Recensione Pokémon Link: Battle!

L’universo Pokémon è composto da sempre da un’infinità di spin-off che circondano la serie principale di Game Freak e che offrono i più svariati gameplay: dai dungeon crawler di Pokémon Mystery Dungeon, fino a quelli per migliorare la capacità di scrivere con la tastiera come avventura tra i Tasti, ce ne è davvero per tutti i gusti.
Nel 2001 esordì in Europa, per Game Boy Color, Pokémon Puzzle Challenge, arcade dove bisognava allineare tre o più tasselli dello stesso colore per catturare il Pokémon a schermo, il gioco piacque e quello stesso anno uscì Pokémon Puzzle League, questa volta per Nintendo 64, basato sull’anime dei mostriciattoli, ma con lo stesso gameplay.
Nel 2006, arrivò su DS l’erede di questo Spin-off, Pokémon Link! (Pokémon Trozei! in America) con una novità fondamentale: ad essere allineati non erano più i tasselli ma direttamente gli stessi Pokémon, offrendo un nuovo gameplay basato completamente sul touch-screen, e trascinando in orizzontale e verticale intere file di mostriciattoli.
A otto anni di distanza, la serie ritorna con Pokémon Link: Battle! (da ora solo Link: Battle! n.d.Guido) solo in digitale ed esclusivamente su eShop di 3DS a 7,99€. Sarà riuscito a rinnovarsi e migliorare ulteriormente lo spin-off arcade dei mostri tascabili più famosi del mondo?

Catturali tutti, per davvero

La prima differenza con il capitolo per DS, è l’assenza in Link: Battle di una trama portante, un ritorno all’arcade duro e puro, come fu Puzzle Challenge nel 2001.
L’obiettivo finale di Pokémon Link: Battle! è catturare tutti i 718 Pokémon, per la prima volta infatti nella serie, saranno presenti tutti i mostriciattoli di Game Freak, nessuno escluso.
I Pokémon saranno divisi in tredici zone, ogni luogo, sarà diviso in livelli, in ognuno dei quali ci saranno diversi animaletti da catturare, riducendone a zero gli hp, grazie alle catene dei Pokémon su schermo.
Ovviamente non mancano Pokémon segreti (evoluzioni, forme alternative, o leggendari) da sbloccare conseguendo obiettivi specifici (tenere alte le combo, colpire in maniera super efficace, eseguire una cattura perfetta, e tanto altro) obbligando il giocatore a rigiocare più volte lo stesso livello, non solo per migliorare il punteggio, ma anche per catturare questi mostri specifici non apparsi alla prima giocata.
Grazie a tutti questi fattori, oltre alla Zona safari, i cui pokémon cambieranno ogni giorno della settimana, la longevità di Link:Battle è piuttosto elevata e non calcolabile in ore, soprattutto per un fan dei Pocket Monster.

La catena infinita

Il vero fulcro di ogni Arcade è sicuramente il gameplay, e Link: Battle! non fa differenza, rinnovando ulteriormente il sistema di gioco dei suoi predecessori.
Se nel capitolo per DS bisognava far scorrere i Pokémon in verticale e orizzontale per collegarli a gruppi di tre o più, in Link: Battle! potremo spostare a piacimento i mostriciattoli nella griglia, attivando una catena che potenzierà il primo Pokémon linkato (attaccando quello selvatico con una combo dell’elemento a cui appartiene), quando la catena avrà fine il mostriciattolo selvatico subirà danni proporzionali ad essa ( tenendo conto anche di debolezze e resistenze) e il danno stesso non sarà altro che il punteggio ottenuto.
Ovviamente il Pokémon selvatico non resterà fermo a farsi catturare, ma vi attaccherà riducendo i vostri HP ( visibili sullo schermo inferiore) e a volte anche entrando direttamente nella griglia rubando spazio prezioso alle catene, inutile dire che se gli HP del giocatore si esauriranno, il livello fallirà.
Quando si connettono una catena da quattro o più Pokèmon, ad una successiva da tre o più, si attiva il “Link Time”, evento bonus già presente anche su DS, dove basterà mettere due mostriciattoli uguali vicini per proseguire nella Combo, inoltre il campo verrà invaso da Ditto, in grado di unirsi a qualsiasi specie presente nella griglia. Se riuscirete a liberare completamente lo schermo, avrete la possibilità di ricreare un nuovo link time e concatenare ancora più colpi contro lo sventurato Pokémon Selvatico.

