Nel corso della sua fortunatissima esistenza
Nintendo DS è stato la casa di
un gran numero di giochi ed esperienze non convenzionali. Grazie a titoli come
999 o quelli appartenenti alla serie di
Ace Attorney, è con questa console che il genere delle
visual novel è stato definitivamente sdoganato in occidente. Gli appassionati ricorderanno con piacere alcuni esponenti del genere realizzati dallo
studio Cing:
Another Code,
Hotel Dusk e
Last Window. Proprio in concomitanza con l’uscita di quest’ultimo il team di sviluppo chiuse i battenti, dando luogo ad una diaspora che ha portato i suoi componenti in altre software house giapponesi.
Chase: Cold Case Investigations – Distant Memories è il nuovo titolo realizzato da
Kaisuke Tanasaki, già direttore di Hotel Dusk, e pubblicato da
Arc System Works e
Aksys sul
Nintendo eShop di
3DS.
Un caso vecchio 5 anni
Sin dai primi momenti Chase richiama alla mente titoli come Hotel Dusk e Last Window, vuoi per l’utilizzo dello
stesso character design, vuoi per le atmosfere dominate da
musiche jazz, vuoi per il tipo di storia e di dialoghi tra i personaggi. La storia si concentra su due detective della divisione casi insoluti,
Shonosuke Nanase e
Koto Amemura, intenti a scoprire la verità su di
un incidente avvenuto 5 anni prima in un’ospedale. Rispetto ai precedenti titoli targati Cing,
la portata dell’indagine è assai ridotta. L’intero caso è
risolvibile in un paio di ore e la componente visual novel è nettamente preponderante su qualsiasi altra meccanica di gameplay. Mentre in Hotel Dusk e Last Window ci trovavamo ad esplorare location in prima persona, risolvendo qua e la degli enigmi, in Chase: Cold Case Investigations
saranno i dialoghi e la narrazione a prendere il sopravvento. Non solo non vi è alcuna componente esplorativa, ma l’interazione con il giocatore è limitata all’indicare degli indizi su delle fotografie ed a selezionare risposte multiple durante i dialoghi.
Più una demo che un gioco
L’intera avventura
ha più il sapore di una demo o di un prologo che non di un gioco compiuto. Per quanto il caso dell’ospedale venga risolto nelle circa due ore di gioco, un cliffhanger finale rimanda ad ipotetici futuri sviluppi, lasciando l’appetito del giocatore piuttosto insoddisfatto. Nonostante lo stile del gioco e la tipologia della narrazione rimandino ampiamente ad Hotel Dusk e Last Window,
in così poco tempo non c’è spazio per affezionarsi ai personaggi, che risultano poco approfonditi e poco interessanti, e lo stesso si può dire dell’ambientazione, fin troppo generica. Viene spontaneo chiedersi se nelle intenzioni dello sviluppatore ci sia l’idea di realizzare un’avventura episodica in piena regola. Se questo fosse il caso, Chase: Cold Case Investigations fallisce nel lasciare il giocatore incuriosito, per via della piattezza della narrazione e dello scarso carisma dei personaggi.
Budget risicato
Sotto il profilo della realizzazione tecnica non c’è molto da dire. Viene abbandonato lo straordinario stile in
rotoscoping di Hotel Dusk e Last Window in favore di un più
generico look anime. Pur mantenendo lo stesso character design dei suoi predecessori spirituali (
a tratti si potrebbe scambiare Shonosuke per Kyle Hyde), la componente grafica è in gran parte costituita da
fondali ed artwork statici, mentre le
occasionali animazioni sono estremamente limitate. L’impatto complessivo è quello di un titolo a bassissimo budget, che stride con il passato di Cing. Un po’ meglio le musiche, che riprendendo lo stile dei precedenti giochi riescono a dare un accenno di
atmosfera Neo-noir. Il titolo non presenta doppiaggio ed i testi a schermo sono disponibili solo in lingua inglese, purtroppo.
Verdetto
5 / 10
Certi casi è meglio lasciarli insoluti
Commento
Pro e Contro
✓ Riprende lo stile di Hotel Dusk e Last Window
✓ Musiche d'atmosfera
✓ Character design piacevole
x Avventura cortissima e poco soddisfacente
x Mancano le fasi esplorative
x Poca personalità e poco carisma
x Visivamente dà l'impressione di essere un titolo a bassissimo budget
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