Dopo aver dato un primo assaggio al simulatore aeronavale di
RORTOS a bordo della
Nave Scuola Amerigo Vespucci (di cui abbiamo parlato nel corso dell’anteprima che potete leggere
qui), abbiamo avuto modo di provare con mano l’edizione completa di
Marina Militare Italian Navy Sim. Gli smartphone negli ultimi anni hanno cominciato a vantare un comparto hardware di tutto rispetto, ma pur sempre notevolmente ridotto rispetto a controparti ludiche più blasonate come le console o i PC. In rapporto all’hardware per il quale viene proposto, questo simulatore per
Android e
iOS sarà stato in grado di regalarci un’esperienza simulativa degna delle aspettative?
Versione testata: Android (Samsung Galaxy S4 GT-I9505)
Cazza la randa!
Fin dalla schermata iniziale Marina Militare Italian Navy Sim si presenta come un
simulatore senza tanti fronzoli: l’interfaccia utente fino alla selezione del livello risulta essere
minimale e funzionale nel regolare le impostazioni di gioco sia nella simulazione libera che in modalità scenario. Il gioco ci proietta subito nell’azione a bordo di navi celebri della flotta italiana o di velivoli utilizzati in missioni di ricognizione e salvataggio:
non ci sono tutorial né guide dirette. Il giocatore viene messo nelle condizioni di poter cominciare fin da subito e, di conseguenza, trovarsi forse
un po’ spaesato durante le primissime ore di gioco. Questa confusione è facilmente superabile con la pratica e, fortunatamente, sono messi a disposizione solo i comandi principali di ciascun mezzo in modo tale da non rendere eccessivamente frustrante l’esperienza su dispositivi limitati quali tablet e smartphone. A schermo sono presenti alcuni elementi utili per agevolare le manovre dei mezzi disponibili: tra le varie strumentazioni disponibili sono presenti altimetro, radar, bussola, indicatore di carburante e indicazioni relative all’altezza attuale e l’assetto (se in volo) oltre che la velocità attuale del mezzo in nodi.

AV-8B Harrier II Plus, fortunatamente in gioco i comandi sono semplificati…
In alto a destra sono disponibili alcune piccole caselle che permettono di accedere “al volo” ad alcune funzionalità del simulatore permettendo così la visualizzazione della mappa in cui la simulazione è ambientata, cambiare la telecamera e la prospettiva con cui ci rapportiamo al mezzo (si passa da una visuale esterna in “
terza persona” ad una in “
prima persona” che ci proietta all’interno della
carlinga degli aerei o alla plancia di comando della nave, con la possibilità di mostrare unicamente la strumentazione di bordo, ndr), cambiare l’ora del giorno, le condizioni meteo ed alterare la velocità della simulazione stessa in modo tale da ridurre i tempi morti durante le manovre più lente, specialmente in mare. I ragazzi di RORTOS hanno introdotto come particolarità la possibilità di giocare all’interno dei vari scenari disponibili sfruttando una storyline che fornisce un impianto narrativo costituito da
missioni che si rifanno a situazioni plausibili e ispirate alla realtà che costituisce un complemento valido alla componente simulativa, contribuendo ad incrementare la longevità complessiva del titolo così come la sua rigiocabilità.
Oh Capitano, mio Capitano!
Per quanto riguarda il comparto grafico Marina Militare Italian Navy Sim si rivela essere un prodotto estremamente valido: il team degli sviluppatori è infatti stato in grado di realizzare un
motore grafico in grado di fornire una resa ottimale su tablet di fascia alta di media e dalle dimensioni più generose, pur rimanendo godibile anche su dispositivi con schermi più piccoli e con hardware non necessariamente di ultimissima generazione. Tuttavia in quest’ultimo caso è stato possibile notare come in alcune sessioni di gioco legate al simulatore di volo si verificassero alcuni errori nella rappresentazione degli elementi di sfondo. Le ambientazioni vantano un discreto grado di realismo, dal momento che sono state realizzate a partire da vere
immagini satellitari delle aree circostanti ai porti di La Spezia, Taranto e Catania: al di la dell’aspetto propriamente ludico, il motore grafico viene sfruttato anche per mostrare nel dettaglio i mezzi di Marina Militare disponibili nel gioco come in una sorta di museo navale virtuale completo di didascalie esplicative per conoscere da vicino i mezzi che ci troveremo a controllare. Il comparto audio è ridotto all’osso, non c’è una vera e propria colonna sonora. I principali
suoni che vengono percepiti provengono dai
motori dei mezzi o dall’ambiente in cui si svolge la simulazione. L’assenza di un doppiaggio vero e proprio ha relegato la ricezione degli ordini trasmessi via radio ad alcune brevi frasi a schermo contenenti ordini ed obbiettivi missione con la radio che si limita a biascicare di tanto in tanto qualche frase in inglese.
Guarda mamma senza mani!
Non avendo a disposizione in sede di recensione o visori VR ad-hoc per il mobile, non abbiamo potuto provare nuovamente l’ebbrezza del volo in 3D in prima persona, tuttavia rimane confermata la nostra prima impressione discussa nell’anteprima. L’interazione con l’interfaccia avviene tramite la permanenza nel campo visivo dell’elemento con cui si ha intenzione di interagire e ogni movimento della testa contribuisce nel direzionare la nostra traiettoria di volo.
L’esperienza simulativa in VR si rivela essere ancora meno intuitiva della controparte dotata di controlli a schermo e sebbene sia un eccellente diversivo, oltre che un ottimo esempio di virtuosismo nell’ambito dello sviluppo software su smartphone e tablet, rimane ancora troppo acerba per poter essere considerata il vero nucleo pulsante del titolo.
Verdetto
Si
Yvan eht Nioj
Commento
Pro e Contro
✓ Simulazione efficace e coinvolgente
✓ Connessione ad internet non obbligatoria
✓ Comparto audio non opprimente
✓ VR "economica" con Google Cardboard
x Primo impatto lievemente alienante
x VR non sfruttata al 100%
x Esperienza base limitata
x Controlli scarsamente intuitivi
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