Assieme alla prima ondata di copie fisiche (e ai primi due mesi per quanto riguarda la versione digital) dell’elogiato Final Fantasy Type-0 (qui potete trovare la nostra recensione) Square Enix ha deciso di rilasciare anche una demo del tanto agognato Final Fantasy XV. Questa versione di prova, denominata Episode Duscae, ha certamente lo scopo di mantenere alta l’attenzione dei videogiocatori nei confronti di questo progetto che, difficilmente, vedrà la luce nel corso del 2015. Saranno riusciti a mantenere accesa la fiamma della speranza?
Versione testata: PlayStation 4
Il comparto narrativo di Episode Duscae ruota attorno al tentativo del gruppo di Noctis di recuperare un’ingente quantità di denaro per riparare l’auto che li ha lasciati a piedi nel bel mezzo della zona conosciuta, appunto, come Duscae. Il solo modo per raggiungere i 24000 Guil necessari alle riparazioni è cacciare un raro Behemoth per intascarne poi la taglia. Mero pretesto per mostrare ai giocatori qualcosa di concreto sul titolo, non prendiamo nemmeno in considerazione la trama della demo, ma ci sentiamo di sottolineare come siano già delineate le caratterizzazioni dei quattro personaggi principali. Abbiamo Noctis, il Cloud della situazione che viaggia sul confine tra l’introverso e il guerriero valoroso; poi abbiamo Gladius, possente spadaccino dal carattere forte e deciso; Ignis è il saputello del gruppo, caratterizzato da un’innata strategia e capace di ponderare attentamente ogni situazione; infine troviamo Prompto, ragazzo spensierato e “casinista” armato di pistole. Sin da questa versione dimostrativa il gruppo appare molto unito e, nonostante i meccanismi comportamentali di ogni singolo individuo risultino un po’ banali, sono riusciti a colpirci sin da subito facendoci desiderare di avere tra le mani il titolo completo quanto prima.
Grazie a questa demo siamo finalmente riusciti a toccare con le nostre mani il sistema di combattimento di Final Fantasy XV e, ve lo diciamo sin da ora, siamo rimasti piacevolmente soddisfatti. Com’era ormai chiaro a tutti, questo episodio della celebre saga nipponica sarà maggiormente votato all’azione, con combattimenti dinamici che nulla hanno a che vedere con titoli del passato. L’abilità di Noctis è quella di poter evocare delle armi con le quali attaccare i nemici, ma ogni arma in nostro possesso sarà dotata di forme, abilità e meccaniche differenti. Al momento abbiamo potuto testare solamente cinque armi diverse, che spaziano dalla spada ad una mano (Sanguinaria) sino ad arrivare alla lancia (Punta di Drago), ma siamo certi che il titolo saprà stupirci sotto questo punto di vista. All’interno dell’apposito menù di gioco, inoltre, sarà possibile attribuire ogni arma ad una funzione differente (Assalto, Raffica, Fendente, Contrattacco e Aerocolpo). Scegliere di utilizzare la lancia piuttosto che la spada per l’Assalto, ad esempio, ci permetterà di cominciare ogni nostro scontro con un rapido affondo piuttosto che con un più lento fendente, in modo da lasciare il nemico tramortito per poi continuare l’attacco con la spada a due mani (Zweihander) nel caso l’avessimo predisposta come Raffica (ovvero una serie di colpi successiva all’Assalto). Noctis è dotato inoltre di numerosi metodi per evitare di venire colpito durante gli scontri. Ecco che quindi potremo scegliere se difenderci con una semplice schivata (che, però, consumerà la barra della magia), parando il colpo (solamente durante determinati attacchi) oppure allontanandoci rapidamente grazie ad un teletrasporto che proietterà il nostro protagonista in un luogo rialzato (come alberi o rocce) per permettergli di rimanere a distanza dallo scontro e recuperare così vita e magia. Il meccanismo è leggermente straniante durante le prime ore di gioco, ma anche in questo caso non vediamo l’ora di mettere le mani sul prodotto finito, che, speriamo, possa rivelarsi maggiormente complesso e privo di alcuni difetti legati alla telecamera che, molte volte, rendevano gli scontri confusionari e dispersivi. Dobbiamo inoltre ammettere che la totale impossibilità nella demo di gestire i propri alleati durante le battaglie si fa sentire; questo a causa di un’IA decisamente sottotono che porterà i nostri compagni ad attaccare avversari a caso oppure a rimanere immobili durante alcuni scontri.
La quantità di cose da fare all’interno della regione di Duscae non è certo poca. Nonostante durante i primi minuti di gioco pare che la missione possa essere risolta in breve tempo, passerete dalle quattro alle cinque ore a girovagare per esplorare completamente la zona e completare le missioni secondarie previste. Missioni che, purtroppo, non appaiono particolarmente varie e vanno dalla raccolta di magiliti sino alla sconfitta di alcuni branchi di mostri. Proprio i mostri, però, non sono particolarmente presenti all’interno dell’area e talvolta capiterà di vagare per interi minuti nella speranza di imbattersi nelle poche specie presenti nella radura. Il vostro nemico principale, Behemoth a parte, saranno gli smilodonti, ibridi tra cani e lucertole che non tarderanno ad attaccarvi non appena vi avranno sotto tiro. E’ interessante notare come il passaggio dal giorno alla notte favorisca la presenza di determinati nemici piuttosto che di altri, andando a variare, anche se di poco, la fauna locale. Bisogna inoltre evidenziare come siano presenti molteplici muri invisibili che non permettono ai personaggi di attraversare piccoli laghi e zone paludose, ma speriamo che si tratti un limite dovuto al fatto di stare giocando ad una demo. Una tra le caratteristiche principali di Final Fantasy XV è il bisogno del gruppo di accamparsi in alcuni campi base all’interno dei quali sarà possibile riposarci, gustare varie pietanze capaci di fornire statistiche differenti e, soprattutto, permetterà di guadagnare l’esperienza accumulata durante il giorno e, di conseguenza, “livellare” i nostri tanto amati personaggi. Altra pecca della demo, purtroppo, è la totale mancanza di un qualsiasi sistema di progressione dei personaggi che renderà l’esperienza guadagnata abbastanza inutile.
Il comparto tecnico di Episode Duscae, per quanto imponente e capace di lasciare a bocca aperta, risulta ricco di bug e di imperfezioni. I modelli poligonali dei personaggi, come da tradizione Square, sono ottimamente realizzati ed è impressionante vedere come reagiscono ad influenze esterne come vento, cadute o mosse rapide che permettono a vestiti e capelli di muoversi in modo del tutto naturale. Peccato che la stessa cosa non si possa dire per l’ambiente circostante che appare ricco di texture non definite e di modelli (piante, ostacoli) che stonano davvero con la cura riposta nei protagonisti. Bisogna evidenziare, inoltre, alcuni cali di frame che saltano all’occhio nelle situazioni più concitate. Speriamo che si tratti solamente di problemi legati alla demo (neanche troppo recente a dirla tutta) e che il prodotto finale riesca a sorprenderci sotto tutti i punti di vista. Buona invece la colonna sonora che, seppur senza colpire particolarmente, riesce a ricreare musicalmente i momenti d’azione, quelli di tensione e le pause presso i campi base.
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