Negli ultimi anni il mercato videoludico è stato investito da un’onda di giochi sviluppati da piccoli studi indie, titoli che sempre più spesso competono con le emozioni e la qualità offerta dai grossi calibri.
Nel 2011 venne presentato Tink, un platform ideato dallo studio tedesco Mimimi Productions che si aggiudicò il premio di Best Project 2012 alla Game Connection Europe 2011 accumulando numerosi consensi.
In questi due anni, Tink ha cambiato titolo in The Last Tinker: City of Colors, e l’uscita è prevista per quest’estate su PC, Mac e Linux via Steam e su Console (ancora da specificare).
Nella Build di prova ricevuta in questi giorni, Mimimi Productions presenta il prologo dell’avventura nel mondo dei colori di The Last Tinker, introducendo Koru e le sue particolari abilità.
Fin da subito Mimimi Productions catapulta il giocatore in un mondo coloratissimo e ricco di abitanti antropomorfi, in ambienti esplorabili quasi completamente grazie alle meccaniche platform protagoniste assolute.
La storia ruota attorno a Koru, un adolescente dalle sembianze scimmiesche, che aiuta gli altri abitanti del suo colorato quartiere per guadagnarsi da vivere, correndo, saltando ed arrampicandosi per le vie della città.
Basterà premere RT per correre e sfrecciare tra le vie del quartiere, tenendolo premuto di fronte a determinati ostacoli Koru si muoverà automaticamente superandoli, dando il via a sezioni sui binari frenetiche simili a quelle del primo capitolo di Sly Cooper.
Inoltre Koru è in grado di concatenare i propri pugni, spostandosi da un nemico all’altro senza interrompere la combo, offrendo dunque anche sezioni action semplicissime ma efficaci.
L’ultima delle abilità di Koru presenti nella build provata, permette allo scimmiotto di chiamare un alleato (nel prologo è un fungo antropomorfo) e di farsi seguire da quest’ultimo fischiettando, attivando quindi degli speciali interruttori o facendosi aiutare a risolvere enigmi per poter proseguire.
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Oltre alle abilità sopracitate, nel gioco completo Koru imparerà ad utilizzare i colori per portare la pace in tutti i quartieri di Color Town.
Purtroppo, nella build è presente solo il primo Spirito del Colore, ovvero il Viola, che permette al nostro scimmiesco protagonista di curare le ferite.
Mimimi ha confermato la presenza di altri tre colori: il Rosso permetterà a Koru di indispettire i nemici, il Verde li spaventerà , e il Blu li farà piangere, dando al gameplay action anche una svolta più tattica rispetto quanto visto nella versione di prova.
Ovviamente par logico pensare che i colori serviranno anche nelle fasi esplorative e nelle missioni secondarie affidate a Koru dai PNG, sperando non annoino il giocatore e risultino diversificate tra loro.
Quando l’avventura di Koru comincia, si viene subito colpiti da un mondo colorato e stravagante che ricorda molto da vicino le ambientazioni del primo Jak & Daxter.
Le tinte calde che avvolgono tutto il quartiere del protagonista, unite all’ambientazione vera e propria lasciano di stucco e mettono in competizione The Last Tinker con titoli AAA ben più blasonati.
Viene difficile pensare che il titolo Mimimi sia un indie, proprio perchè gli amanti dei platform non potranno fare a meno di pensare ai giochi già citati in recensione, e restare increduli davanti al lavoro dello studio tedesco.
Ovviamente si fa riferimento solo alla prima area di gioco, sperando che il resto della mappa di The Last Tinker sia curato nello stesso modo.
Il titolo sarà completamente tradotto in italiano e inoltre offrirà diverse difficoltà, tra cui una pensata per i bambini, dove non si subiranno danni, ed una per i fanatici dei platform, dove basterà subire un colpo per morire.
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