Non tutti sanno che la prima versione di Animal Crossing, ai tempi Animal Forest, in Giappone uscì nel 2001 per Nintendo 64, solo in seguito, venne pubblicata la versione per Game cube, che arrivò anche da noi nell’Aprile del 2005.
Il simulatore di vita quotidiana, creato e reso famoso da Takashi Tezuka e Katsuya Eiguchi, si unì alla schiera di esclusive Nintendo dotate del fattore N, quella caratteristica unica che si ritrova solamente nei giochi della casa di Miyamoto.
Dopo aver conquistato i possessori del cubo, nel 2006 ecco arrivare su tutti i DS del mondo Animal Crossing Wild World, primo capitolo portatile del brand, che introdusse la possibilità di viaggiare e giocare con altri Crosser grazie alla Nintendo Wi-fi Connection.
Forte di questo successo su DS, il brand tornò su Wii con nuove aggiunte e nuovi personaggi a fine dicembre 2008, con Animal Crossing Let’s Go to the City, che oltre alla Wi-fi Connection sfruttava anche Wiiconnect24 (predecessore dell’attuale Spotpass) permettendo di ricevere regali speciali da Nintendo stessa.
Quando ormai tre anni fa venne annunciato 3DS, tra i titoli mostrati figurava anche un nuovo titolo di Animal Crossing, ma per poterlo vedere finalmente nei negozi, i giapponesi hanno dovuto aspettare lo scorso Novembre, mentre noi poveri Europei metteremo finalmente le mani su Animal Crossing: New Leaf il 14 Giugno.
Fortunatamente noi di I Love Videogames abbiamo creato la nostra nuova città da circa un mese, e con quasi 100 ore attive di gioco, siamo pronti a mostrarvi un’attenta recensione del nuovo capitolo portatile del brand.
Come sanno tutti coloro che hanno giocato e amato uno dei precedenti capitoli del brand, in Animal Crossing non esiste una vera e propria trama, non c’è un filo conduttore e soprattutto non c’è un finale. Essendo un simulatore di vita quotidiana, tutto il gioco si regge sull’abbellire la città, sui vari lavoretti che ci permetteranno di guadagnare Stelline per poter pagare l’ampliamento della nostra abitazione e soprattuto sul rapporto con gli altri abitanti, negozianti e viaggiatori compresi.
In New Leaf però, c’è una piccola aggiunta rispetto ai precedenti, infatti verremo eletti Sindaco della nostra città appena metteremo piede fuori dalla stazione, un titolo che, lo vogliate o no, vi darà facoltà e obblighi mai visti prima nel brand.
Anche se siamo il Sindaco della città dovremo comunque continuare a pagare il procione Tom Nook, l’imprenditore edile che edificherà un’abitazione espandibile, come negli altri capitoli, e ci chiederà milioni di Stelline sotto forma di mutuo.
Ma allora, direte voi, cosa è cambiato? Cosa mi permette di fare la nuova carica ottenuta in New Leaf? È presto detto, recandoci al Municipio, dove troveremo a qualsiasi ora la nostra segretaria Fuffi, avremo due scelte principali:
Emanare un’ordinanza, cambiando lo stile di vita della città, e modificandone gli orari. Ad esempio scegliendo “Città Bella” ci sarà meno spazzatura, sia in mare che sul terreno, e molti più fiori; oppure optando per “Città Notturna” i nostri cittadini, e i negozianti, rimarranno svegli fino all’alba, ma si sveglieranno molto tardi nel pomeriggio, al contrario in “Città Mattiniera” tutto chiuderà prima ma vi garantirà di trovare tutti gli abitanti svegli molto presto.
Le ordinanze si adattano al nostro stile di gioco, se un giocatore dovesse lavorare tutto il giorno, e non potesse far visita alla propria città nelle ore di sole, potrà , grazie all’ordinanza adeguata, trovare i negozi aperti di notte, oppure la mattina molto presto, non perdendo nulla di quello che New Leaf può offrire.
La seconda possibilità che avremo, grazie ai nostri poteri di Sindaco, sarà quella di edificare Opere Pubbliche, dalle normali panchine e pali della luce a edifici significanti per la vita della città, come il Centro Resetti, o la Suite da Sogno ( di cui parleremo più in basso).
