Il mese scorso Chase McCain ha stregato i possessori di Nintendo Wii U con quello che è stato definito dal sottoscritto come “uno dei migliori titoli LEGO di sempre” (la recensione qui), ora a neanche un mese di distanza ci troviamo di fronte al secondo capitolo delle avventure di Chase, nuova avventura che si pone però come prequel del titolo Wii U e resta esclusivo agli acquirenti Nintendo, e in questo caso ai possessori di 3DS.
In mano ai TT Fusion, che di solito curano le versioni portatili delle parodie di TT Games ma che stavolta hanno collaborato anche nella versione casalinga, riuscirà LEGO City Undercover: The Chase Begins ad eguagliare il suo fratello maggiore? Oppure sarà l’ennesimo capitolo portatile del brand LEGO facilmente dimenticabile?
I fatti narrati in The Chase Begins avvengono due anni prima degli eventi del titolo per Wii U. Chase, agente novizio, dovrà farsi un nome aiutando i cittadini di LEGO City e diventerà poi il leggendario poliziotto infiltrandosi e distruggendo dall’interno le gang più potenti della città.
Incontreremo molti dei personaggi già visti in azione il mese scorso, dal temibile Rex Fury, il cui incontro segnerà una svolta nella carriera di Chase, al primo scambio di sguardi con Natalia, che rivoluzionerà invece la vita amorosa del nostro eroe. Anche le ambientazioni sono praticamente le stesse del capitolo casalingo, sebbene in The Chase Begins non avremo missioni principali a se stanti, ma il tutto si svolgerà nella mappa di gioco, divisa in sette “grandi” zone. In generale, se non si perde tempo con gli immancabili collezionabili, il titolo si può finire in circa sei ore, una durata davvero infima per la serie dovuta anche al bassissimo livello di sfida che The Chase Begins offre; se invece vorremo completarlo al 100%, l’avventura portatile di Chase ci durerà circa il doppio, visto che una volta trovati tutti i costumi principali LEGO City non avrà più segreti. Purtroppo tutti i fatti importanti ai fini della storia di The Chase Begins vengono narrati nel capitolo precedente, lasciando la sorpresa solo a coloro che non hanno ancora giocato il titolo per console casalinga.
Anche in questo capitolo portatile, Chase potrà far affidamento sui suoi travestimenti, e sulle abilità che gli doneranno, per poter assicurare alla giustizia i criminali di turno. Sebbene l’ordine di ottenimento sia leggermente diverso rispetto al capitolo “maggiore”, i costumi sono gli stessi così come quasi tutte le abilità fornite al nostro poliziotto, ritroveremo perciò il travestimento da Ladro, che ci permetterà di aprire porte e lucernari premendo rapidamente A, oppure di scassinare una cassaforte, utilizzando il touch screen di 3DS; oppure col costume da Contadino potremo usare un pollo sia come deltaplano (il cosiddetto “Pollaplano”) sia per tirare raffiche di uova ai nemici, e col costume da Pompiere potremo salvare dei mici in difficoltà e liberarci la strada da porte sbarrate. I travestimenti di Chase possono essere cambiati tramite la croce direzionale e si potrà passare in qualsiasi momento, a seconda della necessità, da un costume all’altro nel giro di una pressione di un tasto.
Anche il resto del gameplay è simile alla versione casalinga: tornano i punti Acrobazia, ai quali il nostro Chase potrà attaccarsi, appendersi o agganciarsi tramite la fedele pistola rampino per poter raccogliere i collezionabili o per inseguire i farabutti. Inoltre il gameplay di guida resta lo stesso, sebbene limitato a 41 automezzi contro i 110 veicoli disponibili nel capitolo per Wii U, rimanendo comunque ostico nei primi minuti di gioco, fino a quando non si riesce a prendere la mano con le curve di LEGO City diventando degli autisti provetti. Infine, anche in The Chase Begins si sfrutta il giroscopio e i sensori di movimento della console: se nel capitolo per casalinga ci troviamo a puntare il Gamepad perpendicolarmente rispetto allo schermo, in questo prequel dovremo muovere il nostro 3DS per analizzare la zona alla ricerca di segreti e collezionabili; se non avessimo voglia o possibilità di muoverci, possiamo comunque utilizzare la levetta analogica, tranne per un minigioco in particolare dove dovremo sincronizzare un trasmettitore per poter ascoltare cosa succede all’interno della stanza. Strana la scelta di non permettere l’utilizzo dell’analogico da parte di TT Fusion, concentrandosi sul giroscopio che nel gioco in questione è calibrato in maniera pessima, costringendoci a spostare la console senza un criterio logico fino al beccare il punto esatto per la corretta riuscita del minigioco.
