13 anni fa debuttava su
PSP un puzzle game destinato a diventare un’icona del genere. Oggi,
Lumines ritorna in un’edizione rimasterizzata per console, per far conoscere alle nuove generazioni tutta la potenza dell’estro creativo di
Tetsuya Mizuguchi. Uscito lo scorso 26 Giugno,
Lumines Remastered è disponibile nei vari store digitali ad un prezzo decisamente interessante: 14,99€.
Alzate il volume a “palla”, infilatevi le cuffie ed entrate nel mondo di Lumines.
Versione Testata: Nintendo Switch
Tetris 2000
World of Silence, creepin’ sightlessness time. Port of sadness, sleepin’ flightless mind. World of silence, blinkin’ farthest light. Rard of brightness I will get there and shinin’.
Una linea vocale storpiata dal vocoder, un beat martellante che penetra nei timpani, dritto al cervello. E una chitarra che prigioniera in loop quasi maniacale, suona come un piacevole ronzio. Così si apriva
Lumines: Puzzle Fusion, forse uno dei titoli PSP più iconici e amati di sempre. Un puzzle game nato dalla visionaria mente di Tetsuya Mizuguchi, che dopo aver dato vita a capolavori senza tempo come
Rez e
Space Channel 5, vide nella portatile
Sony lo strumento perfetto per la sua nuova opera.
Chi conosce Mizuguchi sa del suo amore carnale per la musica.
Un’amore che va ben oltre il semplice uso accessorio, ma come parte integrante di un gameplay che non può vivere senza. Il tutto grazie
alla continua ricerca e sperimentazione nel campo della sinestesia, da sempre filo conduttore dei suoi giochi. Titoli che hanno più il sapore dell’installazione artistica e che elevano i suoi videogiochi dal semplice concetto di “giochino”, ma sfociano prepotentemente nel mondo dell’arte.
Fra le produzioni di Mizuguchi, Lumines è forse quella più concreta. Quella con i piedi saldamente ancorati a terra e più aperta al grande pubblico. Anche il fatto di operare nel campo dei puzzle game lo rende facilmente digeribile. Si avvia il gioco, si preme start e si viene travolti dalla musica, dai flash delle animazioni del background, dai colori accecanti dei blocchi che cadono a tutta velocità e saturano lo schermo con il rischio di finire in game over.
E non esageriamo se ci sbilanciamo dicendo che Lumines può essere considerato il Tetris del nuovo millennio.
Con Lumines,
Mizuguchi reinventa il concetto di puzzle game prendendo come base quella di Tetris e Puyo Puyo. E lo fa con una semplicità disarmante e una freschezza quasi innaturale quanto ipnotica.
Non a caso, lo stesso Mizuguchi è al lavoro proprio su un reimagining moderno di Tetris, sviluppato per sfruttare soprattutto le potenzialità della realtà virtuale.
Sinestesia, portami via
Sullo schermo il giocatore si troverà di fronte ad una griglia, n
ella quale cadranno dall’alto dei blocchi 2×2. Formando un quadrato composto da 4 caselle dello stesso colore, al passaggio della linea temporale (
che rappresenta il beat della traccia audio), questo scomparirà lasciando spazio per nuovi blocchi.
Partendo da qua, sarà necessario far cadere i blocchi velocemente e in modo da formarne altri dello stesso colore. Le uniche azioni a nostra disposizione si concretizzano nella rotazione dei “pezzi” per poter allineare i colori uguali. Più combinazioni creeremo, più alto sarà il punteggio che ci permetterà di passare alla skin successiva fino all’agognato livello 100.
L’elemento sinestesico lo troviamo nella manipolazione dei blocchi stessi. Ogni nostra azione, ogni singola interazione, produrrà un suono che andrà a modificale la traccia musicale del livello. Una soluzione molto simile a livello concettuale a quella di Rez, qua accentuata ancora maggiormente, quasi a creare dei remix in tempo reale delle canzoni.
Non solo.
