Ottobre è iniziato con ben due titoli dedicati all’idraulico di casa Nintendo, da un lato
Paper Mario: Color Splash, quinto capitolo della serie cartacea di
Intelligent Systems, dall’altro il ritorno delle feste più rumorose di sempre su 3DS, con Mario Party: Star Rush. Dopo il deludente Island Tour, sarà riuscito questo nuovo Mario Party a stupirci?
Pioggia di Stelle
Mario Party: Star Rush si compone di
otto diverse modalità, sbloccabili man mano che si raccolgono Punti Party giocando da soli o con gli amici, ma la protagonista in assoluto è sicuramente
Lotta dei Toad. Ogni giocatore impersonerà uno dei quattro funghetti e potrà muoversi liberamente sul tabellone, accumulando monete per poi recarsi di fronte al boss di turno per conquistare un’agognata stella. Ogni tanto sul tabellone appariranno gli altri eroi del regno dei funghi, che potranno essere arruolati e utilizzati non solo per fare più punti durante i minigiochi, ma anche per trasformare in monete eventuali ostacoli presenti sul tabellone. Ad esempio Peach e Daisy faranno sbocciare fiori, Donkey Kong romperà gli iconici barili, e Yoshi si ingozzerà di frutta, inoltre ogni personaggio ha un dado caratteristico che potrebbe aiutare il giocatore a raggiungere più facilmente un determinato obiettivo. Ogni partner è cedibile e rubabile in caso di minigiochi dedicati o più semplicemente finendo sulla stessa casella dell’avversario. Come già anticipato, lo scopo di Lotta dei Toad è collezionare più stelle possibili, sconfiggendo in serie i Boss presentati dal tabellone in minigiochi specifici tutti particolarmente (
e stranamente) ispirati e divertenti. Ogni schema offre la propria ambientazione trasformando le partite in gruppo in vere e proprie feste. Una volta sbloccate tutte le altre modalità e visti tutti i tabelloni,
Lotta dei Toad è quella più riuscita e entusiasmante.
Tra monete e palloncini
Mario Party: Star Rush offre modalità adatte a tutti i tipi di giocatori: coloro che vogliono cimentarsi con una sfida crescente potranno affrontare
Monetathlon la cui azione si svolge su entrambi gli schermi di 3DS. In quello inferiore i personaggi si daranno battaglia avanzando sulle caselle in corrispondenza a quante monete saranno collezionate nello schermo superiore in brevi minigiochi che aumenteranno pian piano il proprio livello di difficoltà; oltre ad essere necessarie per avanzare sul tabellone, le monete riempiranno un indicatore oggetto che potrà essere utilizzato per bloccare i movimenti degli avversari o per raddoppiare il proprio punteggio. In solitaria lo scopo di Monetathlon è completare dieci tabelloni di seguito, andando ad affrontare via via personaggi più forti ed incattiviti.
Corsa ai palloncini invece fa il verso a Lotta dei Toad, permettendo ad ogni giocatore di scegliere il proprio eroe del Regno dei Funghi preferito, e gettandolo in una caccia alle monete tra un minigioco letale e l’altro. È sicuramente la modalità più simile ai vecchi Mario Party, se non fosse per l’assenza dei turni (
di cui parleremo tra poco).
Per tutti i giocatori che invece vogliono fare partite veloci, Mario Party: Star Rush ha altre quattro modalità più brevi e facilmente completabili in una manciata di minuti:
Avanti e Indietro consiste nel portare tre pedine da un lato all’altro del tabellone, semplicemente lanciando dadi e stando attenti alle caselle su cui si finisce;
Tipi da Concerto propone alcuni dei brani più famosi del Regno dei Funghi in un minigioco musicale da eseguire sul touch screen;
Blocchi Boo mette alla prova il giocatore con delle file di blocchi da eliminare facendo corrispondere la giusta sequenza di numeri ed infine
Fulmina Torre consiste nel arrivare in cima senza venire elettrizzati dagli Amperini nascosti. Ovviamente queste quattro modalità completano solamente l’offerta totale di Mario Party: Star Rush, e rappresentano un mero contorno alle tre principali, un’extra piacevole per perdere qualche minuto tra una partita sul tabellone e l’altra.