Non potremo creare più di un’opera pubblica contemporaneamente, e ogni volta che ne sceglieremo una dall’elenco ( in continuo aggiornamento, a seconda dei discorsi coi cittadini o dei vari eventi) daremo il via ad una raccolta fondi a cui contribuiranno in minima parte gli animali antropomorfi e a cui possono partecipare anche i nostri amici che ci visiteranno grazie alla connessione online.
Un ulteriore modo per abbellire la nostra città oltre ai classici fiori ( a cui si aggiungono dei nuovi tipi) agli alberi di frutta e alla vegetazione generale, e per allungare ulteriormente la già vastissima e quasi infinita esperienza di gioco.
Passiamo al fulcro della serie Animal Crossing, anche in New Leaf, come già detto sopra, la cosa più importante da coltivare non saranno i fiori, ma bensì i rapporti con gli altri cittadini e con i negozianti.
Come nei precedenti capitoli, dovremo essere completamente al servizio dei nostri concittadini antropomorfi, per avere vantaggi di gioco (come oggetti regalati, o fiducia per decisioni importanti) dovremo essere pronti a catturare pesci e insetti per loro, raccogliere frutta, fare consegne, rispondere alle domande più disparate, curarli in caso di malattia e molte altre cose.
Ovviamente potremo anche comportarci in modo opposto, negando tutti i favori sovraelencati e rispondendo male, ma questo non farà che incrinare i rapporti e farvi odiare dal vicino in questione, portandolo ad abbandonare la vostra città per lidi più piacevoli.
L’IA dei cittadini è purtroppo la stessa di sempre: molte volte gli animaletti vi diranno una cosa, e il giorno dopo saranno di un’idea totalmente opposta, l’unica cosa che non cambia nel corso del tempo sono i gusti per l’arredamento e la fiducia riposta nei confronti del giocatore che si dimostrerà disponibile a compiere favori.
Passando alle novità dei negozianti, nella Via dei Negozi oltre i classici Tom Nook e famiglia, Agostina e Filomena (accompagnate dalla sorella Bice, introdotta con Let’s go to the City, e da una macchina da cucire speciale in grado di leggere i QR Code) e ad alcune vecchie conoscenze del capitolo per Wii come Bigodina e Sciuscià, troveremo (non da subito) il Club LoL (o 101 a seconda di come vogliamo leggere l’insegna) discoteca gestita da Strizzo, il comico introdotto da Let’s Go to the City, che ogni sera ospiterà DJ K.K. , mentre il sabato ci troveremo il mitico K.K. Slider, il cantante più famoso del brand.
La novità più grande per i negozi riguarda sicuramente Ricicla & Ricrea, lo troveremo nella mappa principale ed è gestito da due nuovi personaggi, Alpaca e Merino, questo edificio sostituirà il mercatino delle pulci itinerante che si teneva un sabato al mese nelle case dei cittadini; è infatti possibile mettere degli oggetti che non usiamo più in vendita, a disposizione dei nostri amici che verranno a visitarci o degli stessi animaletti, che ci chiederanno consiglio su cosa comprare(Qui c’è un’altra carenza dell’IA, infatti a volte capita che l’animale rifiuti un prezzo decretandolo troppo alto,per poi comprare qualcosa che costa molto di più senza battere ciglio).
Oltre a questo servizio di mercato personale, Alpaca offre anche la compravendita di tutto quello che non ci serve e l’acquisto delle rape che negli scorsi episodi era esclusivo della famiglia Nook.
Suo marito Merino invece ci permetterà di cambiare colore ai nostri mobili, e ricaverà dei modellini dai fossili che gli porteremo.
Ogni negozio migliorerà offrendo nuovi servizi e funzioni col passare del tempo, e dei giorni (contati come sempre in real-time) e soprattutto a seconda di quanti acquisti faremo, ribadendo e rafforzando il concetto di come Animal Crossing ripaghi il giocatore per la sua pazienza sul lungo andare.
Il metodo che oggi permette in un gioco di socializzare con tutti in qualsiasi momento è sicuramente il comparto online. In un gioco come Animal Crossing, questo elemento non poteva che essere curato nei minimi dettagli, ecco quindi che New Leaf si presenta con la modalità online più ricca e completa mai vista nel brand.
Abbiamo la normale visita delle città, in multiplayer locale wireless e globale sfruttando la connessione ad internet, dove fino a quattro giocatori contemporaneamente potranno ritrovarsi in una delle città, che dovrà aprire gli ormai famosi cancelli resi celebri da Wild World.
