Non ve lo nascondo. Chi scrive è ormai da qualche anno sempre più affascinato dal mondo videoludico indipendente. In un’industria dove sempre più spesso anche le produzioni a tripla A fanno fatica a restare a galla o a farsi notare dalla massa sempre più orientata verso i soliti noti, qualcosa doveva pur cambiare. Io non lo definisco propriamente un cambiamento, ma il termine più adatto secondo me è quello di coesistenza. L’evoluzione di un videogiocatore veramente appassionato risiede secondo me proprio in questo termine. La strada principale e mainstream è quella battuta dalle grandi case produttrici che, potendosi permettere di investire ingenti somme di denaro nelle loro produzioni, continueranno ad offrirci titoli capaci di utilizzare tutte le ultime tecnologie che il mercato metterà a loro disposizione. L’altra strada è invece rappresentata da tutti quegli studios minori, a volte composti anche da una sola persona che ovviamente non hanno la disponibilità economica dei grandi produttori. Questa strada è rappresentata dagli sviluppatori indie. Questo ormai grande mercato dei videogiochi indipendenti, grazie al digital download, ha offerto le giuste possibilità di farsi notare a tutti questi piccoli sviluppatori e non di rado ci siamo ritrovati dinanzi a piccole grandi perle di stile e giocabilità, capace di farci divertire ed emozionare proprio come i grandi titoli dal budget economico spropositato. All’E3 del 2012 uno dei titoli indipendenti che riuscì a catturare la mia attenzione fu Guacamelee!, videogioco sviluppato da Drinkbox Studios, autori del buon platform 2D con puzzle ambientali Tales from Space: About a Blob, di cui è stato realizzato anche il seguito. Guacamelee!, grazie al suo stile grafico-artistico bidimensionale ed al suo gameplay da classico action-platform con elementi da beat’em up riuscì subito ad annoverarsi la mia attenzione. Oggi, con Guacamelee! finalmente disponibile esclusivamente sul PSN sono finalmente riuscito a togliermi questa terribile curiosità che mi attanagliava ormai da quasi un anno! L’attesa ne è valsa la pena? Piccola grande perla del mercato indipendente o prodotto rimasto schiacciato dalla sua ambizione? Scopriamolo!
Versione testata: PlayStation Vita
Messico. Terra caliente, terra della siesta, delle muchachite, della tequila ma soprattutto terra della lucha libre! In Guacamelee! la nostra avventura avrà inizio in quel di Pueblucho, un piccolo paese in mezzo al caldo deserto messicano che si regge grazie all’agricoltura ed alle semplici tradizioni. Vestiremo i panni di Juan, un ragazzone di due metri, contadino che vive in una modesta e piccola casa con la malinconia dipinta sul volto. La sua espressione malinconica non passa di certo inosservata, simbolo di un desiderio tristemente abbandonato. La piccola comunità di Pueblucho è in fermento ed i preparativi per un’importante ricorrenza fremono. Tale ricorrenza è “Los dias de los muertos” ovvero la festa dei morti. Convocato in aiuto dal prete, Juan si reca nella chiesa della città per sbrigare alcuni compiti che gli sono stati assegnati e viene così a sapere che per questa importante ricorrenza hanno fatto ritorno al paese anche El Presidente con la sua bellissima figlia. Figlia che Juan sembrerebbe conoscere molto bene in quanto amici d’infanzia. Purtroppo che videogioco sarebbe se fosse tutto rosa e fiori? Durante i preparativi della festa farà il suo ingresso il terribile cattivone di Guacamelee! accompagnato dalla sua terribile quanto divertente banda di cattivi: Carlos Calaca, il signore del regno dei morti. Con un’idea “davvero originale” questo farabutto distruggerà la villa di El Presidente e ne rapirà la sua amata figliola. Senza mostrare indugio Juan si recherà in fretta e furia tra le rovine della villa per provare a soccorrere la bella muchachita, ma l’unica cosa che vi troverà sarà la sua morte per mano di Carlos Calacas. Game Over? Ovviamente no. Risvegliatici nel regno dei morti la misteriosa luchador dalla maschera fucsia Tosada ci farà dono di una grandiosa maschera blu che, oltre a farci tornare in vita nel mondo dei vivi, ci conferirà tutto il coraggio e tutta la forza di cui è capace l’impavido cuore di un grande luchador messicano ed il tatuaggio sull’ampio petto di Juan che sfoggeremo durante tutto il corso dell’avventura ce lo terrà sempre ben presente. Il mondo dei vivi è stato ormai invaso dalle armate del regno dei morti e Carlos Calaca è ormai in fuga intento ad ottenere anche il dominio del regno dei vivi e per riuscire nel suo compito quello che gli serve è proprio una vergine sacrificale. Toccherà quindi a noi gettarci nella divertente impresa di salvataggio della bella figlia di El Presidente e di sventare i malvagi piani di Calaca.
