Recensione Motorsport Manager

Il mondiale di F1 è appena finito e siete già in astinenza da motori? Avete appena sentito la notizia del ritiro di Nico Rosberg e pensate che, se fosse stati voi Toto Wolff, le cose sarebbe andate in modo diverso? Sicuramente conoscerete il re dei giochi manageriali sportivi, Football Manager (da poco giunto all’edizione 2017), e, come molti di voi sapranno, di gestionali a tema motoristico se ne sono perse le tracce da un po’. Ma quest’anno, grazie alla collaborazione tra SEGA e Christian West, qualcosa si è mosso, portando uno dei giochi gestionali più apprezzati su Mobile anche tra le stringhe di codice dei nostri computer.

Per chi non lo conoscesse, Motorsport Manager è un titolo manageriale a tema automobilistico sbarcato sui dispositivi mobile nel corso del 2014. Le dinamiche di gioco erano parecchio semplici ed intuitive, il tutto condito con una grafica flat – cosa che tanto piace adesso – che dava la possibilità ai giocatori di passare ore e ore sul proprio telefono per decidere la strategia migliore per portare il proprio pilota alla vittoria del campionato (dal piccolo campionato di provincia fino al più prestigioso campionato mondiale). Saranno riusciti gli sviluppatori a render giustizia a Motorsport Manager creando un gioco godibile e fruibile sui vostri PC?

Motorsport Manager è disponibile dal 9 novembre 2016 tramite Steam per PC, Mac e SteamOS + Linux.

Versione provata: PC.

Pronto Bernie? Avrei una proposta
Come è prevedibile, le differenze tra versione Mobile e Versione PC sono macroscopiche: si passa da un sistema di gioco veloce e tipico da casual gamer ad una gestione ragionata e minuziosa della squadra, cosa dovuta anche al fatto che la versione originale del titolo aveva poche opzioni (ma estremamente ben fatte), mentre la versione PC è decisamente più ampia, grazie anche alla maggior libertà che possono dare le caratteristiche di un computer rispetto ad un telefono. E questo si traduce in una grafica che passa dall’aspetto flat ad un’ambientazione 3D molto realistica, ma che comunque dà l’impressione di essere quasi un diorama animato in una pista polistil.

Ma parliamo del gioco vero e proprio: avrete la possibilità di agire nei più piccoli dettagli della gestione della scuderia, dal lavoro sulle auto fino al miglioramento dei piloti, senza però tralasciare il miglioramento della scuderia vera e propria. Ogni aspetto sarà ben suddiviso grazie ad un menù intuitivo e ad una libertà di azione su tutta la gestione che vi coinvolgerà al massimo, fino a decidere quali componenti dare a quale pilota per puntare in maniera implicita su di lui (cosa che non era presente nella versione mobile, visto che al massimo si poteva scegliere che tipo di impostazioni dare per la auto di corsa in corsa, ma in maniera piuttosto superficiale). Un altro punto che segna l’allontanamento dalla versione originale è senza dubbio il board di valutazione personale, che dovrete controllare in maniera assidua per esser sempre sicuri di avere ancora un posto di lavoro stabile e ben definito nella scuderia stessa.

 

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Per quanto riguarda le modalità di gioco, nulla è cambiato rispetto alla nostra anteprima di qualche mese fa: il giocatore potrà affrontare il Weekend di gara, dove potrà scegliere il team e il circuito su cui correre, le sfide e la carriera vera e propria, dove dovrete creare il vostro personaggio, decidere la sua scuderia e scegliere il campionato in cui partecipare (dal piccolo campionato di provincia al mondiale che tutti bramano). Importanza rilevante ha la scelta della squadra per cui correre: in questo caso avrete la possibilità di decidere se fare una scelta facile (una scuderia con una bassa ambizione e, quindi, un ambiente più semplice in cui lavorare) o mettervi in gioco con più decisione, magari scegliendo una scuderia che punta al titolo e quindi con molta pressione addosso.

A quel punto entrerete nel pannello principale del gioco, che vi permetterà di tenere d’occhio tutti i vari aspetti che potrete controllare (come dicevamo sopra): potrete consultare la classifica del campionato, dare un’occhiata ai messaggi e verificare cosa pensa di voi il presidente della scuderia, in base all’obiettivo da raggiungere nel campionato e al livello di pressione sulla squadra. Il tutto si traduce in un incredibile lavoro che ha portato Motorsport Manager a rasentare quasi la realtà, almeno limitatamente a quanto noi, non addetti ai lavori, conosciamo: avrete la possibilità di controllare gli upgrade dei componenti (naturalmente tutto ha un prezzo, quindi sappiate gestire nella maniera corretta le risorse), le strutture del team, la gestione dei giovani piloti e degli scouter, la ricerca degli sponsor, la valutazione dei propri piloti e i loro contratti e il lavoro da svolgere sull’auto dell’anno successivo; inoltre si trascina dalla versione mobile un’interessante gestione dei rapporti con team, fans e piloti: i cosiddetti Dilemmi, che influiranno sul morale delle persone coinvolte o sul rapporto che hanno nei tuoi confronti. Infine è stato introdotto il sistema di rapporto con i media che, grazie a delle interviste, agiranno anch’essi sul morale dei piloti e sul rapporto con la presidenza. Ultima nota positiva è la possibilità, tramite votazione, di poter cambiare le regole dei vari campionati tramite dei board convocati di tanto in tanto, un po’ come succede nella realtà.