Se registreremo i visitatori tra i Migliori Amici di New Leaf, sapremo all’istante quando saranno online e potremo avviare delle chat di gruppo in tempo reale, per potersi organizzare meglio senza l’ausilio di un pc o un social network.
I visitatori potranno sbizzarrirsi, fare dispetti, distruggere prati correndo rovinando tutta la fatica del giocatore che li ospita, oppure potranno comportarsi bene, nel rispetto reciproco, scambiandosi oggetti e frutta divertendosi coi minigiochi dell’Isola di Tortimer.
L’Isola di Tortimer è un’altra delle novità di New Leaf, gestita dall’ex-sindaco della serie, dov’è perennemente estate, e potremo approfittarne per catturare insetti e pesci di stagione anche quando nel nostro paese sarà inverno sia da soli che in compagnia dei nostri amici.
Sull’isola vi sono dei Tour Speciali, minigiochi a tutti gli effetti ( che durano massimo 8 minuti) che spaziano tra tutto il parco d’azioni permesse in Animal Crossing: ci saranno gare di pesca, labirinti, caccia alle coppie, raccolta di fossili e minerali e tante altre attività diverse, con un livello di difficoltà crescente, e a gara conclusa otterremo delle medaglie spendibili in premi.
Tra questi premi, oltre a vestiti, piante e arredamento esclusivi, c’è la Tuta da Sub di cui abbiamo parlato in precedenza e una tessera speciale che ci permetterà di visitare l’isola anche con persone che non conosciamo provenienti da tutto il mondo.
L’ultima aggiunta a questo già ricco comparto online è la Casa da Sogno, edificabile con le Opere Pubbliche, ci permette di visitare città di tutto il mondo sia in modo casuale sia tramite ricerca, anche se in versioni onirica e senza poterci portare nulla a casa eccezion fatta dei temi personalizzati, il tutto per poter prendere spunto e abbellire ulteriormente la nostra città.
L’online è stabile e quasi del tutto privo di Lag (ho riscontrato un leggero ritardo solo quando provo a scavare n.d.Guido) e rende tutta l’esperienza multiplayer divertente e immediata.
Ovviamente New Leaf sfrutta anche Street Pass e Spot Pass, il primo per poter “sbirciare” le case di coloro che incontriamo per strada, e il secondo per regali speciali da Nintendo, come WiiConnect24 faceva su Let’s Go to the City.
La serie di Animal Crossing non ha mai avuto una grafica eccelsa, e si è sempre proposta con una grafica cartonosa in pseudo cel-shading, soprattutto perchè il fulcro del brand non è l’aspetto esteriore ma tutto quello che c’è dietro e dentro il gioco.
Sebbene su 3DS i modelli siano più puliti e definiti, lo stile di New Leaf resta lo stesso dei suoi predecessori, ma siamo sicuri che agli amanti della serie non dispiaceranno affatto alcune migliorie grafiche ed effetti speciali su fiori ed altri oggetti.
Purtroppo l’effetto 3D non è tra i migliori, anzi, è del tutto superfluo ai fini del gioco e non offre niente di veramente innovativo.
Il comparto sonoro si affida invece ai soliti simulatori di voce, risultando simpatico e accattivante come nei capitoli precedenti, il tutto circondato da una nuova colonna sonora e dagli immancabili brani cantati di K.K. Slider; infine un plauso per la sempre perfetta traduzione in italiano degli infiniti dialoghi, mentre restiamo ancora un po’ scettici su alcuni dei nomi scelti per il pubblico italico.
Dopo esser nato su una console casalinga e aver trovato la sua vera casa su una portatile, per poi tornare su Wii, Animal Crossing torna finalmente su 3DS dove da il meglio di sé.
Per l’immediatezza e la quotidianità delle azioni da compiere, New Leaf non poteva uscire se non su 3DS, riportando ai fasti di Wild World il brand creato da Tezuka e Eiguchi.
Un titolo che sa dare soddisfazione dopo che gli si è dedicato un po’ del proprio tempo, e che letteralmente non ha una conclusione; l’unico problema è la voglia dei giocatori moderni di dedicarsi anima e cuore ad un gioco di questo genere, che troverà i principali sostenitori in coloro che hanno adorato alla follia i vecchi capitoli.
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