Ad un mese dal terzo episodio, Telltale rilascia il quarto capitolo di BATMAN – The Telltale Series, dal titolo abbastanza esplicativo
Guardian of Arkham. Disponibile sia nel season pass che in versione stand-alone a 6,49 € per PlayStation 4, PlayStation 3, Xbox One, Xbox 360 e PC, scopriamo insieme come proseguono le avventure del giovane Bruce Wayne.
Versione Testata: PlayStation 4
Per poter parlare di Guardian of Arkham è necessario fare il punto sugli scorsi tre episodi. Saranno quindi presenti spoiler di
Realm of Shadows,
Children of Arkham e
New World Order. Limiteremo al minimo invece le anticipazioni sulla trama di questo capitolo.
Welcome to Arkham
Dopo la rivelazione della reale identità di Lady Arkham, la perdita delle Wayne Enterprises, e il tracollo di Harvey Dent, Bruce ancora sotto gli effetti della tossina velenosa, viene ricoverato nel manicomio di Arkham. La prima metà di Guardian of Arkham è probabilmente il punto più alto della serie fino ad ora, non solo per i fan del pipistrello a fumetti che ritroveranno due personaggi storici, ma anche per gli amanti di Batman in generale. L’entrata in scena di una determinata figura, qui in una nuova versione come già accaduto per Pinguino, Harvey Dent e lo stesso Bruce, è destinata a lasciare il segno non solo sul giovane giustiziere ma anche sul giocatore. L’oretta necessaria per portare a termine Guardian of Arkham è ricca di spunti interessanti per il finale di stagione, con una scelta di costume simile a quella avvenuta in Children of Arkham, riuscendo a trascinare il giocatore fino al consueto cliff hanger.
Detective d’assalto
In questo quarto capitolo Telltale ha cercato evidentemente di mischiare tutte le meccaniche viste negli scorsi mesi: oltre ai dialoghi a scelta multipla e i bivi narrativi, trovano spazio anche le indagini sul campo, in una scena del delitto macabra e d’impatto. Ma a far da padrone sono ancora una volta i dialoghi, che vanno a delineare sempre di più l’universo alternativo creato dai ragazzi di Telltale, facendo crescere Bruce sia come uomo che come eroe. Guardian of Arkham gioca con lo spettatore e lo induce ancora una volta a scegliere tra l’uomo d’affari e il pipistrello, con tutti i rischi che ne conseguono. Non vi riveleremo l’ultima scelta, ma a seconda del percorso intrapreso, modificherà completamente la fase finale di questo episodio. Le eventuali conseguenze potremo analizzarle solo nel finale, che purtroppo non ha ancora una data d’uscita.
Come ci siamo concentrati su Pinguino nelle scorse recensioni, è giusto ritagliare uno spazio anche per Harvey Dent, al secolo
Due Facce, senza rovinare quanto accadrà in Guardian of Arkham. Sia che abbiate deciso di salvargli la faccia (
in tutti i sensi) sia che l’abbiate fatto sfigurare, l’Harvey di Telltale subisce un tracollo psicotico, sviluppando una seconda personalità crudele e pronta a tutto per proteggere Gotham. Telltale riesce a raccontare il personaggio sotto una nuova luce, pur non perdendo alcun tratto caratteristico del politico. Il rapporto con Bruce arriva ad un punto di rottura critico, andando a delineare il destino di Harvey; in tutto questo però, il crociato incappucciato non perde mai la speranza di poterlo redimere, regalando ulteriori spunti a questo elseworld.
Stop Bat-Motion
Guardian of Arkham è anche leggermente migliorato sotto il profilo tecnico. I cali di frame sono sempre presenti, ma meno costanti rispetto ai precedenti episodi, rendendo l’ora di gioco molto meno frustrante rispetto a quella passata su New World Order. Sfortunatamente nella fase finale abbiamo riscontrato dei problemi sul comparto audio, con i suoni di sottofondo che sparivano del tutto durante l’azione. Ottimo lavoro invece nel lato del doppiaggio, con voci adatte ai nuovi ruoli introdotti da questo capitolo, il titolo resta completamente in inglese sia nel parlato che nei testi, è pertanto consigliata una buona conoscenza della lingua prima di procedere all’acquisto.
Verdetto
8 / 10
Riiiidi, Pagliaaaaaccio!
Commento
Pro e Contro
✓ Equilibrio tra le meccaniche
✓ Personaggi convincenti
x Framerate ballerino
#LiveTheRebellion