L’Ombra di Mordor (qui potete trovare la nostra recensione) è stato uno tra i titoli più interessanti dello scorso anno, riuscendo a sorprenderci con un mix tra nuove e vecchie meccaniche, ma anche per la cura con la quale è stato realizzato ogni singolo dettaglio del gioco. Il primo DLC, intitolato Signore della Caccia, non è riuscito però a stupirci appieno a causa della mancanza di una vera e propria trama che facesse da filo conduttore alle missioni, di una longevità scadente e della totale assenza di elementi di spicco. Con l’uscita di Lucente Signore, secondo contenuto aggiuntivo per la produzione targata Monolith Interactive, siamo tornati nelle lande di Mordor per intraprendere l’avventura nei panni di Celebrimbor, impegnato nella lotta contro Sauron. Riuscirà questo DLC ad essere ai livelli qualitativi della produzione principale oppure si tratterà dell’ennesima manovra commerciale? Scopritelo nella nostra recensione.
Versione testata: PlayStation 4
La principale differenza di Lucente Signore rispetto al titolo base è il comparto narrativo. Questa volta, infatti, non interpreteremo Talion, ma andremo a ripercorrere alcuni avvenimenti chiave del passato di Celebrimbor, il fabbro elfico famoso per aver realizzato l’Anello del Potere. Bisogna ammettere, però, che la narrazione di questo DLC non solo viene limata il più possibile (come accadeva per Signore della Caccia), ma non riesce neanche a stupire a causa della mancanza di momenti particolarmente rilevanti (tranne per le sequenze finali). Il protagonista non riesce a guadagnare spessore durante l’avventura e la sua caratterizzazione viene data dalle poche frasi che proferirà tra una missione e l’altra. Un vero peccato in quanto si tratta di un personaggio che avrebbe meritato un trattamento decisamente più curato sotto ogni aspetto e che si sarebbe prestato perfettamente ad una trama complessa e/o quantomeno interessante. La longevità, inoltre, risulta anche questa volta abbastanza scadente, permettendo al giocatore di terminare l’avventura in meno di due ore.
Purtroppo Lucente Signore non riesce a stupire nemmeno sotto il lato del gameplay. Al di là della mancanza di una qualsiasi nuova ambientazione e/o avversario, questo secondo DLC ancora una volta ci impone come scopo finale quello di sconfiggere i comandanti attraverso l’uso del (sempre buono) Nemesys System. E’ stata inoltre rimossa ogni minima forma di esperienza, facendoci interpretare un personaggio con (quasi) tutte le abilità già sbloccate. Abilità che, purtroppo, non si differenziano particolarmente rispetto a quelle di Talion, ma che si limitano alla presenza dell’Unico Anello. Bisogna ammettere che questa introduzione non riesce però a stupire come dovrebbe, in quanto permette solamente, una volta caricata l’apposita barra, di rimanere invisibili per un breve periodo di tempo con la possibilità di effettuare un infinito numero di mosse finali. Tra i punti di forza di Lucente Signore c’è il notevole incremento della difficoltà di gioco, che, in numerose occasioni, ci costringerà alla fuga per non rischiare di soccombere sotto le lame dei numerosi nemici. Basteranno un paio di colpi, infatti, per metterci in ginocchio, costringendoci ad utilizzare gli orchi da noi sottomessi come carne da cannone. E’ stata aggiunta, inoltre, la possibilità di uccidere i propri orchi per recuperare la salute perduta, rendendo gli scontri leggermente più strategici e meno impulsivi rispetto al passato. Le poche missioni secondarie presenti in questo DLC non riescono comunque a cambiare le sorti di questo contenuto aggiuntivo che, a causa di una ripetitività di fondo, non riesce a spiccare particolarmente.
Ancora una volta possiamo ritenerci pienamente soddisfatti per quanto riguarda il profilo tecnico. Il titolo vanta un’ottima modellazione poligonale e ambienti curati e ricchi di atmosfera (anche se totalmente presi dalla versione base). Bisogna inoltre sottolineare come non vi sia alcun bug e/o calo di frame nemmeno durante le sezioni più concitate e con numerosi nemici e alleati a schermo. Nella media anche la colonna sonora che, senza infamia e senza lode, riesce a fare la sua parte sottolineando gli scontri con il giusto ritmo.
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