La vita ci insegna che prima o poi tutto finisce, siano queste serie di successo o ignobili creazioni, e a volte non basta produrre prodotti di qualità per poter proseguire nel proprio percorso. L’annuncio della chiusura di Avalanche e la conseguente fine del loro prodotto di maggior successo ci colse decisamente di sorpresa lo scorso Maggio, soprattutto dopo i tre ottimi Play Set dedicati al mondo Marvel, a Inside Out e a Il Risveglio della Forza. La cancellazione di tutte le future espansioni, di quello che era uno dei Toys to Life più blasonati (per i brand presenti) e di qualità (per l’effettiva ottima fattura delle statuine) non poteva che lasciarci perplessi all’arrivo nei negozi dell’ultimo (in tutti i sensi) Play Set di Disney Infinity 3.0 dedicato al prossimo film Pixar Alla Ricerca di Dory.
Come già accaduto sia per Marvel: Battlegrounds che per Inside Out, anche in Alla Ricerca di Dory Avalanche ha cercato di variare dalla formula ormai troppo abusata dell’Open World, fornendo un metroidvania molto semplice e facilmente ri-esplorabile coi potenziamenti disponibili. Dory e Nemo dovranno nuotare tra correnti, pesci giocattolo e mani di bambini invadenti , per raggiungere ogni anfratto delle vasche e salvare il maggior numero di pesciolini dagli scarichi di scolo. Al loro fianco oltre agli attacchi basilari (una bolla per colpire interruttori e inglobare nemici, e un colpo di pinna per lanciare proiettili e distruggere ostacoli) tre piccoli animaletti, che saranno in tutto e per tutto i potenziamenti per esplorare zone inaccessibili: il gamberetto mangerà le alghe che ostruiranno i percorsi, il paguro permetterà di sfidare le correnti e infine la seppia farà luce nelle zone buie. Ognuno dei tre potenziamenti è affidato ad un tasto della croce direzionale, ed è attivabile in qualsiasi momento una volta ottenuto, e può essere migliorato soddisfacendo delle missioni apposite nell’hub 3D, entro il termine del gioco si avrà accesso ad ogni area e collezionabile, potendo completare ogni zona al massimo e ricevendo gli appositi premi per abbellire Morro Bay.
Alla Ricerca di Dory utilizza ovviamente lo stesso motore grafico di Disney Infinity 3.0, regalando una versione giocattolosa dei personaggi del mondo di Nemo. Un lavoro pregevole è stato fatto con la modellazione dell’acqua e con gli elementi marini, con un’unica nota negativa salendo in superficie nell’hub 3D in cui le increspature si tramutano in poligoni parecchio brutti alla vista. Il doppiaggio è affidato alle voci originali dei due film (sia inglesi che italiane) e si dimostra di ottima qualità come il resto della produzione. Nulla da segnalare per quanto riguarda la qualità delle miniature che, per l’ultima volta, portano nei negozi un ottimo livello di dettaglio ed un’immancabile aggiunta alle collezioni dei fan.
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