Visual Adventure Novel
Se la trama resta il punto forte della serie, con Another Episode, Spike Chunsoft ha voluto osare un po’ di più dal lato gameplay vero e proprio. Come detto in apertura, i due Danganronpa sono avventure grafiche, dove le fasi di gioco erano ridotte all’esplorazione degli ambienti in prima persona e ai minigiochi dei processi di classe. In questo spin-off, vi troverete per la prima volta alle spalle della protagonista, in un “classico” third person shooter con forti influenze adventure. Komaru avrà a disposizione l’Hacking Gun, il megafono anti-tecnologia sviluppato dalla Future Fondation e, proseguendo nel gioco, troverà otto truth bullets diversi con cui equipaggiare l’arma.
Un cambio drastico di gameplay
Playstation Vita si offre gentilmente per ospitare questa nuova forma della serie, tramutando “L” nel puntamento ed “R” nel tasto per fare fuoco (c
ome accade già nei due capitoli principali, solo che questa volta avremo “proiettili” veri e non frasi), con “Cerchio” Komaru potrà correre e con “X” raccogliere oggetti e interagire con gli altri personaggi; all’analogico destro ovviamente è affidata la telecamera e il mirino, se la prima può sembrare scomoda nei primi momenti di gioco, il secondo sarà il vero e proprio tallone d’Achille di questo nuovo gameplay: fortunatamente il problema è arginabile grazie alle abilità che Komaru troverà sparse per Towa City (
o ottenendo A alla fine di ogni capitolo) disattivando l’auto-lock e ottenendo il movimento rapido, mirare risulterà meno faticoso (
seppur sempre leggermente legnoso).
Prima di dedicarci ai vari proiettili a disposizione della ragazza spendiamo due parole anche sulla sua compagna di viaggio: Fukawa è utilizzabile in qualsiasi momento (
quando si hanno batterie a disposizione) tramite il tasto “Triangolo”, e trasformandosi in Genocider Jack
tramuterà anche il gameplay da tps ad Hack n’ Slash, facilitando di molto la sconfitta delle orde di Monokuma che vi troverete davanti. Fukawa può ovviamente essere utilizzata solo per un breve lasso di tempo (
potenziabile grazie alle abilità ottenibili nel corso del gioco) ed è possibile completare Another Episode senza mai chiamarla in campo tranne quando è richiesta necessariamente da alcune sezioni specifiche della trama.
Ma quando si Sparah?
L’Hacking Gun ha a disposizione otto tipi di proiettili, ottenibili avanzando nella storia, che Komaru potrà utilizzare contro i diversi Monokuma che dovrà affrontare. A seconda del Truth Bullet, vi sarà un numero di munizioni variabile (
ampliabile migliorando le armi al negozio), eccezion fatta per
Move (
in grado di accendere apparecchi elettrici) e
Detect (
che permetterà di trovare collezionabili o indizi sugli enigmi sparsi per la mappa) che essendo inoffensivi sui nemici avranno scorte illimitate.
Break, il primo e più comune, è un normalissimo Truth Bullet e sarà quello che utilizzerete per la maggiorparte dell’avventura;
Dance farà ballare il Monokuma colpito, esponendo il punto debole (l’occhio destro);
Burn permetterà di sparare una raffica di colpi veloci;
Paralyze colpirà con un proiettile elettrico tutti gli avversari in una determinata area;
Knockback farà indietreggiare gli avversari e li costringerà a far cadere eventuali scudi ed infine
Link vi permetterà di prenderne il controllo per un breve lasso di tempo. Questa carrellata sui Truth Bullet è necessaria per spiegare le
Stanze Arcade, luoghi che pullulano per tutta
Towa City e che richiedono un determinato utilizzo dell’Hacking gun per essere portate a termine col massimo dei voti (
e dell’esperienza per Komaru).
