Recensione Mario Golf: World Tour

Ormai l’alchimia che si è creata fra Camelot e Nintendo è un legame quasi indissolubile e costellato di ottimi titoli, sportivi e non. L’esperienza accumulata negli anni poi in ambito golfistico le ha permesso di essere riscuotere numerosi consensi di critica e pubblico, sdoganando su console un genere solitamente poco digeribile ai più. Poco meno di due settimane fa sulle nostre pagine abbiamo avuto un assaggio del nuovo Mario Golf: World Tour. Oggi è arrivato il momento di tirare le somme e scoprire se Camelot è riuscita nuovamente a centrare la buca.

La palla è dentro…il parcheggio

Se bisogna riconoscere dei meriti a Camelot (come se ce ne fosse realmente bisogno) dovremmo parlare della sua abilità nell’aver reso uno sport complesso ed articolato come il golf d’interesse verso il grande pubblico. Meccaniche semplici ed immediate, l’ottimo bilanciamento fra simulazione e titolo arcade e l’immancabile carisma dei personaggi Nintendo erano, e sono tutt’oggi, gli elementi chiave di un titolo di successo in grado di fare breccia anche nel giocatore più restio e poco propenso a certe esperienze. Senza dimenticare quel tocco da party game, con sfide e minigiochi studiati per divertirsi con gli amici e provare qualcosa decisamente diverso dal solito. In Mario Golf: Wolrd Tour ritroviamo tutto questo e molto altro, segno di una Camelot che ha raccolto le critiche ricevute con Mario Tennis Open, che peccava proprio sull’aspetto sociale del gioco e sulla quantità di contenuti limitata e non proprio convincente.
Ma procediamo con ordine. Una volta avviato Mario Golf: World Tour potremo decidere di buttarci immediatamente nel vivo dell’azione grazie alla modalità Mario Golf, che raccoglie al suo interno partite veloci, il multiplayer e le numerose sfide di contorno o scegliere per il nuovo Club Castello, l’erede della modalità RPG degli episodi portatili e che qua permetterà di sviluppare e personalizzare il proprio personaggio, affinando le tecniche golfistiche e partecipando ai numerosi tornei offerti dal gioco. Il primo passo da muovere all’interno del gioco è proprio quello di affrontare il Club Castello, vero e proprio cuore pulsante del titolo e punto di partenza per tutti gli aspiranti golfisti o per i giocatori di vecchia data che necessitano di rispolverare il proprio stile di gioco. Il Club Castello ospita al suo interno una corposa sezione tutorial, i campi d’allenamento nei quali è possibile mettere alla prova le proprie abilità, imparare le regole base del golf e tutti i segreti per diventare un buon golfista ed affrontare i maniera preparata ogni percorso. Una volta completata questa parte introduttiva bisognerà testare quanto imparato, con dei giri di pratica su uno dei tre percorsi base disponibili in questa modalità o determinando l’handicap, che calcolerà la nostra abilità adeguando il livello di sfida della A.I. a quello del giocatore. Vincendo tornei e gareggiando sui vari percorsi sarà possibile guadagnare preziosissime monete da spendere all’interno dello shop del castello che, oltre ad abbellire il nostro Mii, permetterà di incrementare certe caratteristiche a discapito di altre, un po’ come avveniva nella modalità RPG di Mario Golf: World Tour, ma in maniera decisamente più snella ed intuitiva.