La trama seppur non brilli quindi per originalità è sviluppata in maniera davvero divertente ed ironica grazie a simpatici protagonisti che strizzano l’occhio ad alcuni personaggi dei fumetti e del mondo dei cartoni animati e grazie a dialoghi spesso irriverenti, spassosi ed infarciti di citazioni più o meno evidenti provenienti dal mondo dei videogiochi e dei film (impossibile non pensare a Rocky quando si ha a che fare con le galline ed i polli, n.d.r.). Anche andando in giro per il mondo di gioco ci si imbatterà spesso in cartelloni pubblicitari infarciti da chiare citazioni che spesso ci strapperanno un bel sorriso. Non perdiamo altro tempo, andiamo a salvare la bella muchachita!
Il mondo di gioco di Guacamelee! non è molto vasto. Le locazioni che visiteremo saranno una foresta, un deserto, una sierra innevata, due piccole città e quattro dungeon costituiti da un albero sacro e tre templi. Ciò che colpisce però delle ambientazioni è sicuramente lo stile artistico con cui sono state realizzate. I personaggi che si muovono sullo schermo e gli elementi di contorno principali ben si fondono con gli sfondi ottimamente disegnati, che nonostante siano molto semplici è proprio grazie a questa loro caratteristica che donano a Guacamelee! uno stile artistico proprio ed originale che in alcune sezioni è riuscito a rievocare nella mia mente le immagini di quel capolavoro di pixel art che è Sword & Sorcery. Parlando sempre degli sfondi la sensazione che si ha è quella di trovarsi di fronte a delle spennellate di acquerelli colorati dalle tinte pastello che ben si sposano con le più decise colorazioni delle varie ambientazioni e delle principali figure ornamentali quali statue di vario genere, alberi, ed antiche rovine Maya ed Inca che caratterizzano ancora di più l’atmosfera messicana. Un altro elemento capace di ricordarci che la nostra avventura è ambientata nelle torride terre messicane, sono i geroglifici che troveremo all’interno dei vari templi che ricordano per stile quelli aztechi e donano ai vari dungeon anche una particolare aura mistica.
Durante il nostro viaggio avremo anche il potere di shiftare in tempo reale tra mondo dei vivi e mondo dei morti ed ogni qualvolta che lo faremo, la nostra azione verrà sottolineata dal repentino cambio delle tonalità con cui i due mondi vengono rappresentati. Si passerà dalle calde colorazioni del mondo dei vivi, contraddistinte da un maggiore utilizzo di rossi, arancioni, gialli e celesti, a sfumature decisamente più fredde del mondo dei morti rappresentato attraverso un maggiore utilizzo delle tonalità del viola e del verde. Anche la realizzazione blocchettosa dei vari personaggi è azzeccata e riuscita e si amalgama molto bene con il mondo di Guacamelee! Inoltre nella loro semplicità questi risultano essere ben caratterizzati ed in una produzione così piccola ed apparentemente semplice fa piacere ritrovare anche una certa cura da parte di Drinkblox Studios riversata negli ironici e divertenti dialoghi. La nostra avventura in un piccolo mondo così ben caratterizzato non sarà semplicissima e ci porrà dinanzi a difficoltà sempre più ardue man mano che andremo avanti per cercare di sventare la terribile minaccia