The Chase Begins ripesca tutta la colonna sonora del capitolo Wii U senza aggiungere nessun brano originale e memorabile. Inoltre anche i doppiatori, nelle scene animate, restano gli stessi del titolo casalingo, ma le buone notizie dal lato tecnico finiscono qui: infatti sono ben poche le scene doppiate in “The Chase Begins” e la maggior parte del gioco scorre coi sottotitoli in italiano a schermo, senza neanche un sottofondo musicale. Una scelta alquanto discutibile che distrugge l’atmosfera del gioco. I vecchi titoli LEGO erano sì senza doppiaggio ma riuscivano a divertire con le espressioni ed in generale la “recitazione” dei personaggi; questi dialoghi muti invece rendono The Chase Begins più vuoto emotivamente rispetto al “fratellone” su Wii U o al resto dei titoli LEGO.
Dal punto di vista grafico The Chase Begin” non differisce dai precedenti giochi LEGO di TT Fusion; ogni area che andremo a visitare è circondata da una fitta nebbia, utile a non far caricare troppi edifici e texture, ma probabilmente LEGO City fa parte del circondario di Silent Hill e non ne eravamo al corrente…
La telecamera di gioco rimane fissa su Chase anche se, volendo, potremo passare alla telecamera libera semplicemente mantenendo il pennino premuto sul touch-screen, la quale si muove autoguidata, senza pesare sul giocatore e fortunatamente senza essere d’impiccio nelle fasi di gioco, a differenza dell’effetto 3D che ci ritroveremo ad utilizzare solamente nei filmati e quando costruiremo con i SuperMattoncini: in quest’ultimo caso l’effetto è realizzato molto bene, facendo vedere pezzo per pezzo – anche se velocizzato – come si costruisce un edificio o una struttura importante per la città (ad esempio le super rampe o il faro del porto).
The Chase Begins soffre di lunghi caricamenti come il capitolo per Wii U, a volte anche più del necessario, che faranno spazientire anche il giocatore più calmo; ci troviamo di fronte ad un titolo molto limitato dal punto di vista tecnico con vistosi difetti, tra cui l’intersezione del protagonista e dei suoi mezzi con sfondi e personaggi non giocanti, cosa che accade raramente nel capitolo casalingo.
Confrontare questo prequel per 3DS con l’originale LEGO City Undercover per Wii U è necessario, soprattutto per far capire la qualità dei due giochi e le sostanziali differenze tra loro. Dopo aver analizzato le caratteristiche tecniche della versione portatile, veniamo a quelle qualitative, a quelle che quindi la rendono davvero differente dalla controparte casalinga: in The Chase Begins potremo utilizzare la funzione Street Pass di 3DS per scambiare con altri possessori del gioco personaggi bonus, automezzi o anche i rarissimi blocchi rossi capaci di sbloccare extra e trucchi nel gioco stesso, come da tradizione LEGO. L’altra sostanziale differenza tra le due versioni è la già citata mancanza delle missioni principali: in The Chase Begins tutti gli eventi si svolgeranno nella mappa principale (sebbene, come già detto, questa sia divisa in più zone) contro le grandi missioni presenti nel capitolo Wii U.
Per il resto The Chase Begins risulta essere una versione limitata e qualitativamente inferiore all’Undercover originale, sia per i contenuti, sia per i collezionabili che per la realizzazione; sebbene risulti leggermente superiore alle precedenti parodie portatili di TT Fusion, non riesce a compiere il salto qualitativo fatto invece dal capitolo per Wii U.
#LiveTheRebellion