Mizuguchi propone anche diverse nuove opzioni relative alla vibrazione, che in qualche modo si avvicina al concetto della sua tuta sensoriale sviluppata per questo tipo di esperienze
.
Vi state chiedendo come funzioni il tutto? Basterà rendere attivi tutti i controller e i Joy-Con disponibili, “piazzarli” dove vorrete e una volta avviato il gioco questi inizieranno a vibrare a tempo di musica. La vibrazione è forte, rumorosa, quasi a voler far “suonare” le varie periferiche, così da
creare un’armonizzazione fra il gioco sullo schermo e l’ambiente circostante. Un esperimento decisamente riuscito, che va ad esplorare ulteriormente questo misterioso territorio chiamato sinestesia.
Gameplay Evergreen
Oggi come ieri, questa remastered di Lumines appare quasi immortale ricreando in questa versione per Nintendo Switch la stessa alchimia nata su PSP. Lumines è un titolo che riesce a strapparvi ogni singolo minuto del vostro tempo libero. E da il meglio di sé una volta inforcate le cuffie e sparato il volume al massimo per godere della sua ost.
Una selezioni di brani eclettica, schizofrenica, talmente “potente” da intontire il giocatore e confonderlo nel superamento del livello. Le tracce proporranno un bpm diverso l’una dall’altra, e il passaggio ad una nuova skin nelle prime partite sarà a tratti sfiancante e il giocatore dovrà adattarsi ai nuovi ritmi imposti. Qua suono e immagini collaborano e pur viaggiando su una semplicità stilistica che sfiora il minimalismo, sprizza stile da tutti i pori.
I colori inacidiscono, diventano talmente saturi da imprimersi nelle retine, con combinazioni di tonalità “così” selvagge da rendere difficile capire dove creare nuovi blocchi.
Lumines è pazienza e costanza.
Si può giocare semplicemente per il piacere di farlo, ma una volta arrivati all’ultima skin e ricevuta la nostra valutazione, si innescherà la voglia di ripartire alla ricerca del punteggio perfetto.
L’assenza di una classifica online è forse uno dei limiti più grossi di questa remastered. L’impossibilità di confrontare i propri risultati, anche solo con gli amici è un ostacolo all’auto miglioramento e un freno al divertimento, che diventa fine a sé stesso.
Oltre alla modalità single player, disponibile in alcune varianti di difficoltà, compresa quella “infinita”, troviamo anche altre opzioni di gioco. In particolare
Sfida a Tempo, Puzzle e Missione, che esaltano l’aspetto puzzle game di Lumines.
La prima è un time Attack nel quale eliminare nel tempo limite il maggior numero di quadrati. In Puzzle dovremo sfruttare invece le combinazioni dei blocchi dovremo ricreare le immagini richieste entro un tempo limite. E se le figure dei primi stage saranno basilari, man mano che completeremo le richieste il livello di sfida si impennerà. Lo stesso vale per la modalità Missione, nella quale verremo messi di fronte al alcuni scenari, che andranno completati rispettandone i requisiti. Anche in questo caso le cose si complicheranno accedendo alle missioni più avanzate.
Lumines propone anche una modalità per 2 giocatori. Purtroppo però, così come per la leaderboard, l’assenza di funzionalità online
è in qualche modo una lacuna che, nel 2018 andava necessariamente colmata. Tralasciando questi problemi, la modalità multigiocatore si integra alla perfezione nelle dinamiche di Lumines. Qua i 2 sfidanti condivideranno la stessa area di gioco. Man mano che i blocchi verranno eliminati, la porzione del giocatore in difficoltà si ridurrà, rendendo più difficile creare combo e rischiando il sovraffollamento dei blocchi stessi. La partita terminerà quando uno dei due giocatori terminerà lo spazio disponibile.
Verdetto
8.5 / 10
Il Tetris del nuovo millennio
Commento
Pro e Contro
✓ Gameplay fresco nonostante gli anni
✓ Colonna sonora esplosiva
✓ Minimalismo estetico di alto livello
✓ Ottimo prezzo di lancio
x Nessuna funzionalità online
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