Ammazza che mazza

Optando invece per la partita veloce ritroveremo tutte le opzioni di gioco presenti nei precedenti capitoli della serie, e oltre a racchiudere le sfide, necessarie a sbloccare nuovi percorsi e personaggi, ci sarà spazio anche per un’inedita modalità Online (della quale parleremo più avanti) e il classico multiplayer locale.
La modalità giocatore singolo si sposa alla perfezione con la natura portatile del titolo, permettendo di personalizzare in maniera completa ogni aspetto della partita, come il numero di buche, l’utilizzo o meno di oggetti speciali o di elementi come l’intensità del vento o della traiettoria dei lanci. Anche le varie tipologie di evento si diversificano offrendo ampia scelta nel tipo di competizione da affrontare. Normali gare a colpi, che nel pieno spirito del golf vedrà aggiudicarsi la vittoria chi terminerà il percorso con il maggior numero di punti sotto il par (il numero di colpi minimo necessario per completare il percorso), gara di buche che vedrà vincere chi ne completerà di più, gare a tempo, per i giocatori più smaliziati o a punti dove ogni singolo colpo verrà valutato. A queste si aggiungono le sfide ereditate dai vecchi episodi e dove le abilità del giocatore verranno messe a dura prova nel completare alcune prove dalla difficoltà via via crescente. Armati di mazza bisognerà raccogliere la moneta (o le monete) stella presenti in ogni percorso ed andare in buca entro il par o attraversare tutti gli anelli presenti sempre tenendo conto dei colpi a nostra disposizione. In altre saremo chiamati a raccogliere 100 monete o completare una serie di buche utilizzando solamente le mazze ottenute con la slot machine, rendendo imprevedibile ogni buca che andremo ad affrontare. Più impegnative saranno le sfide 1vs1, dove sarà l’imperativo sarà battere uno dei golfisti del regno dei funghi in un serratissimo duello senza esclusione di colpi, che se completato consentirà di sbloccare la versione Star dello stesso, che gode di caratteristiche potenziate rispetto alla versione normale. Sfida dopo sfida, torneo dopo torneo si renderanno accessibili nuovi percorsi che si uniranno ai 4 disponibili ad inizio gioco per un totale di 10 percorsi. Se quelli base offrono un ottimo mix fra il livello di sfida e particolarità del tracciato, come ad esempio il percorso Spiaggia perfetto per muovere i primi passi sui campi da golf, dove Mario Golf: World Tour da il meglio di se è nei percorsi ispirati al mondo Nintendo, nei quali la genialità dei programmatori e dei grafici Camelot si è sbizzarrita creando spettacolari percorsi da affrontare in allegria, senza dimenticare l’obiettivo primario, la vittoria. Ogni buca vanterà caratteristiche uniche, come le zone d’accelerazione nel percorso dedicato alla principessa Peach, che se percorse permetteranno alla nostra palla di prolungare la sua corsa, o la Laguna del Pesce Smack, tracciato subacqueo dove la fisica della palla verrà messa a dura prova da potenti correnti devieranno la traiettoria dei nostri lanci. Ma non è tutto, ogni percorso sarà disseminato di power up che doneranno poteri speciali ai tiri così da mettere in atto vere e proprie strategie per arrivare il prima possibile sul green e completare la buca. Oggetti classici come il Fiore di Fuoco garantirà di attraversare muri di vegetazione bruciando tutto quello che si para sul nostro cammino, o il Pallottolo Bill che si sostituirà alla palla procedendo in linea retta. Questi percorsi si rivelano perfetti per il gioco in compagnia, in quanto i potenziamenti consentono di colmare qualche lacuna nei giocatori meno capaci livellando la sfida e buttando in gioco anche un pizzico di fortuna, oltre a far emergere da Mario Golf la sua stupenda vena arcade.

La potenza non è nulla senza il controllo

Come già affrontato in fase d’anteprima, Mario Golf: World Tour coniuga perfettamente lo spirito simulativo e quello arcade in un titolo che riserva grandi soddisfazioni e tanto divertimento se affrontato con il giusto spirito. Merito del suo gameplay sempre ottimamente bilanciato, frutto di anni di lavoro ed esperienza in questo campo che hanno portato ad un sistema di controllo che si trova a suo agio anche su una console portatile come Nintendo 3DS. Messi da parte gli esperimenti legati alle funzionalità tattili e dei sensori di movimento di Mario Tennis Open, Camelot ha deciso di approcciare il gioco in maniera più classica, pur sfruttando a dovere tutte le possibilità della console. A partire dallo swing, il tiro del nostro golfista, dove si potrà scegliere fra quello automatico, dove potremo regolare solamente la potenza del colpo, a quello manuale più complesso ma che al tempo stesso offre più libertà e maggior controllo sia sulla della palla che nell’effetto da imprimere alla stessa come i Topspin (la palla eseguirà accelerazione in avanti una volta sul campo) e i Backspin (qua la palla indietreggerà con effetto contrario al toospin) e basato su un sistema a tre tocchi . Lo stesso vale per il putt, il tiro da effettuare sulla zona del green (dove è posizionata la buca) dove sarà possibile scegliere fra tre tipi diversi di forza da imprimere con altrettanti risvolti sulla potenza del colpo. Durante queste fasi, sia durante lo swing che il putt, avremo pieno controllo della visuale di gioco, regolabile a nostro piacimento sia per una visione d’insieme del percorso sia per studiare con attenzione le traiettorie ed eventuali ostacoli. Ogni azione sarà eseguibile in doppia funzione classica e tramite touch screen, mentre lo schermo superiore, oltre a visualizzare il percorso e il nostro golfista, ci fornirà tutta una serie di dati di fondamentale importanza ai fini della vittoria, come la velocità e la direzione del vento, la condizione del manto erboso e le condizioni meteo. Tutti questi aspetti saranno sempre indicativi e andranno studiati con attenzione, in quanto influiranno sul colpo e sulla reazione della palla una volta che impatterà il terreno. Effettuare un lancio controvento significherà venire ostacolati dalle folate che modificheranno la parabola della palla, così come la pioggia renderà il terreno più assorbente, rallentando o frenando del tutto la corsa della sfera. Lo stesso vale per il tipo di fondale, che richiederà un approccio diverso a seconda del tipo di erba (alta o bassa che sia) o nella peggiore delle ipotesi di bunker (zone sabbiose) che obbligherà il giocatore a ricorrere a determinate mazze pur di uscirne e ritornare in corsa per la vittoria. Se il sistema di controllo permette una gestione ottimale sul tiro in ogni suo aspetto resta un’ombra per quanto riguarda le dinamiche sul green, dove spesso capita di non riuscire a concludere una buca per la poca chiarezza della griglia che appare in fase di putt e che dovrebbe (qua il condizionale è d’obbligo) fornire informazioni sulla pendenza del terreno ma che in realtà avviene con risultati abbastanza sommari e poco chiari.

