Mostrato per la prima volta durante la gamescom 2011, WildStar sarà uno dei tanti nuovi MMORPG che saranno rilasciati sul mercato nel corso del 2014. Sempre più agguerrita diventa la concorrenza tra i numerosissimi titoli sul mercato appartenenti a questo genere, ed anche Carbine Studios ha voluto dire la propria. Noi di Matt’s Games / I Love Videogames lo abbiamo provato durante le sessioni di beta-testing ed ecco le nostre prime impressioni.
Come la tradizione vuole da qualche anno a questa parte, WildStar offre un’interessante trama di contorno che accompagnerà il giocatore nella sua avventura. Ci troviamo sul pianeta Nexus, precedentemente abitato dagli Eldan, una razza tecnologicamente avanzata che, nonostante ciò, è sparita nel nulla. “L’eredità” lasciata è, tuttavia, contesa tra Exiles e Dominion, due fazioni contrapposte e in continua lotta fra loro, intente alla conquista di questo mondo e delle sue ricchezze. Gli Exiles, come suggerisce anche il nome, altro non sono che un gruppo di rifugiati, dei rinnegati che si sono ribellati ai membri del Dominion. Quest’ultimo, invece, è un impero intergalattico che ha stabilito che il Nexus gli appartiene, dando così inizio all’esplorazione per la ricerca delle perdute tecnologie sopracitate. Con un totale di quattro razze differenti per ciascuna fazione, la vostra avventura proseguirà tra numerose quest, dungeon e scontri player vs player.
Se la trama può dare uno stimolo interessante alla continuazione in questo nuovo mondo, le meccaniche di gioco potrebbero presto annoiarvi se siete dei fan accaniti del genere. Infatti, WildStar ricicla le solite meccaniche di gioco da MMORPG action, senza introdurre nulla di particolare. Se siete dei neofiti del genere, potreste facilmente restare ammaliati da quanto la nuova pubblicazione di NCSOFT ha da offrire, ma se avete già una discreta esperienza non è improbabile che finirete per ripiegare su titoli come Guild Wars 2 o Neverwinter, entrambi molto più accessibili, soprattutto poiché privi di abbonamento mensile. Insomma, nonostante le buone potenzialità, WildStar non osa con le innovazioni, restando piuttosto sterile per quanto riguarda il gameplay. Tuttavia, mancano ancora alcuni mesi prima del rilascio della versione completa e, pertanto, speriamo che Carbine Studios riesca a trovare quell’elemento capace di rendere la propria creazione un acquisto da prendere in considerazione.
Esteticamente parlando, le ambientazioni di WildStar sono spettacolari in tutta la propria essenza. In un misto tra natura e tecnologia, non ci sarà luogo che non resterà impresso nella vostra memoria. Questi paesaggi potrebbero rendere, senza alcun dubbio, piacevole la vostra permanenza su Nexus, se non fosse per un problema di scarsa ottimizzazione. Seppur estremamente fascinose, le texture e i vari modelli poligonali, o più in generale l’intero comparto grafico, hanno bisogno ancora di un notevole lavoro da parte degli sviluppatori. Nonostante la qualità sia di alto livello, è comunque inferiore a molti altri titoli usciti su PC, non necessariamente appartenenti al genere degli MMORPG. Eppure, la richiesta di risorse è eccessivamente alta (Abbiamo testato il gioco su Intel Core i7-2600k e su una GeForce GTX 580 ma non riuscivamo a superare i 45fps per buona parte del tempo). Questo genere di problemi è, però, all’ordine del giorno durante le fasi di beta-testing e, pertanto, confidiamo che Carbine Studios riesca ad ottimizzare a dovere il proprio prodotto, trasformandolo in uno dei pregi del gioco. Per quanto riguarda il sonoro, invece, WildStar non ha ancora troppo da offrire, seguendo una tendenza ormai sempre più frequente nel settore degli MMO nei periodi di prova. Il poco materiale a disposizione, però, è senz’altro piacevole, sia per le colonne sonore, sia per il doppiaggio, sia per gli effetti di attacchi e abilità varie. Anche in questo caso, siamo fiduciosi che il comparto audio diventi uno dei punti forti della release completa.
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