Come già detto nel corso della recensione di T.I.M.E. Stories, i giochi da tavolo sono cambiati e sono in continua mutazione, avvicinandosi sempre di più ai giochi di ruolo e ai videogames. Il perfetto esempio che evidenzia questo fatto è dato da Le Case della Follia: Seconda Edizione, board game distribuito in occasione del Lucca Comics and Games 2016 da Asterion e che racchiude tutti quegli elementi che fanno dei giochi in scatola di oggi qualcosa di innovativo e di affascinante anche per i non appassionati di questo genere d’intrattenimento. Il titolo in questione, infatti, non solo si avvale di meccaniche narrative molto vicine all’industria videoludica, ma utilizza una vera e propria applicazione (scaricabile gratuitamente per cellulari, tablet e PC) per implementare il gioco con una regia, un comparto sonoro e una gestione degli eventi in pieno stile “master da Dungeons & Dragons”. Prima di scoprire se queste nuove introduzioni basteranno per rendere Le Case della Follia un prodotto imprescindibile per tutti, sappiate che si tratta di un gioco da tavolo abbastanza costoso (90€) e che quindi vi consigliamo di acquistarlo solamente se convinti della spesa oppure assieme ad un gruppo di amici. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire se Asterion sarà degna di meritarsi i nostri soldi!
Andiamo per gradi. Una volta aperta la scatola de Le Case della Follia: Seconda Edizione (che da qui chiameremo solamente Le Case della Follia ndL) vi consigliamo di fare subito due cose: dividete tutti i segnalini e le carte per tipologia, legando quest’ultime con un elastico e mettendo i primi in rispettivi sacchetti trasparenti (acquistabili in qualsiasi negozio di giochi in scatola) in modo da avere la maggior comodità possibile nella preparazione del gioco. Una volta fatto questo scaricate l’app sul vostro dispositivo e, finalmente, potrete premere “Nuova Partita”. A questo punto entrano in scena i primi elementi narrativi della produzione Asterion e vi verrà data la possibilità di scegliere una tra le quattro trame disponibili (più una quinta acquistabile a parte, ma priva ancora della lingua italiana). Le varie campagne sono suddivise per difficoltà e per durata, in modo da poterne preferire una o l’altra in base al vostro tempo a disposizione e in base a quanta voglia avete di mettervi in gioco. Sarete poi invitati a scegliere uno degli otto personaggi presenti nella confezione; personaggi che vantano non solo abilità e statistiche diverse, ma veri e propri background che li rendono unici e dotati di un discreto carisma. Per quanto riguarda il puro gameplay vi rimandiamo al prossimo paragrafo, ma una cosa ci teniamo a dirvela subito: ogni partita de Le Case della Follia, pur se accomunate dalla trama di fondo, sarà sempre diversa dalla precedente in quanto la generazione delle stanze, dei nemici, degli oggetti e, in alcuni casi, di alcuni elementi narrativi è realizzata in modo del tutto randomico. Nell’avventura consigliata per i giocatori alle prime armi Il Ciclo dell’Eternità, ad esempio, ci siamo trovati a dover parlare con un maggiordomo per ottenere delle informazioni e nel corso delle nostre varie partite quest’ultimo si è dimostrato talvolta estremamente utile per la risoluzione di un enigma e, in un altro caso, del tutto ostile e aggressivo (con tanto di trasformazione in una creatura). Non vi possiamo nascondere, infatti, che ogni singola partita a questo gioco da tavolo ci abbia davvero emozionati, soprattutto grazie al comparto narrativo di altissimo livello. Le quattro storie disponibili in questa nuova edizione, infatti, non solo faranno letteralmente andare in brodo di giuggiole tutti i fan di Lovecraft (dato che il mondo di gioco nel quale si svolgono le varie avventure è quello inventato dal celeberrimo scrittore) ma sapranno conquistare anche tutti gli amanti dei thriller con elementi sovrannaturali e degli horror con atmosfera gotica. Non c’è una campagna più bella delle altre e, proprio per questo motivo, vi invitiamo a completare la prima quest giusto per comprendere i meccanismi di gioco e a buttarvi subito nelle altre avventure in base solamente al vostro tempo a disposizione, trascurando quindi la difficoltà di gioco che, in alcuni casi, rende l’atmosfera horror ancora più tesa e di conseguenza più avvincente. Ogni storia, inoltre, vanta un filmato iniziale e molteplici filmati finali (in base all’esito delle vostre gesta) doppiate dal sempre più bravo Maurizio Merluzzo, già voce di Sai nell’anime Naruto e di Jacob Frye in Assassin’s Creed: Syndicate. Inevitabile non accennare alla moltitudine di file di testo che potrete trovare all’interno dell’avventura e alla possibilità di interloquire con NPC con tanto di risposte multiple da dare, elementi che, inevitabilmente, rimandano al medium videoludico tanto caro ai nostri lettori. Come scritto poche righe fa, inoltre, tutte le storie sono curate in egual modo e vantano non solo colpi di scena ben orchestrati, ma una grande varietà di situazioni che rendono ogni partita del tutto indimenticabile.
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