Final Fantasy XIII non è riuscito nel difficile intento di guadagnarsi la stima ed il rispetto degli altri capitoli della celebre saga nipponica e molti non hanno tardato a dare per morto il celebre brand di Square Enix. In occasione della beta per Playstation 4 siamo riusciti a dare un’occhiata a Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, titolo che, a differenza dei suoi più noti predecessori e similmente all’undicesimo capitolo, abbandona alcune meccaniche rpg per prediligere la via degli MMORPG. In attesa della pubblicazione su PS4,ricordiamo che il titolo è già disponibile su PC e PS3 (Qui la nostra recensione), sulla nuova console Sony ci siamo potuti immergere nelle lande di Eorzea grazie alla Beta Pubblica. Ecco quali sono le nostre prime impressioni.
La prima cosa che si nota nell’addentrarsi in questo titolo è, purtroppo, la gestione confusa degli account da parte di Square Enix. Per chi non lo sapesse, per cominciare la propria avventura, è necessario possedere un account SE, facilmente creabile all’interno del menù di gioco oppure online. Il problema? Chi già possiede questo account potrebbe avere qualche difficoltà ad accedere ai server in quanto i campi ID e Password risultano invalidi per motivi sconosciuti. Dopo aver vagato per le confuse sezioni del sito di Square (che comunque non sono state di aiuto) abbiamo rilevato che l’unica soluzione possibile è quella di resettare la propria password e di crearne una nuova che, immediatamente, verrà riconosciuta dal gioco e ci permetterà di accedere alla creazione del personaggio. Creazione del personaggio che, sicuramente, riuscirà a farci dimenticare i fastidi del log in e ci permetterà di creare un nostro avatar virtuale assecondando i nostri gusti in fatto di razza, classe e molti altri elementi che sicuramente faranno la gioia degli amanti dei giochi di ruolo, ma che faranno impazzire, grazie ad un character design ispirato e ad una resa grafica di alto livello, i fan del brand Final Fantasy
Il primo impatto con Final Fantasy XIV, una volta entrati nel mondo di gioco, è quello di trovarci di fronte ad un mondo vivo e ricco di eventi, sottomissioni, personaggi con cui parlare e nemici da sconfiggere. In base alla razza e alla classe scelta, infatti, verremo gettati all’interno di una delle principali città di questo universo e missione dopo missione cominceremo ad apprendere le vaste meccaniche di gioco che mescolano il classico stile di Final Fantasy con quello dei più celebri MMORPG. I controlli mappati per il Dualshock 4, inoltre, risultano semplici ed intuitivi e non fanno rimpiangere per nulla l’utilizzo di tastiera e mouse che potrete comunque utilizzare su Ps4 se siete dei puristi del genere. L’impatto con il gioco è, sicuramente, positivo e ad ogni scena, personaggio e musica si respira appieno quell’aria di Final Fantasy che da anni abbiamo desiderato rivedere all’interno di un videogame. La combinazione tra questa atmosfera, la moltitudine di eventi da affrontare e le meccaniche che si sviluppano introducendo nuovi elementi di livello in livello non potranno far altro che calamitarvi davanti alla console e farvi innamorare di questo titolo. La speranza, in attesa del titolo completo, è quella che gli sviluppatori siano riusciti a non rendere noioso il gioco e che con il superamento del livello 20 (Level Cap della Beta) il ritmo non cali repentinamente, ma riesca a rimanere stabile o, ci auguriamo, possa addirittura salire.
A livello grafico il titolo si difende molto bene e, nonostante qualche ambientazione graficamente sottotono (ma di alto impatto grazie alla sempre buona atmosfera) riesce a conquistare il videogiocatore soprattutto grazie al character design ispirato dei personaggi (antagonisti compresi) che mescola un po’ tutti gli elementi caratteristici delle varie serie e adattandoli ad un stile grafico uniforme. Stellare, invece, il comparto sonoro che, grazie alla colonna sonora composta da Nobuo Uematsu, riesce ad incantare e a sottolineare qualsiasi nostra azione, dall’esplorazione di una verde landa allo scontro con i grandi boss (che gli amanti della saga non potranno non riconoscere). L’unica pecca da evidenziare è che, al momento, il titolo è “solamente” sottotitolato in inglese e, nonostante Square Enix abbia promesso altre traduzioni se riceveranno abbastanza richieste, potrebbe allontanare coloro che non comprendono appieno la lingua anglosassone.
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