Non molte settimane fa SEGA e Nintendo hanno annunciato la stipulazione di un accordo esclusivo che avrebbe garantito l’arrivo di tre titoli dedicati al porcospino blu Sonic su 3DS e Wii U. Di questi tre titoli uno è al momento ancora ignoto, mentre gli altri due si sono rivelati essere Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014 ed un nuovissimo platform, Sonic: Lost World. Quest’ultimo titolo, in arrivo su 3DS e Wii U entro la fine del 2013, si ripromette di cancellare definitivamente le tante brutte sorprese che ci hanno riservato i giochi di Sonic nella scorsa generazione, e di rilanciare con vigore la figura della storica mascotte SEGA. Grazie a Nintendo Italia, lo scorso 5 Luglio abbiamo avuto modo di testare con mano la versione Wii U del gioco e siamo finalmente pronti a parlarvene.
Che gli ultimi anni non siano stati tra i migliori per Sonic non è certo un mistero. A partire dal terribile Sonic the Hedgehog del 2006, passando per titoli dalle buone idee ma dalla cattiva realizzazione (Sonic & The Secret Rings), giochi decenti solo a metà (Sonic Unleashed), fino ad arrivare a giochi come Sonic & The Black Knight che concettualmente non avevano nemmeno ragione di esistere (Sonic con una spada? Stiamo scherzando? NDR), è tanto, troppo tempo che non c’è un platform del porcospino blu realizzato come si deve. E se negli ultimi anni qualcosa pare essersi avviato su una direzione migliore con Sonic Colours e Sonic Generations, i fasti dell’era 2D e dei primi passi nel 3D con i due Adventure sembrano ancora essere lontani. O forse dovremmo dire sembravano.
Sonic: Lost World fatica a nascondere le proprie ispirazioni: i tre livelli presenti nella demo provata, la stessa presentata all’E3 di Los Angeles, pur mantenendo alcune caratteristiche distintive dei giochi di Sonic, presentano innumerevoli punti di contatto con alcuni dei recenti lavori del team EAD Tokyo di Nintendo, in particolare Super Mario Galaxy e Super Mario 3D Land. Degli esempi d’eccezione, che i designer di SEGA hanno ben studiato, senza sfociare nella copiatura o nella riproposizione pedissequa. Dai recenti titoli 3D del’ex-arcirivale, Sonic: Lost World riprende la grandissima varietà di fondo nelle tipologie di livello e nel gameplay. Il primo dei tre livelli presenta un percorso che si sviluppa lungo strutture cilindriche e pianetoidi caratterizzati da una gravità simile a quella di Mario Galaxy. La visuale è leggermente spostata dall’alto, come in Mario 3D Land/World, e, proprio come in tali titoli, sarà presente un tasto da tenere premuto per la corsa. Contrariamente ad alcuni recenti titoli di Sonic, il gameplay è stato rallentato, e si nota che il team ha cercato di restituire la giusta importanza alle fasi di platforming puro, con una maggiore attenzione ai salti ed alla precisione. I vari tubi e cilindri che costituiscono il livello presentano molteplici percorsi da seguire, alcuni più semplici, altri più difficili, tutti ugualmente validi per raggiungere la fine del livello. Ci aspettiamo nella versione finale del gioco che alcuni power-up o collezionabili vengano nascosti in un percorso piuttosto che in un altro, stimolando la rigiocabilità dei vari livelli. Il secondo livello presente nella demo è un classico livello bidimensionale, ambientato in un mondo di biscotti e dolciumi simile a quello già visto in Sonic Colours. Queste sezioni riprendono lo stile delle fasi 2D di Colours e Generations, senza grossi sconvolgimenti per il giocatore. La terza tipologia di livello presente nella demo richiama infine lo stile dei Sonic 3D più puri, ovvero grande focus sulla velocità, pedane acceleratrici, homing attack su catene di nemici per incrementare la velocità e così via, il tutto condito da una serie di pericoli ambientali come spine e cadute improvvise e da power-up simili ai Wisp di Sonic Colours. In tutti e tre gli stili di gioco Sonic risponde bene ai comandi, è fluido nei movimenti e molto più rapido alla risposta e meno soggetto all’inerzia che nei suoi ultimi titoli. L’idea di rallentare il gameplay e di tornare a focalizzare l’attenzione sul platforming sembra per ora vincente, e la grande varietà dei tre livelli provati è senza dubbio incoraggiante.
Dal punto di vista grafico Sonic ci aveva fin’ora abituato, soprattutto con i titoli esclusivi Wii (Secret Rings, Black Knight e Colours), ad un ottimo impatto grafico, ricco ed abbondante di dettagli. Lost World rappresenta invece un netto cambio di direzione, presentando una grafica dal look stilisticamente molto più sobrio ed essenziale. In generale c’è un minore sfoggio di prodezze tecniche (comunque presenti, anzi, forse presenti più che mai, ma meno evidenti) ed una maggiore ricerca ad una direzione artistica più stilosa e forse più carismatica. Ovviamente imprescindibile la performance inchiodata sui 60 FPS, mai necessaria quanto in un gioco del genere, e già tranquillamente raggiunta in una versione preliminare come quella da noi provata.
#LiveTheRebellion