Cosa succede quando tre designers uniscono le loro menti e decidono di pubblicare un nuovo gioco sotto il nome di Tomorrow Corporation? Nasce Little Inferno, ad opera di Kyle Gray, Kyle Gabler, e Allan Blomquist, il primo è il creatore di Henry Hatsworth in the Puzzling Adventure (inedito in Italia), mentre gli altri due sono i creatori del ben più famoso World of Goo, gioco Wiiware, inizialmente esclusivo per Wii arrivato poi in seguito per PC.
Little Inferno subisce invece la sorte contraria, arriva inizialmente su Pc, per poi essere disponibile dal giorno d’uscita su Wii U, in download digitale.
VERSIONE TESTATA: Wii U
Nevica, nevica da un sacco di tempo, giorni, mesi, anni, persino gli abitanti si sono dimenticati di quanto tempo è passato dall’ultima volta che il sole si è posato sulla loro città.
Per combattere il freddo l’azienda Tomorrow Corporation ha messo in vendita il Little Inferno Entertainment Fireplace, un camino che alla vista sembra normalissimo, ma in realtà riesce a regalare monete per ogni cosa bruciata al suo interno, monete che potranno essere usate solo per comprare altri oggetti da bruciare, in un circolo vizioso per tenerci caldi in queste fredde ed interminabili giornate.
Il gameplay è semplice e intuitivo, un sandbox basato sul comprare oggetti, buttarli nel camino e bruciarli ( toccandoli tramite il wiimote o più semplicemente col touchscreen del gamepad) per ottenere altre monete e comprare altri oggetti.
Ogni “giocattolo” brucerà in modo diverso, e a contatto con altri oggetti specifici, creerà delle combo, che ci doneranno ancora più monete, e francobolli speciali per ricevere immediatamente nuovi oggetti.
Ad esempio cosa potrebbe succedere avvicinando uno Zombie, ad un ninja ed un pirata? Ovviamente dovrete dargli fuoco per scoprirlo.
Anche se il gameplay è elementare, riesce a causare assuefazione, spingendoci a bruciare sempre più oggetti e raggiungendo lo stupendo e ricco di significato finale.
Centoquaranta articoli diversi, divisi in sette cataloghi, ci accompagneranno nelle sei ore(a seconda se vorremmo finirlo al 100% o meno) di gioco, passando da citazioni ( come Duck Hunt) ad argomenti non troppo adatti ai bambini come droga e fumo; ma anche soli e pianeti in miniatura, alimenti vari e motoseghe.
C’è di tutto e per tutti i gusti, per oltre novantanove combo che stuzzicheranno il vostro intelletto; il tutto attraverso un humor nero, crudo e senza esclusione di colpi, l’humor che stimola la mente e fa pensare, tramite animazioni 2D, e musiche che vi ritroverete a fischiettare senza accorgevene (Come il tema principale, che vi sembrerà di sentire ovunque n.d.Guido).
Passiamo ai motivi per cui Little inferno non è adatto a tutti, soprattutto ai più piccoli; il più grosso ostacolo per molti giocatori sarà la lingua, dato che il piccolo capolavoro di Tomorrow Corporation è solamente in inglese, sarà perciò dura per chi non parla anglosassone, capire tutte le battute e i doppisensi del gioco, comprese molte combo dal nome enigmatico.
Inoltre essendo un titolo molto particolre, difficilmente attirerà i giocatori che preferiscono tutt’altro genere, come sparatutto o giochi d’avventura, e che non amano sandbox o avventure grafiche.
Non spaventatevi leggendo quindi opinioni negative di persone che hanno provato il gioco e non hanno capito il concept, o che si sono limitati all’immagine esterna invece di analizzare la retorica inserita nel finale del gioco.
Little Inferno riesce ad ammaliare con la sua semplicità, il gioco cattura, incatena il giocatore con un gameplay semplice e immediato, ed è un titolo che va assolutamente provato per essere compreso in pieno.
Probabilmente descritto non riesce a dare le stesse emozioni, e potrebbe sembrare l’ennesimo titolo “fuffa”, soprattutto al prezzo a cui è proposto (14,99€ sull’E-shop, 12€ circa su Steam) ma vi assicuriamo che dopo aver bruciato i primi dieci articoli, difficilmente ve ne staccherete prima di averlo completato.
I tre ragazzi di Tomorrow Corporation (azienda che è presente anche nel gioco, come accennato prima) riescono a creare un titolo Indie al 100%, che nella sua semplicità riesce ad essere fenomenale e uno dei must have digitali di fine 2012.
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