Nel corso degli anni si sono sprecati i crossover del mondo di Mario con altri brand famosi, di Nintendo e non, come la serie dedicata alle
Olimpiadi insieme a Sonic o il “recente”
Puzzle & Dragons: Super Mario Edition. Poco prima della presentazione di Switch sono comparse nel web alcune indiscrezioni su un possibile gioco con i pazzi Rabbids, spin-off di Rayman, che hanno acceso grossi dibattiti tra i videogiocatori. Presentato ufficialmente allo scorso E3
Mario + Rabbids: Kingdom Battle è salito subito nelle classifiche di gradimento, grazie al trailer che ha mostrato le sue capacità e, sopratutto per noi italiani, grazie la presenza della divisione Milanese di
Ubisoft al timone del progetto. Invitati da Nintendo – che teniamo ancora a ringraziare – abbiamo avuto modo di metter mano a una demo del titolo, in uscita il prossimo 29 Agosto. Scoprite con noi,
Mario + Rabbids: Kingdom Battle.
Un’avventura da Rabbids
La prefazione di questo crossover è la più classica: i Rabbids sono caduti da un buco dimensionale e hanno invaso il regno dei funghi. Purtroppo, però, la maggior parte di quelli arrivati preferiscono creare casini e toccherà a Mario e soci – insieme a Rabbid che hanno deciso di copiarli in tutto e per tutto – salvare, ancora una volta, la propria casa.
In venti minuti la demo ha fatto intendere l’atmosfera del gioco
La demo da noi provata riguardava un breve percorso che non sarà incluso nel gioco completo ma che nei venti minuti a nostra disposizione ha fatto ben intendere quale sarà l’atmosfera del gioco. Infatti gli “amici” conigli ricalcheranno in tutto e per tutto Mario e compagni, a volte prendendoli quasi in giro: simbolo di quest’aspetto è sicuramente Rabbid-Peach che non spreca momenti per tirare fuori il suo cellulare e farsi dei selfie, anche in situazioni pericolose o serie come può essere lo scontro con un boss. Durante le passeggiate nel regno dei funghi è possibile trovare, tra l’altro, curiosità in grado di far sorridere il videogiocatore come la presenza di Rabbid seduti su water giganti o i mille cartelli in prossimità di una zona di combattimento che sottolineano la loro pericolosità.
Il percorso da noi provato ci metteva a disposizione una parte delle attività che potremo svolgere nel gioco completo. Ad esempio uno dei compiti che ci è stato illustrato vedeva i nostri protagonisti dover attraversare un percorso pieno di muri che si alzavano al nostro passaggio, il tutto raccogliendo due tipi di monete: d’oro – utilizzabili nel battle hq per acquistare le armi – e alcune rosse che, come nei classici titoli della serie Mario, garantivano un bonus (in questo caso il poter acquistare un particolare tipo di arma) terminata la raccolta. Questo è solo uno dei metodi con cui potremo passare il nostro tempo tra una battaglia e l’altra, il vero punto forte come ci è stato mostrato sia durante la prova che nelle presentazioni che hanno fatto capolinea dopo l’E3.
A turni è sempre meglio
Kingdom Battle non fa parte di quei titoli derivati dal gioco di ruolo
A dir la verità il titolo di questo paragrafo può essere un po’ fuorviante. Mario + Rabbids: Kingdom Battle non fa parte di quei titoli derivati dai giochi di ruolo, come la serie Mario e Luigi, ma è più riconducibile a uno strategico a turni, come Fire Emblem o – paragone migliore – X-Com. Ogni turno è diviso in due parti: in una saranno i nostri “eroi” a muoversi e compiere le loro mosse mentre nell’altro, ovviamente, toccherà ai nemici cercare di decimarci. Durante ogni fase di gioco avremo a disposizione circa 5 mosse: il movimento, l’attacco a distanza (che conclude le possibilità di offesa da parte del personaggio designato), quello corpo a corpo, mossa speciale e il salto. Quindi un personaggio potrà, nella stessa fase, concatenarle come vuole per ottenere il proprio fine, sia esso la sconfitta del nemico o l’allontanamento da una situazione spinosa. Queste azioni sono espandibili tramite lo skill tree, non disponibile durante la nostra prova ma mostratoci durante i segmenti al Treehouse, permettendoci di far male all’avversario anche, ad esempio, saltandoci sopra. Nelle fasi nemiche potremo – al contrario di quanto visto inizialmente su
Code Name S.T.E.A.M. – velocizzare le azioni, questo riduce i tempi morti anche se, a volte, potrebbe dispiacervi non vedere con quanta cura il team di
Ubisoft Milan ha personalizzato la maggior parte delle animazioni.
La prova ci ha mostrato la bontà del sistema di
combattimento
Durante la nostra prova gli scontri sono stati pochi ma ci han permesso di toccare con mano la bontà del sistema di combattimento, che sicuramente avrà delle modifiche/aggiunte nella versione finale. Ad esempio durante il nostro secondo incontro con i Rabbid nemici abbiamo avuto a disposizione ben due alternative per battere lo stage: un attacco frontale costringendoli a ripararsi di fronte a casse esplosive da far, ovviamente, detonare infliggendo danni enormi oppure l’usare uno dei nostri eroi come esca mentre gli altri usavano i tubi, posti ai lati dell’arena, per attaccarli da dietro. Non in tutti gli stage, però, le condizioni di vittoria saranno uguali; infatti nell’ultimo scontro prima del termine della demo il nostro obiettivo era quello di arrivare a una certa area – posta vicino all’uscita – con almeno uno dei nostri alleati mentre il nemico (e un terribile Categnaccio che attaccava chiunque gli passasse accanto) cercava di impedircelo.
Commento
Pro e Contro
✓ Due mondi uniti alla perfezione
✓ Sistema di combattimento interessante...
x ...ma da verificare all'uscita
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