di Carlos Calaca. La struttura action-platform 2d di Guacamelee! può tranquillamente rientrare nel termine di metroidvania. Pur non vantando la complessità strutturale dei vari livelli di un Castlevania bidimensionale o di un Metroid 2D, la chiave per il successo in Guacamelee! risiede nell’esplorazione delle varie zone e dei dungeon, quindi saranno spesso richieste fasi di backtracking per riuscire ad ottenere nuovi potenziamenti fisici quali salute e resistenza e nuove devastanti tecniche indispensabili per il proseguimento nella trama principale. Se siete restii all’esplorazione accanita non preoccupatevi perché non siamo di fronte all’intricata struttura dei già citati vari Metroid o Castlevania. In Guacamelee! questa feature è stata notevolmente ridimensionata a favore di un’impalcatura decisamente più lineare e difatti non correremo mai il rischio di perderci e di non sapere dove andare. Al contrario se vi aspettate la complessità dei titoli sopracitati potreste rimanerne un poco delusi, ma comunque sia l’impianto messo su da Drinkbox Studios risulta essere curato e ben studiato, caratteristiche che rendono il titolo davvero godibile da chiunque. Alcuni potenziamenti sono invece acquistabili in negozi che troveremo sparsi per i vari livelli di gioco e fungeranno anche da checkpoint. In questo negozio, previo esborso di denaro raccolto grazie alle uccisioni dei vari nemici, potremo comprare sia potenziamenti fisici per salute e resistenza che devastanti prese come i classici Piledriver e Supplex, tecniche che ogni luchador che si rispetti deve saper padroneggiare. Quanto detto implica quindi che nel percorrere la nostra ardua via da impavidi guerrieri ci ritroveremo ad affrontare degli scontri corpo a corpo. Il fulcro di Guacamelee! è difatti rappresentato proprio dalle numerose lotte con i nemici, sgherri di Calaca e dalle riuscitissime fasi di platforming. In Guacamelee! le mani si menano spesso. Se all’inizio del gioco Juan sarà in grado di sferrare solo dei semplici pugni, con la pressione del tasto quadrato e di eseguire un semplice salto premendo x, proseguendo otterremo sempre più abilità utili sia ai fini del combattimento che alla scoperta di nuove zone raggiungibili attraverso il backtracking, ci porteranno alla conquista di tesori nascosti e ci permetteranno di avanzare verso la fine del gioco. Queste tecniche le apprenderemo rompendo delle statue Choozo, voluto riferimento a Metroid. Appena disintegreremo una di queste sculture apparirà, prima sottoforma di capra e poi di umano, il nostro grande ed irriverente maestro delle punizioni imbarazzanti che oltre ad insegnarci la nuova abilità appena scoperta mostrerà di avere un grande interesse per la madre di Juan. Tali tecniche sono associate ad un preciso colore e ci torneranno utili quando incontreremo degli enormi blocchi di pietra colorati che sbarreranno il nostro incedere. Utilizzando quindi la giusta tecnica del rispettivo colore del masso di pietra potremo disintegrarlo e procedere laddove prima ci veniva ostruito il passaggio. Ovviamente tali colpi non serviranno solo a questo, ma serviranno anche a sconfiggere i vari tipi di nemici che incontreremo sulla nostra strada.