 

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Più leggero è più bello
Dopo aver provato il gioco qualche mese fa e averlo fatto girare con discreta leggerezza su un MacBook Air del 2011, rimanemmo un attimo spiazzati quando, tramite comunicato stampa, SEGA aveva dichiarato quali sarebbero stati i requisiti di sistema di Motorsport Manager alla sua uscita. Si escludeva la possibilità di funzionamento su quei computer con grafica integrata Intel (per intenderci, la maggior parte dei portatili). Fortunatamente, le cose sono cambiate:

REQUISITI DI SISTEMA

Windows:
MINIMI:
  • Sistema operativo: Microsoft Windows 7/8/10 (64-bit).
  • Processore: Intel Core i5-650 @ 3.20GHz, or AMD FX-7500 APU, 2.1Ghz.
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Scheda video: nVIDIA GeForce GT 440, 1GB or AMD Radeon HD 5670, 1GB or Intel HD 5000 series.
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 16 GB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:

  • Sistema operativo: Microsoft Windows 7/8/10 (64-bit)
  • Processore: Intel Core i5-3470, 3.20GHz or AMD FX-6300, 3.5Ghz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: nVIDIA GeForce GTX 660, 2 GB or AMD Radeon HD 7870, 2GB or Intel HD 500 series.
  • DirectX: Versione 11
  • Memoria: 16 GB di spazio disponibile
MacOS X:
MINIMI:

  • Sistema operativo: Mac OSX 10.10
  • Processore: Intel Core i5, 2.7 GHz i5 (2500S) [6 MB on-chip L3 cache]
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Scheda video: AMD Radeon HD 6770M [512 MB GDDR5 SDRAM]
  • Memoria: 16 GB di spazio disponibile
CONSIGLIATI:

  • Sistema operativo: Mac OSX 10.10
  • Processore: Intel Core i5, 3.2 GHz (i5-3470) [6 MB on-chip L3 cache]
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Scheda video: Nvidia GeForce GTX 660M [512 MB GDDR5 SDRAM]
  • Memoria: 16 GB di spazio disponibile
SteamOS + Linux:

MINIMI:

  • Sistema operativo: Ubuntu 14.04+, SteamOS
  • Processore: Processor: Intel Core i5-650, 3.20GHz or AMD FX-7500 APU, 2.1Ghz
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Scheda video: nVIDIA GeForce GTX 440, 1 GB or AMD Radeon HD 5670, 1 GB ot Intel HD 5000 Series
  • Memoria: 16 GB di spazio disponibile
 

 

Come potete vedere, i requisiti di sistema includono ora anche quel tipo di schede grafiche integrate, e abbiamo colto l’occasione per provarlo su un portatile con grafica integrata intel HD520, scoprendo che si riusciva a far girare il gioco a dettagli medi con 30fps costanti durante i gran premi. Ora, dunque, il gioco è praticamente alla portata di tutti quelli che hanno un portatile o un 2 in 1, anche di non recentissima costruzione.

 

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La licenza non è tutto
Dopo un primo approccio nella beta che abbiamo potuto provare a settembre, in cui oltre a rimanere sorpresi dal titolo ci domandavamo il perché della mancanza delle licenze, ora possiamo con certezza affermare che tale assenza non è affatto un problema (anche perché se no non potrete mai far vincere ad Amelie Dembelè il mondiale, vista l’assenza di donne pilota nei campionati più prestigiosi se non nel continente americano): il gioco è ben altro. Certo, poter essere al comando del team di cui si è fan sarebbe stato un plus per molti di quei giocatori abituati a Football Manager (2500 licenze ufficiali, in quel caso, son più che gradite), ma, trattandosi di un primo esperimento nel genere da parte di SEGA, possiamo dire che è stato passato a pieni voti grazie alla loro volontà di credere nel progetto originale, mettendo tutta la loro esperienza nel progetto. Il titolo, poi, come quasi tutti i manageriali, avrà una longevità quasi illimitata, coinvolgendovi in ore e ore di tattiche e strategie per rendere il vostro team il migliore al mondo.

Verdetto
9 / 10
Push Hard
Commento
Ricordandoci dove tutto è cominciato e dov'è arrivato adesso il titolo, non possiamo che fare un plauso a SEGA e a Christian West per esser riusciti dove altri avevano fallito miseramente. Hanno creato il manageriale a tema automobilistico che mancava da troppo, un'assenza che ormai ci aveva fatto credere che sarebbe stato impossibile raggiungere certi livelli su questo tipo di giochi. Motorsport Manager, in sostanza, ci ha stupiti; certo, ci fossero state le licenze ufficiali sarebbe potuto esser ancor più appetibile, visto anche il prezzo non proprio a buon mercato; l'unica mancanza che si può imputare al titolo, tuttavia (oltre al già citato problema di licenze), è l'assenza di un editor auto, poiché non sempre le livree sono piacevoli e la possibilità di modificarle sarebbe stata gradita.
Pro e Contro
Ottima simulazione carriera
Approfondita gestione del team
Ampio spazio di manovra
Ottima grafica
Longevità eccellente

x Mancanza di Licenze ufficiali
x Rallentamenti occasionali su macchine non nuovissime
x Mancanza di un editor dell'auto
x Poteva costare meno

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