Nell’ormai lontano 1989 Maxis ci ha introdotto in un magico mondo, dove da semplici cittadini potevano diventare sindaci di enormi megalopoli stando comodamente seduti alla nostra scrivania. Con SimCity gli sviluppatori hanno letteralmente aperto il mondo a un nuovo genere, un nuovo modo di pensare un gioco gestionale che riesce per la prima volta a coinvolgerci completamente in ogni sua parte. EA ha voluto quest’anno provare a rilanciare la famosa IP rinnovandola con diverse nuove caratteristiche odiate da alcuni e lodate da altri. Saranno riusciti gli sviluppatori a riportare alla luce il gioiellino videoludico che era l’originale serie di Sim City?
Il lancio di SimCity non è di certo stato uno dei migliori di sempre, anzi possiamo definirlo come uno dei peggiori lanci della storia videoludica. Sin dai primi giorni il gioco ha infatti dato diversi problemi, come ad esempio un gran numero di giocatori che si sono ritrovati su tutte le furie per il sovraffollamento dei server. Si, stiamo parlando di server, in SimCity: come purtroppo diversi di voi sapranno già, il reboot della serie utilizza il sistema di sicurezza DRM, caratteristica che ci costringerà ad avere una connessione internet permanente anche per giocare il comparto single player del gioco. Questo sistema, anche se adottato per i nobili motivi di combattere la pirateria, ha fatto infuriare i giocatori per i molti problemi riguardo la capienza dei server ,oltre che la semplice impossibilità di poter giocare senza una connessione. Questo tragico lancio che ha caratterizzato la fama del titolo deve però non essere a vincolante a livello valutativo, gli sviluppatori hanno infatti tempestivamente aumentato il numero e la capienza dei server per permettere così alla maggior parte dei giocatori di collegarsi. Al momento di andare in pubblicazione di recensione, infatti, il problema di login non esiste più e possiamo quindi definire il sovraffollamento dei server solo un problema temporaneo oramai risolto, che potrebbe ripresentarsi in caso di elevate utenze come in tutti i giochi online basati su server. Il DRM rimane comunque un grande punto negativo di SimCity che ne diminuisce in enorme modo le possibilità di gioco.
Sin dai primi minuti di gioco si può vedere come la grafica e le meccaniche di gioco a cui eravamo abituati con i titoli precedenti siano state migliorate incredibilmente; possiamo dire addio alla grafica 2D di Sim City 4 per abbracciare l’ultra dettagliata grafica 3D di questo titolo che ci permetterà di visionare la nostra città a 360 gradi. Questa nuova veste grafica che utilizza il potente Glassbox Engine non si limita alle macro differenze ma tocca anche i dettagli, come traffico e pedoni nelle strade. Anche questi elementi saranno infatti curati nei minimi dettagli, simulando un comportamento naturale con diverse informazioni personali come nome, lavoro e la residenza di ogni singolo cittadino che si muoverà a piedi o utilizzando un veicolo nella nostra città. Purtroppo quest’ultima caratteristica non è stata creata perfettamente e, dopo diverse ore di gioco, possiamo constatare come le residenze dei cittadini cambino ad ogni uscita eliminando così la profondità che si poteva avere nel seguire la vita di un determinato abitante.
