Da amante di tutta quella che è la sub cultura Russa, in particolare a quella dove si pompa l’Hardbass e si indossano tute dell’Adidas, non potevo di certo non mettere l’occhio sul nuovo gioco del team The Farm 51. Nato da una campagna Kickstarter e poi approdato su Steam come early access, Chernobylite è finalmente arrivato a noi come prodotto completo.

ll titolo pesca a piene mani dall’immaginario collettivo di quello che fu il più grande incidente nucleare della storia, avvenuto nella centrale di Chernobyl e della vicina cittadina di Pripyat. In passato abbiamo visto ottimi esempi che catturavano in pieno la desolazione che un tale incidente è stato in grado di portare, prima tra tutti la blasonata serie di S.T.A.L.K.E.R.

È soprattutto da quest’ultimo che Chernobylite cerca di trarre ispirazione, con ovviamente dei ritocchi – alcuni più riusciti, altri meno – tutti suoi. Chiamate quindi la vostra babushka e fatevi portare della kvass bella fresca, è tempo di entrare nella Zona.

Un passato difficile da dimenticare

Igor è un ex scienziato che un tempo lavorava per la centrale nucleare di Chernobyl. Purtroppo a causa dell’incidente ha perso quello a lui più caro, sua moglie Tatyana, anch’ella ricercatrice ma scomparsa dopo quel fatidico giorno. Igor da allora non si dà pace e cerca indizi su dove possa essere ovunque, facendolo spingere di nuovo al luogo ove tutto questo è iniziato, Chernobyl.

Assembra quindi una squadra composta da lui ed altri tre uomini per infiltrarsi nello stabilimento messo di nuovo a nuovo. Sì perché un ente governativo, il NAR, controlla la Zona e il centro stesso. Il motivo per cui il NAR è tanto interessato a Chernobyl è presto detto. Un materiale che va oltre la comune scienza si è creato a seguito dell’incidente, la Chernobylite, e l’ente ne sta appunto studiando le funzioni per carpirne i segreti.

A Igor però questo materiale interessa il giusto, perché per lui la cosa più importante non è fermare il NAR o i vari fenomi paranormali che stanno accadendo dal disastro. No, a lui interessa solo trovare sua moglie Tatyana. Un atteggiamento profondamente egoista ma anche molto umano.

Come al solito niente andrà per il verso giusto e verranno scoperti. Uno strano Stalker in grado di utilizzare i poteri della Chernobylite li bracca, mettendoli spalle al muro. Sarà solo grazie all’invenzione di Igor, la sua pistola spara wormhole, che riusciranno a salvarsi per il rotto della cuffia.

Danger Zone

Dopo la breve escursione a Chernobyl, grazie alla “pistola” di Igor, facciamo conoscenza di quella che è la nostra base operativa, un vecchio capannone abbandonato con un’ottima vista sulla Zona. Anche se sconsolati e mal ridotti però non bisogna perdersi d’animo, Tatyana è ancora dispersa e serve un nuovo piano d’azione.

Ed è qui che parte il tutto. Sarà compito di Igor -e nostro- riunire una squadra di persone per poter fare nuovamente irruzione a Chernobyl e scoprire finalmente la verità, liberandosi anche di quelle strane visioni che ci tormentano. Tatyana infatti sarà anche scomparsa, ma apparirà saltuariamente davanti a noi sottoforma di visione, dandoci anche dei consigli.

Come prepararsi a fronte di questo nuovo assalto se non nella Zona? Ed infatti ogni giorno ciascun membro della squadra si può addentrare per varie zone di Pripyat e dintorni. Le aree in cui ci si sposta sono un po’ piccole è vero, però compensano egregiamente con altro.

Ogni luogo ha vividamente rappresentato su di sé gli effetti che un tale disastro nucleare può scaturire. La Zona ormai è un’area pressocché abbandonata, dove ci sono solo vecchie vestigi di quello che un tempo era la quotidianità del luogo. Camminare scorgendo un momumento ai caduto od addirittura un’interno edificio scolastico abbandonato, fa venire più volte la pelle d’oca, immaginando dove siano ormai quelle persone e cosa hanno vissuto in quel periodo.

Se da una parte però la Zona nella sua desolazione si presenta molto suggestiva, lo stesso non si può dire per tutto quello che ruota attorno ai fenomeni paranormali. Il team l’ha definito “horror nucleare”, ma personalmente c’è ben poco di horror, a parte qualche jumpscare sporadico e delle simpatiche bambole che brillano di luce verde.

Gli stessi nemici sanno davvero di blando, è difficile rimanere spaventati da una persona che corre verso di voi con una testa verde fluo. Sembra quasi che il gioco voglia trovare un proprio stile, discostandosi ma al tempo stesso riprendendo da S.T.A.L.K.E.R. – fallendo però miseramente. Dove quest’ultimo riusciva a dare un’ottima impronta di orrore cosmico grazie alle Anomalie, lo stesso non si può dire di Chernobylite.

All’interno della Zona comunque, oltre alla missione principale, si nascondono altri eventi secondari da scoprire. Sono abbastanza vari e riescono ad immergervi appieno nell’atmosfera del luogo. Si possono incontrare mercanti eccentrici, posti diroccati da saccheggiare e anomalie di Chernobylite, contribuendo comunque a dare quel tocco di varietà in più, dato che di luoghi da esplorare ne avremo davvero pochi.

Unico neo è che le missioni principali, a parte qualche eccezione, sono tutte sullo spostarsi da un punto A a uno B per parlare con qualcuno o raccogliere un oggetto specifico. C’è poca varietà nella main quest, e la cosa ovviamente diventa quasi subito noiosissima.

