Orgia o orda?
L’orda torna in una nuova versione più ricca
Ultima ma non meno importante la nuova edizione dell’Orda 3.0. In sostanza non cambia molto dal passato: sarà necessario affrontare in successione 50 ondate di nemici dalla difficoltà via via crescente. Durante i match potremo sfruttare il fabbricatore (
una sorta di stampante 3D ad uso militare) spendendo dei punti energia ottenuti dalle battaglie per creare fortificazioni come torrette e nuove armi da piazzare strategicamente sul territorio e sfruttarle contro le orde di nemici che si lanceranno contro di noi. In Orda 3.0
troviamo una nuova gestione dei personaggi tramite classi. Adesso ogni giocatore potrà scegliere uno stile diverso fra i 5 proposti che varieranno sia nell’equipaggiamento iniziale del loadout (
il soldato avrà le armi standard, mentre ad esempio il cecchino inizierà con lo sniper) che nella presenza di vantaggi esclusivi a seconda di quella scelta (
l’ingegnere potrà riparare le fortificazioni e le torrette, lo Scout otterrà energia doppia per il fabbricatore) oltre a poter impostare delle abilità che ci consentono di sfruttare dei vantaggi specifici tramite l’uso delle carte, in maniera non troppo dissimile all’online.
Durante le partite che abbiamo potuto disputare (
sia in Orda che nel MP), con i membri del team di sviluppatori e gli altri giornalisti della stampa,
abbiamo riscontrato una buona qualità del net code, garantito dalla
presenza di server dedicati che già avevano dato prova di affidabilità e garanzia ai tempi di
Gears of War: Ultimate Edition. E nonostante il carico sui server in queste ore sia blando, visti i precedenti possiamo dormire sogni tranquilli non appena il gioco diventerà disponibile e ci sarà il boom di giocatori collegati contemporaneamente.
Dopo ReCore e Forza Horizon 3, anche Gears of War 4 è uno dei titoli del programma Xbox Play Anyware, che in caso di acquisto della versione digitale, sarà giocabile indistintamente su Xbox One o PC. Con GOW 4 sarà quindi possibile giocare con i propri amici su PC e viceversa, sebbene esistano delle limitazioni dovute al diverso rapporto tra mouse/tastiera e Controller. Infatti gli utenti PC potranno interagire con quelli One solamente nelle modalità cooperative (Storia, Orda 3.0) e match privati. Tutto il resto, Partite Clasisficate e non, avverranno solamente contro giocatori della stessa piattaforma.
Una limitazione che stona con questa nuova politica Microsoft che punta sul cross-play e sull’ambiente di gioco unico, e che poteva essere risolta, creando magari playlist non competitive dedicate, svincolate da rank e crescite di livello. In questo caso speriamo The Coalition apporti delle modifiche e cerchi di venire incontro all’utenza che da anni spera in un’integrazione dei due universi di gioco.
(UN)Real
il lavoro svolto da parte di The Coalition è più che buono
Passiamo ora a parlare di uno degli aspetti più delicati di Gears of War 4: il suo comparto grafico. Se negli anni, ogni nuovo capitolo era un benchmark grafico che spingeva ai limiti le potenzialità di Xbox 360, lo stesso non si può dire per questo quarto capitolo. Nonostante questa premessa il lavoro svolto da parte di The Coalition è più che buono, affidando all
‘Unreal Engine 4 la gestione del mondo di gioco.
Gli ambienti danno il meglio di sé nelle location chiuse, più ricche di dettagli ed effetti. La struttura dei livelli continua ad essere incanalata in lunghi “corridoi” che si aprono sulle aree degli scontri, nelle quali si nota l’attenzione per la disposizione dei vari elementi scenici e un buon level design.
Maggiore cura è stata riposta nella creazione delle ambientazioni, adesso più soggette alla distruttibilità, sia di elementi scriptati, che di contorno, come ad esempio le coperture, che una volta consumate obbligheranno il giocatore a cambiare posto.
Ottimi gli effetti di luce, che donano alle sezioni notturne, o nuovamente negli interni, un maggior fascino; così come durante le eruzioni di vento, i vari effetti applicati mascherano in qualche modo certe leggerezze di programmazione, come ambienti poco “ricchi” a livello di composizione, o la presenza di texture non sempre all’altezza o a volte tardive ad apparire.
Il gioco in generale offre una buona performace sia nel single player, con un’immagine finale renderizzata a 1080p e un frame rate variabile fissato a 30fps per la campagna, con qualche rallentamento sporadico qua e la nelle situazioni più complesse, mentre pe
r il comparto multiplayer la fluidità è garantita a 60fps, come già visto con la Ultimate Edition del primo capitolo. Su Xbox One S il gioco può sfruttare l’HDR, checontribuisce a tirare fuori dall’immagine maggiori dettagli, così come un contrasto più marcato e una resa cromatica migliore.
Meno convincente il doppiaggio italiano, che soffre di qualche problema su alcune voci e
in particolare su una recitazione incostante di alcuni personaggi, come JD o Oscar, che rendono il tutto abbastanza distaccato e impostato. Per le musiche invece ci troviamo, come per la storia, di fronte ad un altro “
effetto nostalgia”, con la presenza di alcuni dei brani originali (
tra cui il tema principale di GOW) e delle musiche di contorno che riescono ad immergere il giocatore nel vivo dell’azione.
Verdetto
9 / 10
Se potessi usare una foto per verdetto, sarebbe un'immagine di me con in mano un Lancer
Commento
Pro e Contro
✓ Ritmo di gioco martellante
✓ Divertente da soli, epico in coop
✓ Buona performance tecnica...
x ...ma non sempre al top
x Doppiaggio problematico
x Cross-play limitato
x La storia poteva osare di più
#LiveTheRebellion