Recensione 0rbitalis

Se il vostro sogno sin da bambini è quello di diventare dei fisici o di lavorare per la Nasa, o entrambe le cose, allora 0rbitalis potrebbe essere il titolo che fa al caso vostro. Il gioco sviluppato da Alan Zucconi vi darà infatti l’occasione di lanciare nello spazio dei satelliti orbitanti, da cui prende il titolo. Scopriamo quindi se questo simulatore di gravità astrale, disponibile su Steam a 7,99€ sia per PC che per  Mac, sia un successo o meno.

 

Odissea nello spazio
 

Come accennato in apertura, 0rbitalis ha un concetto molto semplice, lanciare satelliti nello spazio. Per fare ciò, saremo chiamati ad affrontare più di un centinaio di livelli, muovendoci all’interno di una mappa stellare che riporta molti degli astri della nostra galassia, in cui dovremo calcolare con precisione la traiettoria che seguirà la nostra sonda in modo tale da farle mantenere un’orbita costante il più a lungo possibile ed evitando che si schianti da qualche parte o che venga smarrita nello spazio profondo.

 

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Oltre alla traiettoria del “proiettile” sarà necessario tener conto delle dimensioni e dei movimenti di tutti i corpi celesti presenti all’interno dello scenario, che grazie alla differente gravità daranno una diversa spinta al nostro satellite in orbita e saranno degli ostacoli più difficili da gestire una volta messi in moto, specie se avremo a che fare con interi sistemi di stelle e pianeti.

Avremo anche a che fare con livelli “lineari” in cui dovremo far seguire alla sonda  un’orbita che segua un oggetto in linea retta. E queste sono solo alcune delle difficoltà che  incontreremo lungo il nostro percorso da astrofisici in erba.

Il tutto avrà lo scopo di settare nuovi record nelle leaderboard mondiali e dimostrare di saper sfruttare meglio dei vostri “rivali” la forza di gravità.

 

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Purtroppo però, alla difficoltà degli stage, che avrà un’impennata non appena verranno superate le prime fasi, va ad aggiungersi una calibrazione delle traiettorie non sempre perfetta che, nonostante un calcolo mentale più che perfetto, potrebbe portarci a commettere degli errori madornali causati da una sensibilità non perfetta del gioco (cosa abbastanza grave per questo tipo di prodotti).

 

Ma l’offerta ludica del titolo non termina qui. Avremo infatti un nuovo livello ogni giorno che ci permetterà di cimentarci in nuove sfide.

Ciliegina sulla torta, avremo anche a disposizione un editor per creare il nostro livello e cercare di ottenere il sistema più complesso possibile e rendere la vita difficile a tutti coloro che volessero cimentarsi con il nostro progetto. C’è però da dire che questo aspetto del gioco è sì interessante, ma abbastanza semplificato e che potrebbe quindi far storcere il naso a coloro che si aspettano un sistema di creazione molto dettagliato.

 

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Lo spazio non è vuoto, è minimal
 

Per quanto riguarda il comparto tecnico, 0rbitalis fa il suo dovere, sempre fluido e senza cali di frame. Il tutto graziato da uno stile estremamente minimalista e che gioca sull’alternanza di colori accesi e dalle tonalità basilari. Il tutto disposto su una specie di scacchiera astrale che sottolineerà i nostri movimenti e quelli degli altri astri.

 

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Azzeccatissimo invece il comparto sonoro, con musiche sempre dallo stile minimal ma che immergono in un’atmosfera a metà tra l’onirico e il vuoto dello spazio. Donando una certo ritmo alle azioni di gioco.

 

Verdetto
7.5 / 10
Houston...nessun problema
Commento
Insomma, partiamo da un presupposto. 0rbitalis non è un gioco adatto a tutti. Se non vi piacciono i giochi che si avvicinano ai flash games o se non siete affascinati dall'astrofisica, potete tranquillamente rivolgervi ad altri lidi. Ma se questo è ciò che vi intriga, o se semplicemente siete curiosi di provarlo, è il titolo che fa per voi. E che vi terrà impegnati per diverso tempo cercando di battere i vostri record e quelli degli altri giocatori di tutto il mondo. Magari sfidandoli a risolvere il vostro progetto apparentemente irrisolvibile.
Pro e Contro
Offre un buon livello di sfida
Lo stile minimale è efficace
Le musiche immergono alla perfezione nel mondo di gioco

x Comandi non sempre calibrati al meglio
x Editor forse un po' troppo semplificato

#LiveTheRebellion