Annunciato la settimana scorsa proprio durante l’E3, Entwined è il primo vero videogame sviluppato dai ragazzi di Pixel Opus, team di Sony San Meteo composto da un gruppo di studenti universitari. Il titolo è al momento disponibile solo su PlayStation 4 (con un costo di 7 euro), ma è già stato annunciato l’arrivo di una versione Old Gen e per PlayStation Vita nei prossimi mesi. Seguendo la scia di giochi “emotivi” quali Flower e Journey, riuscirà questo nuovo progetto a conquistare il pubblico?
Versione testata: PlayStation 4
La trama (se di trama possiamo parlare) di Entwined racconta dell’impossibile amore tra un uccello e un pesce che, uniti dal destino ma impossibilitati ad incontrarsi, faranno di tutto per coronare il loro amore. Nonostante la trama sembri banale, i ragazzi di Pixel Opus sono riusciti a mettere in scena un gioco fatto di emozioni e di metafore che, uniti all’atmosfera generale dell’opera, puntano direttamente al cuore del giocatore. Non ci sono dialoghi, non c’è una trama e neppure una vera storia, ma guidate dalla musica le emozioni dei due protagonisti ci vengono trasmesse lasciando ad ogni giocatore un’interpretazione degli eventi. Alcuni potrebbero vederci una storia d’amore che riesce infine a realizzarsi mentre altri, invece, potrebbero notare come il vero amore sia una cosa irrealizzabile e che, vita dopo vita, porta le persone a compiere le stesse scelte e le stesse azioni. Entwined non ci racconta quindi una vera e propria vicenda, ma ci trasmette delle emozioni e degli impulsi che noi fruitori dobbiamo cogliere ed elaborare.
Il gameplay di Entwined è molto semplice: con la levetta sinistra del nostro DualShock 4 muoveremo il pesce rosso nella metà dello schermo di sinistra, mentre con la levetta destra potremo utilizzare l’azzurro volatile nella parte opposta. Il gameplay consiste nell’entrare in determinati tunnel colorati di rosso e azzurro con i rispettivi personaggi, per raccogliere alcune sfere con lo scopo di incrementare due barre rappresentanti le anime dei due animali. Barre che, una volta riempite, si uniranno al centro dello schermo trasformando il pesce e l’uccello in un verde drago alato. Una volta subita la mutazione ci troveremo in un’area circoscritta con lo scopo di raccogliere un determinato numero di sfere colorate per accedere al livello successivo. Nonostante l’apparente complessità, il titolo diventa intuitivo sin da subito, e nonostante le due ore scarse necessarie al completamento della campagna, riesce a tenere attaccato allo schermo il giocatore grazie ad una modalità sfida divisa in cinque differenti livelli. Questo gameplay così semplice ma intuitivo è però minato da alcuni cali di frame che, purtroppo, danneggiano gravemente alcune sezioni portandoci a commettere errori e, talvolta, a dover ricominciare tutto daccapo (soprattutto nelle sfide dove non ci sono concessi più di tre errori).
Tecnicamente Entwined sacrifica i dettagli in cambio di un’atmosfera dal grande impatto che, grazie a colori saturi lanciati in faccia al giocatore ad alta velocità, riesce molte volte ad ipnotizzare e ad affascinare. Il rosso e l’azzurro, ovviamente, sono i colori portanti di tutta l’opera, ma i nove tunnel che saremo costretti ad attraversare per portare a termine la storia sono tutti caratterizzati da temi differenti e, di conseguenza, da particolari colori ed effetti visivi che, mescolati ad una colonna sonora sempre appropriata, riescono sempre a stupire il giocatore. La colonna sonora molto particolare e perfettamente fusa con lo stile di gioco, infatti, riesce a conquistare sin da subito e ad entrare nel cuore di chi, in un videogame, non cerca solamente una trama elaborata o un gameplay profondo. Entwined, infatti, punta a suscitare emozioni in ogni suo singolo aspetto, a partire dalla “trama”, sino alla componente tecnica.
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