Ulteriore aggiunta a queste nuove meccaniche di gameplay, troviamo il Pokémon di supporto, in qualsiasi momento, tra un livello e l’altro, potremo scegliere uno dei Pokémon catturati fino a quel momento(fino ad un massimo di tre quando sbloccherete gli altri slot).
Il Pokémon di supporto si aggiungerà a quelli base presenti nella griglia, e più verrà usato, più si affezionerà al giocatore, causando sempre più danni.
Inoltre il Pokémon potrebbe possedere un’abilità secondaria che va dal curarci ( ad esempio Chansey) fino a scatenare attacchi più potenti ( ad esempio Machop) aggiungendo un ulteriore fattore strategico per le battaglie segrete e per le ultime zone dove ogni minimo errore potrebbe causare il fallimento.
Il nuovo gameplay di Link:Battle! è semplice ed assuefacente e si dimostra l’evoluzione perfetta di quello visto nel 2006, aggiungendo ulteriore strategia e velocità ed evitando il “nessuna mossa rimasta” grazie alla possibilità di poter muovere ogni Pokémon a piacimento.

Storia di un multiplayer fatto a metà

Purtroppo Link:Battle! offre solo un multiplayer locale a quattro giocatori, dove ognuno dei partecipanti è tenuto ad avere una propria copia del gioco (quindi non è supportata la modalità download), ed è completamente assente la modalità online, in questo modo diventa rarissimo poter giocare in gruppi di quattro se non ad eventi come fiere e simili.
Link:Battle sfrutta anche lo Street Pass, condividendo con le persone che incontrerete la scheda giocatore e il suo pokémon preferito: nel caso quest’ultimo non faccia ancora parte della vostra collezione, verrà aggiunto automaticamente ad essa e sarà utilizzabile come supporto da lì in poi.
Fortunatamente il titolo è lanciato ad un prezzo piuttosto contenuto e riesce comunque ad offrire ore di intrattenimento e la possibilità di migliorarsi sui molteplici schemi offerti anche con la grossa assenza della componente online.

Animazioni per tutti, più o meno

Passando al comparto grafico, Link:Battle ci propone tutti e 718 i Pokémon, forme alternative comprese (mancano solo le megaevoluzioni) in sprite “circolari” 2D, con unica eccezione i pokémon di fine livello che appariranno con sprite più grossi e leggermente animati.
Assente completamente l’effetto 3D, garantendo una fluidità tecnica costante e rendendo Link:Battle! perfetto per 2DS.
La colonna sonora invece non contiene tracce degne di nota, ma risulta orecchiabile grazie al ritmo incalzante che accompagnerà la cattura dei pokémon, purtroppo questi ultimi saranno in gran parte muti, mentre solo i boss di fine livello emetteranno il proprio verso (e neanche tutti).

Pokémon Link:Battle! è perfetto per sessioni brevi o lunghe, ed è un’ottima evoluzione per i giochi arcade dedicati ai mostriciattoli di Game Freak.

Verdetto
8 / 10
Difficilmente ve ne staccherete
Commento
Pokémon Link: Battle! è un buon arcade in grado di regalare ore di svago a tutti gli amanti dei Pokémon. Anche se avremmo preferito una modalità online o qualche extra legato a X e Y, Link:Battle! è divertente ed immediato, anche per le nuove meccaniche aggiunte rispetto al precedente capitolo: inoltre la possibilità di acchiapparli tutti, soddisfacendo obiettivi particolari, stimola la rigiocabilità del titolo e lo rende ancora più longevo. Consigliato a tutti i fan dei Pokémon che si vogliono cimentare con qualcosa di diverso per il brand.
Pro e Contro
Tutti e 718 pokémon disponibili
Evoluzione migliorata del precedente capitolo
Prezzo contenuto
Gameplay assuefacente

x Assenza del 3D
x Assenza del multiplayer online

#LiveTheRebellion