Recensione From Dust

Cosa si prova ad essere un dio? Chi è un gamer, sa benissimo che quest’industria ci ha dato, più o meno, diverse volte modo di provare una sensazione simile, così come sa che è anche da parecchio tempo che occasioni di riprovarla mancano da qualche tempo. Così Ubisoft ce ne da di nuovo possibilità, a ciel sereno. Come se fosse, neanche a dirlo, una “manna dal cielo”. From Dust è un god game sviluppato da Ubisoft Montpellier che ci permette di poter dominare gli elementi della natura a nostro piacimento, per affrontare le avversità che le nostre creature, i nostri uomini, saranno costretti ad affrontare nel corso della loro avventura.

La vita, nelle tue mani

Il gioco, comincia su una piccola isola sperduta nell’oceano e con un piccolo gruppo di uomini da portare in salvo verso una nuova terra molto più accogliente. In questa prima fase il gioco ci spiegherà, attraverso un piccolo tutorial, le meccaniche di base di From Dust.
Sostanzialmente il nostro compito sarà quello di portare in salvo la nostra tribù e di proteggerla dalle costanti calamità naturali che cercheranno in tutti i modi di spazzare via i nostri fedeli. Par aiutare la nostra tribù a espandersi e a sopravvivere dalle incessanti calamità naturali, avremo a disposizione il potere di modificare il terreno di gioco a nostro completo piacimento (per non dire “a nostra immagine e somiglianza”…): infatti con il tasto dorsale sinistro potremo raccogliere il materiale che ci serve per poi poterlo usare come meglio riteniamo opportuno. Ad esempio, raccogliendo della terra, potremo usarla per costruire dei ponti naturali per far arrivare i fedeli in posti in cui altrimenti non riuscirebbero a raggiungere (con tanto di salvezza, si spera), oppure per modificare il corso di un fiume e creare così nuovi spazi di vegetazione.
Parlando sempre dei poteri, avanzando nell’avventura potremo imparare a plasmare elementi come l’acqua e la lava. Continuando a guidare i fedeli, troveremo anche delle speciali pietre che andranno ad aumentare la sapienza della tribù e sbloccheranno delle nuove sfide.
Peccato che il gioco non abbia alcuna modalità editor che ci permetta di creare un isola tutta nostra: questo aspetto avrebbe sicuramente aumentato la longevità del titolo, in barba magari a quei recenti esempio che si chiamano, tanto per citarne uno, “LittleBigPlanet”.
Le sfide di From Dust sono 30 e possono essere considerate come un buon diversivo al mero accompagnamento verso la prosperità della nostra popolazione. Per esempio una ci chiederà di tenere a bada un’eruzione vulcanica prima che possa danneggiare la nostra tribù usando solo sabbia. I tempi che riusciremo ad ottenere con queste sfide, giusto per aumentare l’interesse a questo riguardo, potranno essere confrontate online con quelli dei nostri amici.

Gli alti e i bassi di un dio

Dal punto di vista tecnico, From Dust non fa di certo gridare al miracolo ma, tenendo conto che è un titolo pensato esclusivamente per il rilascio in digital download (leggasi LIVE, Steam e a breve PSN), riesce a rimanere su buoni standard, nonostante alcuni elementi abbiano una mancanza di dettaglio, soprattutto quando si punta la visuale verso l’alto. Però c’è da dire che il lavoro svolto da Ubisoft Montpellier sulla simulazione della fisica è davvero magistrale.
L’acqua, infatti, sarà in grado di modificare lo scenario di gioco nel corso del tempo in modi sempre molto differenti; stessa cosa vale anche per la lava, che può devastare qualunque cosa incontri sul suo cammino senza seguire “binari” o comunque muoversi secondo un mero script.
Un difetto per niente trascurabile è tuttavia la telecamera, a causa della quale ci troveremo spesso a ringhiare contro molti fallimenti, solitamente in situazioni in cui il tempismo o la precisione contano, che si sarebbero potuti evitare con un’inquadratura di gioco più reattiva e “malleabile”.
Di contro, uno dei punti di forza di From Dust è il comparto audio e la sua colonna sonora. Premettendo che il titolo è “solo” sottotitolato in italiano, gli accompagnamenti sonori di questo god game sono ammalianti e piacevoli ed aiutano a trascorrere in modo gaudioso le (sole) 8 ore di gioco di From Dust. Un breve ma intenso piacere per le orecchie.

 

Verdetto
7 / 10
Preparatevi ad una settimana da Dio!
Commento
From Dust è un titolo particolare. Uno strategico simulativo che ci permette di dominare il potere della natura a nostro piacimento. Peccato che dopo aver completato l'avventura, della durata di 7-8 ore, non rimanga molto da fare se non le sfide facoltative. Sarebbe stata davvero un’ottima trovata l’aggiunta di un eventuale “editor di mondi”, in questo modo il gioco avrebbe avuto una longevità decisamente più alta e avrebbe permesso ai giocatori di potersi sbizzarrire con la fantasia. Comunque, se cercate un god game interessante, From Dust è un acquisto assolutamente consigliato. Un'esperienza da provare.
Pro e Contro
Simulazione dei fluidi eccellente
Coinvolgimento assicurato dai continuivi mutamenti di gameplay

x Telecamera a volte fastidiosa
x Si sente la mancanza di un editor

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