Non sarebbe Mario Party se non ci fossero i Minigiochi, qui presenti sì in numero ridotto rispetto agli altri capitoli, ma più differenziati, per non risultare un mero
More of the Same, come accaduto su Island Tour. Poco più di cinquanta sfide che variano tra la pressione dei tasti, i giochi di memoria, le sfide ai boss di cui abbiamo parlato poco più sopra, affrontabili con altri tre giocatori o con la CPU. La varietà dei minigiochi riesce solo in parte a colmare il numero esiguo degli stessi, causando un senso di ripetitività dopo qualche tabellone consecutivo.
Addio turni e grazie di tutto
La novità più grossa portata nella serie di Mario Party da Star Rush è sicuramente l’abolizione dei turni, rendendo il tutto più veloce e immediato. I giocatori tireranno i dadi nello stesso momento, andando a snellire di molto il tempo di gioco con partite decisamente più appaganti e divertenti.
Non bisognerà più aspettare che la CPU si decida a muovere o nelle partite di gruppo non ci saranno più i momenti morti che lasciavano un giocatore all’ultimo posto vittima dei movimenti dei propri avversari. Data l’assenza di un vero e proprio percorso sul tabellone ne beneficerà anche la libertà di ogni singolo concorrente, che ha potere decisionale completo sulle proprie azioni. Uno svecchiamento che dopo quasi vent’anni era necessario per migliorare l’appeal della serie.
Spazio anche agli
amiibo della
Super Mario Collection, compatibili col titolo e che garantiranno al proprio possessore alcuni vantaggi diversi a seconda della modalità scelta: in Lotta dei Toad si uniranno alla squadra e non saranno cedibili, in Monetathlon daranno accesso ad un oggetto in più da usare sui propri avversari, in Corsa ai Palloncini e Avanti e Indietro regaleranno un doppio dado, in Tipi da concerto sbloccheranno brani extra e così via. Un’extra che può solo fare piacere ai collezionisti degli amiibo, grazie anche alla qualità elevata e alla particolarità (
Boo brilla al buio) delle ultime uscite.
Ospite d’eccezione
Come Island Tour, anche Mario Party: Star Rush supporta la modalità download con una sola modalità di gioco ma, ancora meglio, Star Rush dispone di una applicazione particolare, scaricabile gratuitamente dall’eshop e chiamata Party Guest che è a tutti gli effetti la modalità single player di questo nuovo capitolo. Party Guest salva tutti i progressi party e i personaggi sbloccati così da poter trasferire il tutto in una copia di gioco, qualora la si comprasse in futuro. Ovviamente per godere a pieno del titolo bisognerà possedere almeno una copia di gioco tra gli amici con cui competerete, andando a tagliare per l’ennesima volta la componente online anche da questo capitolo della serie.
Tecnicamente il titolo è molto simile a quanto già visto in Island Tour, con modelli poligonali curati e come da tradizione, colori sgargianti. Mario Party: Star Rush inciampa spesso in caricamenti invasivi, che risultano il più delle volte lenti e rischiano di spezzare il ritmo incalzante dei tabelloni. Sotto il comparto sonoro nulla da segnalare, con main theme e brani orecchiabili e capaci di accompagnare le partite piacevolmente. Mario Party: Star Rush è completamente tradotto in italiano, rendendo questo nuovo capitolo per 3DS nuovamente adatto ad un pubblico di tutte le età.
Verdetto
7.5 / 10
Mario Parti e questa volta torna
Commento
Pro e Contro
✓ Tanti contenuti e modalità
✓ Gameplay svecchiato e velocizzato
✓ Modalità download
✓ Lotta dei Toad indovinata
x Qualche caricamento eccessivo
x Non adatto ai giocatori solitari
x Assenza modalità online
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