In Guacamelee!, oltre ad una buona cura del comparto grafico, potremo trovare divertimento anche negli scontri corpo a corpo grazie ad una rosa di nemici che seppur non esteticamente molto variegata, riuscirà a darci filo da torcere grazie alla riuscita struttura dei combattimenti che affronteremo. In Guacamelee! i nostri nemici saranno degli scheletri, draghi che sputano palle di fuoco, piante carnivore, pungenti kactus, pesci palla esplosivi, teschi con sciabole o enormi martelli, teschi sciamani e teschi giganti dalla forza bruta capaci di ucciderci con un solo colpo. Il combat system di Guacamelee! risulta essere molto semplice e di facile apprendimento: con il tasto quadrato sferreremo i colpi normali, premendo il triangolo nel momento opportuno entreremo in modalità corpo a corpo dove potremo eseguire, tramite la pressione di una precisa direzione ed il tasto cerchio, una poderosa proiezione. Sempre alla sequenza di comando direzione più tasto cerchio sono associate alcune delle tecniche speciali che impareremo durante il viaggio, mentre alcune, tre per la precisione, saranno associate al comando direzione più triangolo e doppia pressione del tasto x. Oltre che per spaccare i blocchi colorati, le nostre tecniche speciali ci serviranno per abbattere i nemici rivestiti da un aura colorata che andrà in frantumi solo se colpita con la tecnica associata al rispettivo colore della barriera. Una coordinazione tra schivate, eseguibili tramite il tasto dorsale di sinistra o l’analogico di destra, e giuste tecniche speciali unite ad attacchi normali diventerà fondamentale nelle situazioni più caotiche dove dovremo abbattere una moltitudine di nemici rivestiti da barriere protettive di diverse colorazioni ed è proprio in queste occasioni che Guacamelee! si mostra in tutto il suo divertimento. Oltre a queste abilità, purtroppo non numerose, va aggiunto anche il potere di passare in tempo reale dal mondo dei vivi a quello dei morti e viceversa. Questa abilità ci ritornerà molto utile per sopraffare l’eccellente ed a volte malvagio level design del gioco che nemici facenti parte dei due differenti mondi. In molti combattimenti difatti dovremo spesso cambiare mondo in quanto saranno presenti nemici in entrambe gli universi, ma se ad esempio mentre potremo venire colpiti da un attacco sferrato da un mostro che si trova nel mondo opposto al nostro, noi non potremo fare altrettanto e dovremo quindi attivare tale potere, tramite la pressione del tasto dorsale di destra, per poter poi uccidere il cattivo. Seppur le combinazioni attuabili siano poche, così come lo sono anche le varie tecniche ed abilità che apprenderemo nel corso dell’avventura, la grande varietà e dinamicità delle situazioni messe in piedi da Drinkbox Studios manterranno alto il coinvolgimento e soprattutto il divertimento per tutta l’avventura. Ci saranno anche i classici Boss fight di difficoltà crescente e ben calibrata dove sarà necessario apprendere i vari pattern di attacco per riuscire ad avere la meglio. Da applausi la caratterizzazione dei vari boss che riusciranno a farsi apprezzare anche con poche righe di dialoghi grazie ad una spiccata ironia ed autoironia e per una buona caratterizzazione estetica. A renderci la vita da luchadores complicata verrà in aiuto di Carlos Calaca un level design che si farà sempre più complicato nell’avanzare del titolo. Per superare le varie sezioni platform sempre più difficili il giocatore dovrà per forza assimilare molto bene i vari comandi di gioco in quanto per oltrepassare determinate zone sarà richiesta una coordinazione maniacale per concatenare le diverse tecniche speciali di Juan. Tali tecniche ci permetteranno di superare salti e difficoltà che a prima vista sembreranno impossibili, ma che con la vecchia pratica del trial & error, potranno essere sorpassate generando nel videogiocatore quella piacevole ed appagante sensazione di soddisfazione e potenza derivante da una sana dose di sfida. Anche in questi casi ci tornerà utile il potere di passare in tempo reale da un mondo all’altro in quanto gli appoggi su cui dovremo saltare per superare le varie zone saranno allocati un pò nel mondo dei vivi ed un pò nel mondo dei morti. Unite questa caratteristica all’utilizzo delle varie tecniche di Juan in serie ed ecco svelato il perché sarà necessaria una coordinazione cervello-mani abbastanza elevata. Non lasciatevi scoraggiare però dal livello di sfida medio alto del titolo e dalla terminologia trial & error. In Guacamelee! si muore abbastanza, ma il respawn del personaggio avverrà immediatamente nella zona causa della nostra morte o nelle immediate vicinanze. Se da un lato questa trovata evita picchi di frustrazione scongiurando quindi il pericolo di eseguire una supplex alla vostra amata PS Vita, dall’altro ne ammortizza troppo il livello di difficoltà. Questo non risulta essere di certo un grande difetto, anzi, ma magari nelle fasi di gioco più avanzate una maggiore dose di “bastardaggine” non avrebbe guastato. Nelle fasi pià avanzate del gioco poi, sempre per sorpassare determinate zone dovremo utilizzare dei portali che strizzano pesantemente l’occhio a quel capolavoro di giocabilità che è Portal. Gli elementi che caratterizzano Guacamelee! non risultano di certo essere innovativi, ma il perfetto amalgamarsi tra combat sistem e level design grazie a sfide ambientali dal platforming estremo e combattimenti sempre vari donano al gioco una piacevole freschezza ed un alto tasso di divertimento che perdurano per l’intera durata dell’avventura personalmente conclusa in sei ore trovando tutti i potenziamenti , ma soltanto una parte dei tesori nascosti. Seppur le ore sono relativamente poche, considerando i 12,99 euro che servono per acquistare il gioco, il rapporto qualità prezzo mi sembra comunque buono, soprattutto anche pensando al fatto che esistono produzioni ad un prezzo di molto superiore, ma dalla stessa durata. A completare il quadro del gameplay poi ci pensano le varie quest secondarie che nonostante si limitino al recupero di determinati oggetti (o polli), riescono comunque a regalare un po di tempo in più al completamento totale dell’avventura.
