delineare il nostro profilo e quello della nostra compagna d’avventure. Rispondendo sinceramente al questionario otterremo come risultato i Pokémon che potremo utilizzare (
e nel caso modificare scegliendo liberamente fra tutti gli starter dei capitoli principali, più Riolu e Pikachu).
Dopo esserci risvegliati nuovamente nei panni di un Pokémon, privi dei nostri ricordi e del corpo umano, verremo soccorsi da
Nuzleaf che ci salverà da un attacco improvviso di alcuni
Beheeyem. Confusi da questa situazione concitata finiremo nel placito villaggio di
Borgo Quieto, dove la vita dei Pokémon scorre tranquilla e in armonia. Qua verremo accolti dagli abitanti dove ci offriranno ospitalità e l’aiuto necessario, in particolar modo da quello che diventerà il nostro compagno. A Borgo Quieto ci troveremo quindi a frequentare la scuola dei Pokémon e ad imparare le fondamenta dell’esplorazione dei Dungeon Misteriosi. Queste prime fasi di gioco serviranno ad introdurre a grandi linee tutte le meccaniche del gioco, comprese le diverse novità che troveremo in questo capitolo, e avranno un impatto su tutto l’aspetto narrativo, che ci metterà diverse ore prima di ingranare e farsi apprezzare. Sarà con l’abbandono di Borgo Quieto da parte dei due protagonisti, e la volontà di entrare nel
Gruppo Investigativo Pokémon (
GIP), un team d’elite dedito all’esplorazione e alla risoluzione di problemi, che il gioco entrerà nel vivo dell’azione: a
Brusilia, sede del GIP, verremo a conoscenza di una minaccia incombente che sta colpendo i Pokémon, mutandoli in pietra. Spetterà quindi a noi, con l’aiuto del GIP scoprire il segreto che si cela dietro, cercando di scongiurare questa minaccia e perché no, le motivazioni della trasformazione in Pokémon.
Super Mystery Dungeon, oltre a prendersi i suoi tempi sul fronte della narrazione,
è un titolo incasellato su binari che segue mano nella mano il giocatore dall’inizio alla fine. Questa linearità sarà un elemento da tenere in considerazione per tutta la durata dell’avventura principale, e ogni azione, così come le missioni secondarie
verranno concesse in base allo svolgimento della trama.
Fra le varie novità che possiamo trovare in questo capitolo è sicuramente
la presenza di tutti e 720 i Pokémon, megaevoluzioni comprese. Il nostro compito di membro del GIP ci porterà ad aiutare tutti i “mostri tascabili” che necessitano di una mano, e ogni missione verrà segnata nell’Intersfera, un sistema che terrà traccia dei legami fra i vari Pokémon, permettendoci di ampliare le relazioni e i contatti, ottenendo così “manovalanza” da utilizzare nel nostro team durante le fasi esplorative.
Ogni viaggio un’avventura
Le basi del gioco mostrano i limiti e il peso del tempo
I titoli di Mystery Dungeon
si contraddistinguono per elementi comuni presenti in tutti i capitoli che delineano le caratteristiche uniche della serie. Ritroveremo quindi
la creazione casuale dei labirinti, che verranno generati automaticamente ogni qualvolta ci avventureremo in una missione, così
il sistema di combattimento basato sui nostri movimenti, ai quali ogni nostra mossa corrisponderà un’azione degli avversari. In Super Mystery Dungeon, potremo portare con noi
un massimo di 3 Pokémon (
oltre a quelli che ci accompagneranno durante alcune missioni), dei quali potremo controllare attivamente solo il leader del party. Con lui potremo attaccare i nemici o ricorrere agli oggetti di ripristino, mentre gli altri membri agiranno in maniera indipendente in base alla situazione. Dalla serie principale di Pokémon prende in prestito tutto il parco mosse, così come il rapporto elementale dei vari attacchi, dove seguendo il classico schema da “morra cinese” avrà punti di forza e debolezze in base alla tipologia dell’avversario.