La famosa ruota panoramica di Pripyat

Un cocktail esplosivo

Ma come ci si approccia a queste missioni? Be’ in due modi, alla vecchia maniera sentendosi un novello Rambo filo comunista, oppure usando lo stealth. L’approccio con le armi è in generale molto soddisfacente, anche se sono davvero poche le armi da fuoco a vostra disposizione, non andando oltre le 5 totali.

L’arsenale è in grado di infliggere ingenti danni ai nemici. A volte ad eliminarli basta anche un singolo headshot ben assestato. Ecco, forse le armi fanno troppo danno, rendendo la partita tutt’altro che dura. L’IA inoltre è abbastanza stupida, a volte fino a rendere delle barzellette alcuni scontri a fuoco iniziati in maniera molto adrenalinica.

Il sistema Stealth invece è quanto di più semplice si possa trovare. Igor può abbassarsi, camminare nei cespugli per celarsi e colpire i nemici da dietro per metterli KO. Tutto qua. Avrei preferito venisse un po’ sviluppato, anche tramite magari una semplice meccanica di esca od occultamento corpi. Così non è, e mi dispiace, perché comunque il gioco stesso invoglia ad un approccio più furtivo.

Igor, essendo un nerd chiaccherone, non è abituato a uccidere. Quando combatte e uccide i nemici, la sua psiche infatti andrà calando. Nel gioco è presente anche una componente Survival, che ben si amalgama al resto.
Da bravo Stalker è possibile quindi andare in giro raccogliendo erbe, funghi, pezzi elettronici ed altri materiali vari. Con questi è possibile creare rimedi – per la salute, la psiche, o le radiazioni – o vere e proprie strutture per potenziare l’arsenale.

Il mix tra i vari generi devo dire che riesce nella sorprendente impresa di non cozzare mai, trovando un giusto equilibro con tutto. Niente di quello che si fa sembra superfluo, e ci si sente davvero invogliati ad usare tutte le meccaniche a disposizione durante il gioco.

Un giro tra le paludi russe

Benvenuto nel Rifugio Blu, l’uscio è aperto

Altra importantissimo aspetto, insime al sistema di crafting, è quello Base Building. Già, perché similarmente a Fallout 4, è possibile accedere a un intero menù dedicato al riciclo e alla costruzione di vari strumenti. Essi variano dal semplice banco da lavoro, alla costruzione di varie comodità per la base.

Oltre a migliorarla sarà anche nostro compito tenere l’ambiente confortevole e respirabile, in modo da non far perdere il morale a Igor stesso ma anche alla sua banda. Su questo aspetto Chernobylite fa un lavoro egregio, integrando perfettamente il sistema insieme agli altri, in modo da non farlo mai risultare superfluo e banale – vero, Fallout?

Come anticipato, Igor non lavorerà da solo. Sarà nostro compito durante la storia reclutare vari alleati, da poter poi mandare in varie missioni esplorative. I compagni sono tutto sommato molto interessanti, e anche se tendono verso lo stereotipo del russo fuori di testa non risultano mai noiosi da ascoltare e soprattutto mai piatti.

Dovranno inoltre essere gestiti, sia sul piano psicologico che su quello dell’equipaggiamento, per garantire alte probabilità di successo nelle loro esplorazioni. Inoltre i compagni potranno anche addestrarvi in nuove abilità passive, ottenibili spendendo i punti esperienza guadagnati dai level up.

Ogni abilità che deciderete di imparare è intervallata da dialoghi o vere e proprie sequenze di addestramento. Questo rende davvero chi ci ruota attorno più vivo e concreto, e non semplici distributori automatici di abilità – vero, Bethesda?

Your choice (really) matters

L’ultima, e forse più importante, feature di Chernobylite è la possibilità fare delle scelte che alterano il corso degli eventi. Inizialmente pensavo la solita sciocchezza, il solito specchietto per le allodole a cui i vari dev che lo millantano fanno allusione. Invece ne sono stato piacevolmente sorpreso.

Le vare scelte in Chernobylite cambiano davvero lo svolgere degli eventi, e non solo da un punto di vista estetico del mondo di gioco. Non voglio spoilerare, ma sicuramente ci sarà un punto in cui l’azione X è stata scaturita da un effetto domino di vostre scelte precedenti.

Il gioco viene anche incontro al giocatore in questo senso. Grazie alla chernobylite si può alterare il corso degli eventi, e modificare alcune delle scelte precedenti. Una scelta interessante, che può anche ovviare al problema di dover rigiocare più volte il gioco per aver davvero visto tutto.

La stessa morte nel gioco non è mai un game over, anzi è parte integrante della trama stessa. Igor infatti verra catturato ed imprigionato, e starà poi al giocatore evadere, con conseguenze sia a livello di gameplay che di trama.

Voto e Prezzo
7.5 / 10
30€ /30€
Commento
Chernobylite è stato capace di fondere egregiamente vari generi, senza farli risultare mai posticci. Non riesce però suo malgrado a raggiungere le vette dei vari S.T.A.L.K.E.R., complice anche un ben poco ispirato ambiente soprannaturale e delle missioni ripetitive. Resta comunque molto divertente da giocare e con un'ottima immersione in quella che è la zona limitrofa alla catastrofe di Chernobyl.
Pro e Contro
Storia avvincente
Ottima ambientazione
Le scelte fatte contano
Combattimento divertente...

x ...ma ha alcuni problemi
x Missioni ripetitive
x IA da rivedere

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