Guacamelee! non offre di certo un grande pacchetto in termine di contenuti in quanto questo è interamente composto dall’avventura principale. Ma è proprio la modalità storia che grazie alla sua freschezza ed al divertimento che ci regala a far entrare Guacamelee! tra le migliori produzioni indipendenti del 2013. Come inizialmente detto la caratterizzazione messicana dell’ambientazione è davvero riuscita e questo lo si deve anche ad un irresistibile colonna sonora che fonde basi di elettronica alle classiche sonorità di strumenti messicani come nacchere, trombe, e fanfare che compongono le classiche melodie della terra della tequila. Come il Mariachi rappresenta uno dei simboli più famosi e tradizionali della cultura Messicana, in Guacamelee! questo ruolo di assoluta importanza per la caratterizzazione dell’ambientazione viene rappresentato proprio dalla simpaticissima colonna sonora. Aggiungetela quindi alla curata ambientazione ed ecco che il quadro di una buona produzione è quasi completo. Altro dettaglio di importante rilevanza spetta alla totale localizzazione del titolo in italiano che rende così il titolo comprensibile in tutte la sua verve ironica davvero imprescindibile. Parlando sempre di realizzazione tecnica il gioco risulta essere sempre fluido ed anche nelle situazioni più affollate e caotiche o nelle sezioni platform dove dovremo rapidamente concatenare tecniche speciali e passare spesso dal mondo dei morti a quello dei vivi e viceversa Guacamelee! non mostrerà mai incertezza proprio come farebbe un vero luchador dinanzi al suo nemico. Anche le collisioni dei colpi e con le varie superfici risultano essere precise, gli effetti sonori di pugni, tecniche varie, prese e conseguenti slam svolgono bene il loro compito e le animazioni sia di Juan che dei suoi nemici sono fluide, ottimamente realizzate e volutamente plateali. Del resto si sa, un ottimo luchador deve anche saper garantire un elevata spettacolarità al pubblico. Tra le varie abilità del nostro eroe poi ce n’è una che merita assolutamente tutta la nostra attenzione in quanto indispensabile per avanzare nel gioco e trovare i vari collezionabili sparsi qua e la per la mappa: la trasformazione in pollo. Questa simpatica abilità ci permetterà di passare in pertugi molto stretti e quindi impossibili da superare nelle sembianze umane da luchador . Su Guacamelee! vi ho detto quasi tutto. A completare il quadro di questo divertente titolo ci sono anche diverse feature come il cross-buy , il cross-save ed il cross-controller. Acquistando Guacamelee! dal PSN potremo passarlo dalla Ps3 alla PS Vita o viceversa e grazie alla funzione di salvataggio attraverso il cloud sistem potremo riprendere la nostra avventura da dove l’avevamo interrotta sia da PlayStation3 che da PS Vita. Inoltre grazie alla caratteristica di cross-controller, giocando su PlayStation3 potremo costantemente visualizzare la mappa dei vari livelli di Guacamelee! sullo schermo della PS Vita. A contornare ulteriormente il titolo troviamo una piacevole modalità due giocatori dove la difficoltà rimarrà invariata, ma comunque sia giocare insieme ad un amico risulterà sempre molto divertente.
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