L’arte della mazza

Mario Golf: World Tour si riconferma un titolo solido anche sotto l’aspetto tecnico. Non solo per la mera realizzazione che riprende quanto di buono fatto ai tempi di Toadstool Tour, ma con un titolo essenziale in termini di potenza che però guadagna punti sul lato artistico. Tutti i percorsi vantano una realizzazione impeccabile per quanto riguarda il design dei tracciati, specialmente quelli a tema Nintendo, dove i grafici Camelot si sono sbizzarriti offrendo alcuni tra i migliori tracciati della serie. Ogni percorso offre una selezione di buche varie e dalla difficoltà sempre crescente, articolati su più livelli e con percorsi alternativi, di per sé più rischiosi ma se superati in grado di far guadagnare punti preziosi per la vittoria. In questa versione portatile, anche a causa delle limitate dimensioni dello schermo pecca in più di un occasione in profondità e linea dell’orizzonte con soluzioni che spesso tendono a mascherare quello che abbiamo davanti, obbligandoci a ricorrere alle visuali alternative per studiare l’area di gioco. Colorato e fresco Mario Golf gode di ottime animazioni, alcune uniche che variano da personaggio a personaggio e che rappresentano le loro caratteristiche e mosse tipiche. Buono tutto il contorno, dai modelli dei personaggi alle ambientazioni che godono di numerosi dettagli inseriti per arricchire la visuale di gioco, merito anche di set di texture di fattura pregevole e dei numerosi effetti a video che vivacizzano ogni nostra azione. Nella media delle produzioni Nintendo il comparto sonoro, che sebbene presenti gli immancabili temi riarrangiati per l’occasione e tracce completamente nuove, accompagna il giocatore buca dopo buca senza però diventare mai troppo invasivo ne rischiando di distrarlo durante le fasi di lancio, lasciando il dovuto spazio anche al sonoro ambientale che varierà a seconda delle piste che visiteremo.

Spa-ghe-tti

In ultima analisi abbiamo lasciato il comparto multigiocatore. Purtroppo non siamo riusciti a mettere mano a questa modalità a causa dei server ancora chiusi al momento della nostra fase di test e che verranno aperti in concomitanza del lancio del gioco nei negozi e su eShop il 2 Maggio. Rispetto a Mario Tennis però possiamo intanto accennarvi che Camelot e Nintendo hanno puntato molto su questa modalità, offrendo ai giocatori la possibilità di giocare online sia con i propri amici che con la community di golfisti che aprirà a breve, con la possibilità di gareggiare in scontri diretti o prendere parte a numerosi tornei. Ovviamente il gioco supporta anche la classica modalità locale tramite wireless e permette fino ad un massimo di 4 giocatori di prendere parte alla partita. Dispiace vedere però che per giocare in locale sarà necessario che ogni partecipante possieda una copia del gioco, soluzione che poteva essere aggirata sfruttando la poco usata modalità download che permette di scaricare una parte del software sulla console dell’amico consentendogli di giocare insieme, e vista la portata del titolo sarebbe stato un valore aggiunto non da poco.

Verdetto
8 / 10
Gli occhi fissi sulla palla, le mani salde sulla mazza!
Commento
Mario Golf World Tour rappresenta un ritorno sulle scene in grande stile. Poco è cambiato rispetto al passato, ma se è vero che squadra che vince non si cambia possiamo ritenerci più che soddisfatti. In questa nuova incarnazione su Nintendo 3DS, il gioco riassume il meglio delle precedenti versioni, offrendo numerosi contenuti che spaziano dal gioco in singolo fino al multiplayer, che per la prima volta debutta con una modalità online che promette di tenere vivo il gioco per molto tempo. Forte del suo doppio approccio che permette a tutti di divertirsi e in poco tempo diventare dei maestri della mazza, Mario Golf saprà regalare numerose soddisfazioni nonostante un livello di sfida sempre più crescente che richiederà tanta pratica e dedizione per essere completato in ogni sua parte.
Pro e Contro
Gameplay versatile
Nuova modalità online
Single player corposo ed appagante

x Sul green qualche problema di gestione della palla
x Nessuna novità di rilievo nelle meccaniche

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