Questo sistema, dopo anni
mostra ancora dei limiti, prevalentemente sulla gestione della squadra sul campo, sul posizionamento dei nostri Pokémon rispetto ai nemici, rimarcando una certa tediosità nel loro libero arbitrio rispetto alla situazione. È vero, c’è la possibilità di impartire semplici strategie tramite menù, ma si tratta di un palliativo che non riesce a creare una situazione che dia al giocatore il pieno controllo su questo sistema. Tra l’altro la presenza di alcuni picchi di difficoltà (spesso imprevisti) non aiuta in questo senso, portando a sconfitte poco piacevoli. In caso la nostra squadra venga sterminata, verremo riportati alla nostra base
privi degli oggetti raccolti e dei soldi ottenuti durante l’esplorazione. Rispetto ai Portali Sull’infinito non cambia la situazione dei controlli, che restano problematici durante gli spostamenti, in particolar modo in fase di battaglia, causando spesso
movimenti involontari e quindi perdite di turni sgraditi.
What’s New Delcatty
Attacchi in sincronia e i Litos le novità più grandi di questo nuovo capitolo
Fortunatamente però si riconosce da parte di Spike Chunsoft
una certa volontà di migliorare ed arricchire un sistema che già dal capitolo precedente faceva sentire il peso degli anni.
Ed ecco che durante gli scontri
fanno il loro debutto le mosse in sincronia, potenti attacchi di gruppo che permettono di scatenare la squadra, che circonderà il nemico e metterà in crisi l’avversario. Questi colpi speciali saranno vincolati sia al numero di
PP (
una volta terminata una mossa no potrà più essere utilizzata a patto che non si ricarichi con un Elisir) che alla Fame del Pokémon, che si consumerà sia con l’utilizzo delle mosse in sincronia sia con l’esplorazione.
A questo aggiungiamo anche l’introduzione dei
Cerchi, speciali braccialetti che potremo assegnare ai membri del party e che ospiteranno i
Litos, gemme che potremo utilizzare e trovare solamente all’interno dei dungeon (
se non raccolte entro il tempo limite si distruggeranno diventando inutilizzabili) e che se incastonate nei Cerchi infonderanno dei poteri al Pokémon di turno. Incremento dei valori di attacco e difesa, resistenza alle alterazioni di stato e perfino protezioni alle trappole presenti nei labirinti. Alcuni Litos
offriranno la possibilità al nostro Pokémon di Megaevolvere temporaneamente così da sfruttare tutti i vantaggi del caso. Questa nuova funzione rappresenta un’aggiunta sostanziosa nelle meccaniche del gioco e offre maggior personalizzazione sul fronte dei “lottatori” solitamente abbastanza abbozzata e con poco margine di modifiche.
Ai vari oggetti che si possono raccogliere sul campo si aggiungono anche i rami, nuovi strumenti che in maniera analoga alle sfere e ai semi
(anch’essi nuovamente presenti) permetteranno l’utilizzo immediato di alcune abilità, elementi a tratti indispensabili durante gli scontri più difficili. Alla stregua di attacchi magici,
sarà ad esempio possibile infliggere alterazioni di status ai nemici come paralisi o sonno, localizzare le scale del piano e così via.
In Super Mystery Dungeon fa il suo ritorno l’
Isola Pelipper vista nei primi capitoli della serie. Qua svolgerà un compito legato alle funzionalità di comunicazione di 3DS, ovvero
StreetPass e
SpotPass. Ogni qualvolta la nostra squadra verrà sconfitta in battaglia potremo mettere in stand-by l’avventura ed
accedere all’isola per assoldare un team di soccorso da inviare nel dungeon e salvare la situazione. Tramite le varie opzioni saremo in grado di condividere la nostra missione e richiedere aiuto o scaricando da internet Pokémon di altri giocatori che potranno essere assoldati ed usati momentaneamente nella squadra. Sull’isola potremo anche rivisitare i dungeon già battuti o affrontarne di esclusivi.
