In seguito alla pubblicazione su
Steam dei capitoli principali della serie di
Hyperdimension Neptunia e dopo aver assistito ad alcuni degli spin-off dell’ormai celebre saga, Idea Factory International ha ultimato nei mesi precedenti il porting di
Megadimension Neptunia VII. Il titolo è stato originariamente rilasciato su PlayStation 4 come un vero e proprio sequel di
Hyperdimension Neptunia Re;Birth 3, rappresentando ai tempi il passaggio tra una generazione e l’altra per le nostre eroine.
Questione di multiversi
Come già accennato in precedenza, Megadimension Neptunia VII riparte dalle vicende che si sono interrotte in Hyperdimension Neptunia Re;Birth 3. Neptune e Nepgear nelle primissime fasi di gioco troveranno una console distrutta e abbandonata che le trasporterà in un nuovo universo. Qui si troverà una Planeptune devastata e abbandonata, con la sola presenza di Uzume, l’unica CPU rimasta. La trama è suddivisa in varie sezioni narrative che servono a marcare ulteriormente la presenza dei multiversi. In particolare, ci ritroveremo davanti a tre grandi arc narrativi, uno per dimensione di interesse (la
Zero Dimension, la
Hyperdimension e la
Heart Dimension), in cui si alternerà il controllo di personaggi differenti. Il tutto si svolge come di consueto tra continui siparietti, rotture della quarta parete e l’indefinibile quantità di fan service che ha abituato il pubblico della produzione di
Idea Factory International.
Più difficile, più grinding
Uno degli elementi che accomuna la produzione di Hyperdimension Neptunia è la necessità di lente ed estenuanti sessioni di grinding/farming.
In Megadimension Neptunia VII questo aspetto è ancora più accentuato, complice una
maggiore difficoltà che permea l’intero universo di gioco. In precedenza, infatti, era sufficiente uscire dal labirinto di turno o salire di livello per ripristinare le proprie risorse energetiche, mentre questa volta sarà necessario tornare in città o affidarsi ai limitati oggetti di recupero. Se si considera anche la maggiore aggressività dei nemici presenti, il cambiamento finisce col rendere indispensabile il porre una maggiore attenzione sui propri oggetti, obbligando il giocatore a sessioni di grinding più lunghe e corredate da numerosi salvataggi. Anche la raccolta dei materiali è più difficoltosa in linea di massima, sebbene ci venga in aiuto una nuova funzione descritta meglio in seguito.
In generale, però,
sembra esserci un eccessivo sbilanciamento nella curva di difficoltà del gioco, con sezioni ai limiti dell’impossibile nonostante il grinding estremo e altre talmente semplici da poter essere completate pur restando a livelli apparentemente inadeguati.
Non il solito more of the same
Megadimension Neptunia VII si differenzia dai precedenti capitoli anche per ulteriori modifiche alle meccaniche di gioco che, pur non snaturando in alcun modo l’essenza della saga,
riescono a portare finalmente una ventata di novità. Le combo delle nostre eroine saranno regolamentate questa volta dall’arma equipaggiata, che concederà un numero più o meno alto di slot disponibili per ciascuna tipologia di attacco. La barra EX si riempirà più velocemente di prima, dando la possibilità di sferrare potenti attacchi, ma non la si potrà più conservare per il boss di turno, in quanto si azzererà ad ogni combattimento ultimato. A tutto questo si aggiunge una nuova ed ulteriore trasformazione per le nostre dee, denominata
Next Form, che va a potenziare ulteriormente le CPU di Gamindustri.
Scompare anche lo Stella’s Dungeon, sostituito da un
sistema di Scout che forniranno diverse nuove funzioni. Sarà infatti possibile inviare abitanti della popolazione di Gamindustri (tra quelli scoperti/ottenuti) nei vari dungeon disponibili. Ognuno di loro garantirà alcuni bonus/malus, come la modifica dei nemici presenti o un supplemento all’esperienza ottenuta, con un sistema che tanto ricorda quanto visto già in
Fairy Fencer F. Ad intervalli di tempo regolari, gli Scout potranno essere richiamati a casa, portando con sé oggetti, denaro di gioco, informazioni utili al ritrovo dei tesori nascosti e/o nuovi Scout da poter utilizzare.
Waifu a tutto schermo
Il salto generazionale che ci fu ai tempi tra i capitoli su PlayStation Vita e Megadimension Neptunia VII su PlayStation 4 è evidente anche nella versione Steam del gioco. I modelli poligonali sono più dettagliati, così come la palette cromatica che ora è più varia e più “naturale”. Le animazioni restano però su livelli più o meno analoghi alle vecchie produzioni, con una qualità che era ed è tuttora ampiamente discutibile.
I requisiti di sistema presenti su Steam potrebbero spaventare o far desistere dall’acquisto quegli utenti con un hardware non proprio moderno e/o all’avanguardia. Tuttavia, nonostante la presenza di una nVidia GeForce GTX 960 nei requisiti consigliati, basta molto meno per riuscire ad eseguire Megadimension Neptunia VII con un framerate costante di 60fps. Infatti, nella nostra configurazione era presente una nVidia GeForce GTX 580, non overclockata, con una richiesta di risorse sempre nella media e che mai si avvicinava al 100%.
MINIMI:
- Sistema operativo: Windows 7
- Processore: Intel i5 2.3 GHz o comparabile
- Memoria: 6 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 650 o comparabile
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 17 GB di spazio disponibile
- Scheda audio: Compatibile con Windows
- Note aggiuntive: Shader v5 o più recente
CONSIGLIATI:
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: Intel i5 3.3 GHz o comparabile
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 960 o comparabile
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 17 GB di spazio disponibile
- Scheda audio: Compatibile con Windows
- Note aggiuntive: Shader v5 o più recente
La colonna sonora resta su alti livelli, invece, con la presenza di un doppiaggio disponibile in lingua sia inglese sia giapponese, scelta sicuramente preferibile grazie alla migliore accuratezza delle voci che meglio si adattano alle nostre ormai amate eroine.
Verdetto
8 / 10
Un multiverso di waifu anche su Steam
Commento
Pro e Contro
✓ Trama più complessa
✓ Meccaniche di gioco rinnovate
✓ Difficoltà maggiore
✓ Miglioramenti grafici evidenti...
x ...ma non sufficienti
x Difficoltà mal calibrata
x Grinding necessario
x Solito fan service
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