A differenza dei capitoli precedenti, il nuovo SimCity ha diverse caratteristiche che ne aumentano il realismo nonché la difficoltà nelle fasi avanzate di gioco. Le risorse che troveremo nella nostra mappa non saranno infatti infinite e sarà nostro compito utilizzarle in modo intelligente per tenere viva la nostra città. Possiamo vedere ad esempio questo utilizzo precario delle risorse nelle centrali eoliche che in caso di mancanza di vento potrebbero causare un blackout se non supportate da altre fonti di approvvigionamento energetico. Sarà nostro compito sin dalle prime fasi di gioco decidere come impostare il futuro della nostra città per determinare se farla ruotare intorno all’estrazione mineraria o trasformarla in un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. Una caratteristica molto interessante è la difficoltà di gioco nel caso si decida di fare tutto da se senza l’aiuto dei consiglieri, una sfida che metterà alla prova anche i più abili sindaci della serie. Le nuove meccaniche di costruzione ci permetteranno infatti di costruire i nostri centri urbani come mai prima, il potente tool di creazione delle strade supporta per la prima volta le curve permettendo così di sbizzarrirci nelle forme più disparate. Questo feeling moderno che possiamo vedere in tutti i componenti del gioco riesce a soddisfare i fanatici della serie che ricercano l’esperienza gestionale definitiva come anche i neofiti della serie che sono interessati a costruire la città dei propri sogni.
Il nuovo interessante motore di gioco permette, oltre che presentare una grafica davvero deliziosa all’occhio, anche la visualizzazione di ogni singolo dettaglio riguardo la crescita della nostra metropoli. Utilizzando gli specifici comandi possiamo infatti controllare il livello e la diffusione di ogni cosa, passando dalla criminalità fino al reddito dei cittadini. Questa mappatura dei dati ci permette di agire precisamente al problema per risolverlo nel minor tempo possibile. Senza questo potente strumento di controllo il nuovo Simcity sarebbe in effetti quasi impossibile da giocare, i problemi nelle nostre città non si fanno attendere e si propongono questa volta più agguerriti che mai. Un esempio di come il gioco stesso metta le nostre abilità in costante prova è il nuovo sistema di criminalità che si evolve insieme alla tipologia di città che gestiamo creando anche gruppi di malavita organizzata che dovremo contrastare con un massiccio utilizzo delle forze dell’ordine. Tutti questi fattori sono collegati con le città vicine e molte volte assisteremo anche a movimenti tra di esse, che siano criminali, lavoratori o qualsiasi altra risorsa benevola o malevola. Ad aggiungere spessore al controllo che possiamo esercitare sulla città ci saranno anche costruzioni divise in parti che ci permetteranno di concentrarci sull’obbiettivo da noi fissato. Se costruiamo una Università possiamo ad esempio creare a parte le facoltà che più ci interessano per svolgere le ricerche adeguate che porteranno benessere alla nostra città.
Un fattore che salta subito all’occhio ai veterani della serie è la grandezza dei quadratoni di gioco in cui potremo creare le nostre città. La grandezza di questi spazi è infatti molto inferiore rispetto il passato e per coloro che sono abituati a creare gigantesche megalopoli potrebbe essere un serio problema. Questa scelta è stata attuata dagli sviluppatori per far concentrare il giocatore a utilizzare saggiamente le risorse e lo spazio a disposizione invece che continuare a costruire per bilanciare le perdite. Anche se il gioco ci permette di plasmare la nostra città in ogni forma possibile lo stesso non è applicabile allo scenario, a differenza dei giochi precedenti non potremo terraformare a nostro piacimento la mappa giocando a impersonare Dio per qualche minuto. Queste limitazioni potrebbero minare decisamente l’esperienza di gioco di coloro non vogliano adattarsi al nuovo gameplay strategico.
Il comparto multiplayer del gioco si basa come presente anche in quello singolo nell’utilizzo di regioni con un numero prefissato di città, ogni centro abitato della regione può interagire in diversi modi con l’altro per migliorarsi a vicenda. Il commercio di cose, e in un certo senso di persone, sarà essenziale per tenere la nostra città sulla cresta dell’onda, nel caso nella nostra città mancasse la manodopera ad esempio, possiamo allettare i cittadini in cerca lavoro delle città vicine a migrare nella nostra. Questo sistema di competizione/cooperazione è interessante e non invasivo in quanto potremo benissimo continuare a costruire la nostra città limitando al minimo le interazioni sociali. La cooperazione tra giocatori permetterà di creare anche grandi opere come ad esempio spazioporti da dove far partire costosi e ambiziosi progetti comunitari.
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