I love shopping
Ogni negozio ci offre un servizio indispensabile per la nostra missione
Fuori dai dungeon potremo visitare uno dei vari continenti che compongono il mondo di Super Mystery Dungeon, così da aumentare il numero di interazioni con i vari Pokémon. Potremo rivolgerci ai
Magazzini Kecleon, dove acquistare tutto il necessario per le nostre avventure o liberarci degli strumenti in eccesso, o custodire il tutto negli appositi
Salvatesori, contenitori in grado di accogliere sia gli oggetti che i soldi guadagnati, che una volta archiviati non saranno soggetti a confisca in caso di sconfitta. Fra gli altri negozi troviamo la
scuola di lotta di Hawlucha, nella quale far apprendere ai Pokémon le mosse dimenticate o cambiare le loro abilità, o ancora il
Caffè Giramondo, locale gestito da
Kangaskhan dove ottenere le ricompense delle missioni completate e il
Compro Oro di Cofagrigus nel quale scambiare i lingotti trovati durante l’esplorazione con denaro o altri oggetti. Infine fa la sua apparizione il
Cinema di Meowth, una serie di dungeon “tematici” regolati da condizioni da rispettare e un tasso di sfida sopra la media, con la possibilità di registrare le proprie sfide su DS e condividere con gli amici.
Tornando invece sul tema delle missioni secondarie, necessarie nell’ottica del completamento di tutti i Pokémon, queste vi terranno impegnati nel corso del post-game, aumentando notevolmente la durata del titolo che, affrontato normalmente con il giusto rapporto di avventura e grinding, vi vedrà arrivare ai titoli di coda nel giro di una quarantina di ore.
Una volta finito però i misteri da risolvere legati alla trama principale non si esauriranno, ma si apriranno nuove strade per approfondire ulteriormente la vicenda. Anche le sub quest affrontabili aumenteranno, portandoci a visitare tutte le regioni presenti, cosa che durante la main quest non avremo occasione di scoprire. C’è un grosso “ma” che aleggia sul titolo, ed è un problema ricorrente nel genere, e a sua volta in questa serie Pokémon: la ripetitività delle missioni. Queste non garantiranno molti stimoli, ne tantomeno grandi storie da seguire.
Ci si ritroverà quindi bloccati in un ciclo di missioni tutte uguali, dove saremo chiamati ad aiutare a recuperare un oggetto smarrito in uno dei piani del dungeon o aiutare qualcuno nell’esplorazione. Tutto questo rischia di affossare le novità introdotte ed è un peccato notare quanto poco sia stato fatto su questo fronte per migliorare una situazione che da anni ormai mostra evidenti lacune, compromettendo di fatto ogni buona volontà nel giocatore di
spingersi nell’arduo compito di “sbloccare” tutti i 720 Pokémon presenti.
Teneri e coccolosi
Colorato, ricco di dettagli e modelli 3D dei Pokèmon senza nessuna sbavatura
Nulla da dire invece per quanto riguarda l’aspetto estetico del titolo, che riconferma quanto di buono fatto con la precedente uscita. Colorato, ricco di dettagli e modelli 3D dei Pokèmon senza nessuna sbavatura, il comparto grafico si fa apprezzare
ancora di più se si decide di attivare il 3D stereoscopico della console. Più essenziale e pulita la parte dedicata all’esplorazione, dove ogni elemento di contorno è mirato solamente alla diversificazione dei dungeon. Ottimo anche l’accompagnamento musicale, che, usando un inglesismo
possiamo tranquillamente definire catchy, con una selezione di brani in linea con lo spirito dei Pokémon, alcuni dei quali sarà un piacere ascoltare durante le nostre avventure. Il gioco è completamente
adattato in italiano, ormai come da buona tradizione dei titoli Nintendo.
Verdetto
7.5 / 10
Espurr unico eroe
Commento
Pro e Contro
✓ La storia convince...
✓ Le nuove introduzioni a livello di gameplay funzionano
✓ 720 Pokémon da catturare...
x ...ma è lenta ad ingranare
x Restano i problemi di sempre su controlli e ripetitività
x ...ma sarà un'impresa dura
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