Nelle Stanze Arcade, non dovrete affrontare orde di Monokuma come nel resto del gioco, ma limitarvi a utilizzare il proiettile giusto per risolvere la richiesta del Monoku-Man: dall’elettrizzare tutti gli avversari portandoli sulla stessa superfice bagnata, fino a distruggerli tutti con un esplosione, passando per il trovare un bambino canterino nascosto senza farsi scoprire dai Beast Monokuma; ogni richiesta portata a termine inciderà sul punteggio di fine capitolo, sulla ricompensa in Monocoins e esperienza per nuove abilità.
Stanze Arcade e Boss divertenti e riusciti
Le Stanze Arcade sono la parte più divertente e varia del titolo, anche se una volta capiti i poteri di ogni Truth Bullet, solo un paio risulteranno veramente fastidiose da superare alla perfezione. L’altra grossa novità rispetto ai precedenti capitoli, è la vera e propria presenza di Boss di fine livello, scontri contro enormi robot in grado di schiacciare Komaru e Fukawa, e che richiederanno un ottimo utilizzo dei Truth Bullet (
e di conseguenza del mirino ballerino) per essere portati a termine. Queste battaglie rappresentano uno dei momenti più riusciti nel nuovo nucleo della serie, regalando momenti divertenti e nuove strategie ogni volta.
Sfortunatamente (
o fortunatamente) tutto il titolo, dalle normali esplorazioni alle stanze arcade, passando per le battaglie ai boss, è
facile e mai frustrante, risultando giocabile anche a coloro che non masticano il genere e vogliono godersi solamente la trama di
Another Episode.
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Una volta completato il titolo oltre i classici extra a cui
Spike Chunsoft ci ha abituato (
tra cui una nuova novel testuale) si potrà avviare una partita in Nuovo Gioco + cambiando difficoltà ma mantenendo tutti i collezionabili, le abilità e il livello massimo di Komaru ottenuti nel corso della prima partita. Sebbene anche in Another Episode la trama sia importantissima e probabilmente la parte fondamentale del titolo, questo spin-off risulta
più rigiocabile dei suoi predecessori proprio per la presenza del nuovo tipo di gameplay.
Thank you based Takada
I primi due Danganronpa nascevano su PSP e furono ripuliti e corretti, e tradotti nel nostro caso, per essere in piena forma su PS Vita: la bistrattata console portatile Sony trova infatti la sua linfa vitale in tutti quei titoli giapponesi che vanno ad ampliare i giochi di nicchia ogni mese.
Another Episode (
e il futuro Danganronpa 3) nasce ed esce sulla nuova console, sfruttandola bene nei filmati di gioco, e un po’ peggio nelle fasi di dialogo. Un plauso invece a Spike Chunsoft per quanto riguarda i modelli poligonali nelle fasi esplorative e di combattimento, il titolo non presenta quasi mai cali di frame ed è godibile fino ai titoli di coda, se non fosse che per la prima volta nella serie, non è disponibile la possibilità di impostare il doppiaggio giapponese. Fortunatamente le doppiatrici inglesi di Komaru e di Fukawa riescono a dare una buona interpretazione ai personaggi, ma siamo sicuri che molti degli amanti della serie storceranno il naso per l’assenza delle voci originali. Inoltre ad aggravare il tutto, l’assenza di sottotitoli (
in qualunque lingua) durante i filmati, che di conseguenza vanno seguiti attentamente e al silenzio in stanza per i non madrelingua inglesi, pena il rischio di perdersi qualche rivelazione importante. Fortunatamente se il doppiaggio può far mettere il broncio,
Masafumi Takada confeziona una nuova colonna sonora (
che si basa principalmente su tre nuovi brani uno migliore dell’altro) impeccabile come le precedenti e che vi ritroverete a fischiettare più volte dopo ogni sessione di gioco.
Verrà rilasciato un DLC gratuito contenente l’audio giapponese il prossimo 4 Settembre, in contemporanea con l’uscita nei negozi.
Verdetto
8 / 10
La sforbiciata non è solo una pratica sessuale
Commento
Pro e Contro
✓ Trama adatta ai fan della saga
✓ Colonna sonora impeccabile
✓ Boss fight divertenti
✓ Gameplay azzeccato
x Non adatto ai neofiti della serie
x A tratti troppo semplice
#LiveTheRebellion