Era il 2010 quando THQ, la cui presenza era ancora notevole sul mercato videoludico, pubblicò il primo capitolo di un omonimo nuovo franchise, Darksiders, che avrebbe lasciato il segno nel genere. Ancora una volta, THQ ha dimostrato di essere in grado di creare giochi di successo, qualunque sia l’ambito considerato, in questo caso quello dell’Action/Adventure. Sviluppato da Vigil Games, il brand si proponeva di raccontare la storia dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse, il cui compito era quello di preservare l’equilibrio tra i regni dell’Inferno, del Paradiso e degli uomini.
VERSIONE TESTATA: PC
La guerra tra Paradiso e Inferno imperversava più che mai, quando l’Arso Consiglio nominò quattro guerrieri, i Cavalieri dell’Apocalisse, per portare l’equilibrio fino a quando l’uomo non sarebbe stato in grado di partecipare alla battaglia. Ben sette erano i sigilli che mantenevano stabile l’ordine naturale degli eventi, e i quattro combattenti sarebbero stati chiamati solo quando il Settimo Sigillo sarebbe stato spezzato. L’avventura nei panni di Guerra inizierà ai giorni nostri, quando l’epica battaglia era ricominciata, dove l’eroe verrà evocato sulla Terra per ristabilire l’equilibrio. Qui si scoprirà che in realtà il Settimo Sigillo era intatto e Guerra, richiamato dal Consiglio, sarà imprigionato per cento anni. Prima di essere giustiziato, riuscirà a farsi dare un incarico per redimersi: dovrà tornare sulla Terra per scoprire cosa fosse realmente accaduto per poi ripristinare l’ordine. In seguito a questa prima introduzione, che avrà la funzione di un tutorial, ritornerete nel mondo degli uomini e, controllati dalla Sentinella del consiglio, tutto avrà inizio. Il nemico ultimo di Guerra è il Distruttore, artefice di quanto accaduto agli uomini e, fondamentali nel corso della storia, saranno alcuni demoni, i quali vi concederanno il loro aiuto nel corso del gioco, fornendovi indicazioni e oggetti. Tuttavia, prima di giungere dal Distruttore, sarà necessario combattere ed eliminare quattro demoni scelti, occupando una buona parte del tempo necessario a concludere il gioco.
In Darksiders si alterneranno di continuo parti di gioco Action e Platform. Infatti, prima di raggiungere e affrontare i vari boss, sarà necessario completare delle sezioni con piccoli rompicapo, richiedendo di scalare pareti, attraversare burroni, trovare oggetti, il tutto con lo scopo di aprire porte precedentemente chiuse, le quali ci porteranno man mano verso il nemico di turno da sconfiggere. Tuttavia, la struttura è abbastanza semplice e lineare e raramente il giocatore si ritroverà in difficoltà nel capire come passare all’area successiva e, durante l’esplorazione, si incontreranno vari mini-boss da sconfiggere per poter procedere. I combattimenti non sono eccessivamente complicati a causa di strategie di facile intuizione. Le meccaniche risultano semplici ed intuitive, anche grazie alla mappatura dei tasti molto facile da ricordare. Il movimento sarà legato al consueto WASD, mentre al mouse è lasciato il compito di attaccare con una delle due armi equipaggiate e di utilizzare specifici oggetti, nonché quello di gestire la telecamera. Come in ogni gioco Action che si rispetti, sarà possibile saltare, prendere e lanciare oggetti, parare, schivare o eseguire scatti in una direzione. Molto scomoda, invece, risulta essere la focalizzazione sul singolo bersaglio, che sposta la telecamera esclusivamente sull’obiettivo in questione, rendendo difficile osservare cosa c’è intorno a noi o, anche peggio, alle nostre spalle. Fatta eccezione per quelli più deboli, con i quali è possibile farlo sin dal principio, quasi tutti i nemici e in special modo i boss potranno essere eliminati istantaneamente premendo il tasto E dopo aver inflitto loro numerosi danni, attivando così una piccola sequenza durante la quale il bersaglio verrà brutalmente squartato. Ad ogni uccisione si otterranno tre tipi di anime: verdi, che ripristineranno la vostra energia, gialle che riempiranno la barra dell’Ira, necessaria per l’utilizzo di abilità speciali, e blu, che costituiranno la vostra moneta di scambio con il demone Vulgrim, da cui sarà possibile acquistare nuove oggetti e tanto altro. Inoltre, sempre da Vulgrim sarà possibile teletrasportarsi istantaneamente tra le varie postazioni in cui esso compare, a patto che siano già state visitate. Le armi saliranno di livello con l’utilizzo, permettendo l’acquisto di potenziamenti per le varie combo. E ancora, per un breve lasso di tempo, sarà possibile attivare, con il tasto V, la Forma Caotica, durante la quale Guerra potrà sferrare attacchi più potenti. Sarà inoltre possibile equipaggiare degli oggetti alle armi in modo da conferire loro particolari bonus.
È evidente la struttura piuttosto lineare del gioco, in modo particolare per quanto riguarda l’esplorazione. Al contrario, la trama col proseguire del gioco avrà risvolti piuttosto interessanti e inaspettati. Come già accennato, anche i combattimenti non sono particolarmente difficili, almeno per quanto riguarda la difficoltà “Normale”, e le strategie per abbattere i boss sono facilmente intuibili. Un ostacolo, sebbene di natura psicologica, è dato dall’assenza di una barra dell’energia per questi ultimi, non rendendo possibile sapere quanto manca per concludere il combattimento. È risultato ostico l’utilizzo di alcuni comandi, come per esempio quelli legati all’utilizzo delle varie abilità, che risultano scomodi per chi gioca con mouse e tastiera piuttosto che con un pad.
Abbiamo testato il gioco con i dettagli al massimo ed è evidente come, ai tempi, Darksiders fosse visivamente maestoso, seppur con qualche difetto. Che si parli di demoni, angeli, umani e così via, ciascun personaggio è stato ben disegnato e curato attentamente nei dettagli. Deludenti sono invece le texture che compongono il panorama, che a tratti risultano essere eccessivamente squadrate, mentre altre volte non sono caricate correttamente, portando a qualche sporadico bug visivo. Qualche errore è presente anche sui modelli poligonali, ad esempio quando Guerra saltuariamente lievita nel vuoto durante le combo, tornando alla posizione corretta non appena concluso l’assalto. L’esperienza visiva di Darksiders risulta essere comunque decisamente appagante, anche grazie alle ambientazioni post-apocalittiche in cui è ambientato. Ottimo è anche il lavoro di Cris Velasco, Mike Reagan e Scott Morton, i compositori della colonna sonora di Darksiders. Le musiche, infatti, conferiscono un maggiore senso di epicità alle battaglie e al gioco stesso. Di notevole spessore è anche il doppiaggio italiano, con delle voci che risultano essere più che adeguate ai propri personaggi.
#LiveTheRebellion