Persona 5 vede il ritorno di una feature tipica di ogni Shin Megami Tensei che si rispetti: le negoziazioni con i demoni. I nostri nemici non saranno le solite Shadow che abbiamo conosciuto in passato, ma i classici demoni tipici della serie. Lo scopo del negoziato sarà come sempre quello di ottenere un nuovo Persona, ma volendo potremo optare per un oggetto o soldi. Ciascun nemico, anche se dello stesso tipo, tende ad avere una personalità diversa, ragion per cui usare le stesse frasi due volti non funzionerà, e dovremo stare attenti a non far infuriare l’avversario, cosa che può comportare un certo rischio se non il game over se si tratta di nemici potenti. Delle volte sarà possibile anche conversare contro alcuni boss, distraendoli di conseguenza. Negoziare è un arte e può rivelarsi un arma a doppio taglio che va usata con estrema cautela.
Uno dei motivi del successo mondiale di Persona sono i Social Link, che tornano anche nel quinto capitolo in una veste che a prima vista può sembrare la stessa alla quale Atlus ci ha abituati, ma che in realtà si rivela essere profondamente diversa e rinnovata: le Cooperations. Nella versione inglese le conosceremo col nome di Confidents e queste non solo ci permettono di conoscere meglio un personaggio, ma andranno ad influire moltissimo sul gameplay e in alcuni casi anche sulla trama principale. Grazie alle Cooperations, infatti, potremo ottenere svariate nuove abilità da sfruttare in battaglia ma non solo, alcuni ci permetteranno di ottenere più soldi o oggetti durante le negoziazioni, altri daranno la capacità di ricaricare la propria arma da fuoco, cosa che altrimenti è possibile fare solo uscendo dal dungeon, o ancora comporteranno grosse novità come la possibilità di cambiare personaggi in battaglia e tattiche di combattimento fino alla possibilità di sferrare attacchi di gruppo diversi dal classico All Out Attack. Insomma, Atlus aveva anticipato cambiamenti per la formula dei social link e la promessa è stata mantenuta.
Ultimo aspetto di cui parlare è quello tecnico. Sotto questo punto di vista e non solo, Persona 5 è il miglior gioco mai realizzato da Atlus che sfrutta un motore grafico del tutto nuovo sviluppato internamente dall’azienda e basato sul Gamebryo, utilizzato per Catherine. La città di Tokyo è riprodotta in maniera abbastanza fedele all’originale, i colori sono vivi, le ambientazioni piene di dettagli e vita come non mai. Come sempre anche la colonna sonora è di altissimo livello, con uno Shoji Meguro in grande spolvero che questa volta ha superato sé stesso. Tutto è stato curato nei minimi particolari ed è impossibile notare difetti, semplicemente perché non ce ne sono, tant’è che il gioco è uno dei pochissimi, se non forse l’unico, in questa generazione a non essere stato ritoccato da patch se non quella del day one, tra l’altro servita solo ed esclusivamente ad abilitare l’uso dei DLC, in quanto i contenuti scaricabili erano inizialmente previsti già all’interno del gioco.
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