Siamo arrivati a metà stagione, la lotta tra Hamilton e Vettel infuria e ci stiamo avvicinando a uno dei momenti più attesi dai fan della Formula 1.
Il prossimo
24 agosto, infatti, è in arrivo il nuovo titolo dedicato alle vetture che amiamo vedere sui nostri teleschermi durante i weekend. In attesa della recensione abbiamo avuto la possibilità di osservare dal vivo come si comporta il gioco targato
Codemasters, in compagnia di un codice che, seppur non definitivo, si avvicina a quello finale. Negli studi di
Koch Media, distributore italiano che teniamo a ringraziare, abbiamo allacciato il casco e siamo entrati in pista, pronti a sbattere tutti fuori e vincere in solitaria.
F sta per Fantasy
La Carriera di F1 2018 prende una piega ruolistica
Una delle prime cose su cui abbiamo messo mano è la nuova modalità
Carriera. Mai come quest’anno le novità saltano all’occhio e possono cambiare la concezione del videogiocatore, un po’ come accaduto con la modalità
Il Viaggio di
Fifa. Infatti se nello scorso capitolo erano le nostre prestazioni in pista a definire il pilota che volevamo essere, in F1 2018
abbiamo una gestione più da gioco di ruolo con la possibilità di alterare ciò che gli altri vedono di noi grazie alle interviste dei media. Al termine di ogni sessione, come nella realtà, il nostro alter-ego virtuale viene preso di mira dalla
Federica Masolin di turno e bersagliati di domande. Queste altereranno la considerazione che han di noi i nostri meccanici, avversari o addirittura scuderie avversarie che potranno essere inclini o meno, a volerci accettare tra i loro ranghi. Significa quindi che se dopo un gran premio particolarmente remunerativo in termini di risultati loderemo solo noi stessi, è capace che i nostri meccanici si offendano e blocchino determinate migliorie che stavamo portando a compimento.
Oppure, banalmente, che
mettessimo in giro voci che Mercedes gioca sporco, questa sia meno propensa ad offrirci un contratto e dovremmo dirottare le nostre attenzioni su altro. Dal poco tempo che abbiamo avuto a disposizione non siamo riusciti ad inquadrare bene questa grandiosa novità. Le due interviste che abbiamo fatto – dopo le prove libere e post gara dopo un disastroso ritiro – ci sono sembrate in linea con quello accaduto in pista e
ci han fatto ben sperare per questa introduzione che sarà, necessariamente, da testare in fase di review.
Le sessioni coi media non solo la sola grande novità nella modalità carriera di F1 2018. Come nel mondo reale, infatti, le regole del mondo FIA possono cambiare. Sarà nostro compito dover fare in modo che le migliorie acquistate negli anni precedenti siano ancora valide e non aver buttato al vento tempo e, sopratutto, risorse importanti che potevano essere dirottate su altri settori. A completare l’offerta arrivano, direttamente dal mondo reale, l’inclusione di alcuni nuovi tracciati (
come il Paul Richard), il ritorno dell’
Hockenheimring e tante nuove vetture classiche con cui interagire durante la Carriera, esattamente come lo scorso anno.
In pista tutto apposto
Lo scheletro è rimasto lo stesso dello scorso anno ma ci sono migliorie “palpabili”
Tendiamo a voler mettere le mani avanti, la nostra prova è durata appena un’ora e non abbiamo avuto modo di verificare al meglio come ogni vettura è stata rappresentata all’interno di F1 2018. Quello che abbiamo visto, però, ci è piaciuto enormemente.
Lo scheletro è rimasto lo stesso dello scorso anno, difficile poter migliorare qualcosa che già sfiorava l’eccellenza, e il feeling con le monoposto rimane fantastico.
Ovviamente compie il suo debutto
l’Halo, non il videogioco ma il nuovo sistema di protezione per i piloti, che nelle inquadrature dall’interno dell’abitacolo rende molto più difficile concentrarsi sulle curve future a causa del suo ingombro. Per fortuna è possibile cambiare visuale oppure, se siete particolarmente legati a quella all’interno della vettura, disabilitarlo in modo da non farlo vedere al videogiocatore. Parlando di modifiche e migliorie basate sul mondo reale
Codemasters ha lavorato molto sulle sospensioni – la loro fisica più realistica rende più difficile la gestione dei cordoli – e sulla
simulazione della temperatura delle gomme. Quest’ultima novità è quella che, sulla carta,
sembra cambiare il gameplay verso l’aspetto più simulativo, infatti dovremo tener conto del riscaldamento dei pneumatici cercando di non surriscaldarli troppo per evitare forature o blistering. Anche in questo caso il nostro tempo a disposizione non è stato sufficiente per effettuare una gara al 100% dei giri e testare tutto al meglio, dovendo rimandare le valutazioni una volta in possesso del codice finale del gioco. Tuttavia siamo riusciti ad intravedere tutto il potenziale di quella che potrebbe essere
una delle più grandi innovazioni nel gameplay di un titolo di Formula 1.
Da segnalare anche l’immenso lavoro effettuato dal team per rappresentare
le monoposto, che mai come quest’anno raggiungono una bellezza unica. Grande lavoro è stato fatto per rappresentare anche le varie condizioni sia luminose che atmosferiche. Abbiamo voluto fare un gran premio di prova al Paul Richard in condizioni di temporale e il risultato è stato spettacolare. Infatti come nella realtà una volta vicini a macchine avversarie venivano alzati nuvoloni d’acqua che impedivano la visuale e ci costringevano a prendere un po’ alla cieca alcune curve, obbligandoci a rimanere a debita distanza e lavorare sulla strategia per i sorpassi.
Commento
Pro e Contro
✓ Nuova modalità carriera
✓ Migliorie grafiche veramente impressionanti
✓ Gameplay ritoccato...
x ... ma da testare alcune novità
x Le interviste potrebbero stufare
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