In un 2015 inoltrato dove ormai sono tutti concentrati su
PlayStation 4 e
Xbox One, fa strano veder uscire ancora dei titoli in esclusiva per
Playstation 3. Molte case di sviluppo giapponesi però non si curano di questo e continuano a sfornare giochi per l’amato monolite nero. Un esempio di questo è
Nippon Ichi che propone
The Awakened Fate Ultimatum (
da ora TAFU), seguito di
The Guided Fate Paradox, portato in Europa grazie a
NIS America solamente 7 mesi dopo l’uscita giapponese.
Andiamo a vedere cosa aspettarci da questo titolo nella nostra recensione.
Incontro con il destino
TAFU unisce una tagliente ironia ad una profonda riflessione su cosa voglia dire essere un Dio
Nel gioco impersoneremo i panni di
Shin Kamizake, un normalissimo studente che si ritrova nel mezzo di un antica guerra tra angeli e diavoli, già vista in The Guided Fate Paradox. Tornando da scuola Shin viene attaccato da alcuni mostri che riescono a trafiggergli il petto con un colpo di spada ferendolo a morte. Poco di prima di perdere i sensi però scorge una figura angelica che riesce a sconfiggere i nemici. Una volta risvegliatosi, Shin fa la conoscenza dell’angelo
Jupiel Soraumi, colei che l’ha portato in salvo, e la demoniaca
Ariael Agarie, una scienziata che l’ha fatto tornare in vita impiantandogli il
Fate Awakening Crystal rendendolo un Dio. Shin diventa così elemento chiave della guerra tra angeli e diavoli, e il suo potere si renderà indispensabile per portare l’ago della bilancia dalla parte dei buoni.
Come nel suo predecessore la storia di TAFU viene raccontata da lunghi intermezzi visualizzabili prima delle varie missioni, e spesso unisce una tagliente ironia ad una profonda riflessione su cosa voglia dire essere un Dio e sull’avere dei poteri che possono aiutare un’intera popolazione. In aggiunta Shin dovrà prendere alcune decisioni morali, che verranno proposte al giocatore durante delle sequenze di gioco dove è possibile scegliere se compiere azioni per il bene di molti o se pensare solo a se stessi ed essere egoisti.
Spesso questa scelta non si ripercuote in maniera pesante sulla trama ma solo sulle reazioni degli altri personaggi. Ad esempio nei primi capitoli è possibile scegliere tra il salvare o ammazzare un comandante dei diavoli catturato: qualsiasi sia l’opzione scelta dal giocatore il gioco salverà il comandante e la storia andrà avanti come programmato senza nessun stravolgimento. Questo rende quasi tutte le scelte inutili dal punto di vista narrativo.
Sei tu un Dio?
Shin può sfruttare due forme speciali per combattere i nemici: Quella angelica e quella diabolica
Prima di ogni missione ci ritroveremo a Celestia che farà da hub per le nostre operazioni. Lì sarà possibile salvare e ricaricare la partita, comprare nuovi oggetti, mettere in una speciale cassa quelli che abbiamo in surplus nell’inventario (
con la possibilità di migliorarli) e potenziare il nostro personaggio prima di una qualsiasi missione.
Il gameplay è simile a quello del predecessore: Shin si muoverà attraverso alcuni dungeon generati casualmente, uno per ogni missione, dove nemici, drop e tesori saranno disposti a scacchiera, e a ogni passo del giocatore corrisponderà una mossa nel mondo di gioco. L’obiettivo è arrivare all’ultimo piano senza mai morire, altrimenti si perderanno tutti gli oggetti contenuti nell’inventario al momento della morte rendendo così difficoltosa la risalita, mentre per nostra fortuna resteranno intatti i progressi fatti inerenti al livello del personaggio.
Nella parte superiore dello schermo troviamo tre indicatori: uno relativo alla salute, il secondo per gli
Special Points, che servono per eseguire le tecniche in forma Angelica o Diabolica, e l’ultimo è quello degli
AC Points, punti speciali che regolano gli spostamenti che, una volta arrivato a 0, andranno ad intaccare la barra della vita e sarà possibile ricaricarli tramite appositi oggetti che si trovano nei dungeon.
Abbiamo nominato le due forme che può ottenere Shin durante l’esplorazione.
Premendo L2 Shin si trasformerà nella sua forma Angelica, che sarà più forte contro i nemici diabolici mentre
con R2 scateneremo il suo potere Diabolico che avrà effetto sulle creature angeliche. Entrambe le forme forme possiedono un ulteriore potenziamento chiamato
Resonant Deitize, che è possibile effettuare quando l’apposita barra sarà piena. Questo non solo renderà più forte Shin ma gli permetterà anche di eseguire un particolare attacco “finale” che consumerà tutti gli SP. Le due trasformazioni saranno inoltre potenziabili tramite l’aumento di livello, oppure attraverso le scelte morali che daranno al giocatore un punto esperienza, (
angelico o diabolico in base allo schieramento che il giocatore ha preso durante la scelta), da spendere in una griglia simile alla sferografia di
Final Fantasy X. L’unico difetto di questo sistema di upgrade è che non è possibile attivare le sfere desiderate e quindi diversificare le build e lo sviluppo del personaggio.
Il titolo, come il precedente,
non presenta una difficoltà elevata ma sarà necessario ripetere spesso alcuni dungeon per poter potenziare Shin e per poter comprare nuovi oggetti e pezzi di equipaggiamento, scelta forzata che potrebbe far storcere il naso ad alcuni giocatori visto che a volte il grinding è necessario e frustrante.
…E allora muori!
in TAFU gli eventi vengono narrati in una modalità simile a quella vista di una visual novel
L’aspetto grafico è forse la parte debole del titolo. Come il predecessore, in TAFU gli eventi vengono narrati in una modalità simile a quella vista nelle varie visual novel: a schermo vengono mostrate le silhouette dei personaggi in stile anime senza nessuna animazione mentre durante l’esporazione dei dungeon si passa a uno stile chibi/super deformed che si applica anche ai nemici e agli equipaggiamenti trovati in giro. Un difetto del titolo sta sicuramente nella poca varietà degli ambienti e, spesso, alcune missioni si svolgono nello stesso scenario, così come ci vengono riproposti più volte gli stessi nemici.
Grandi lodi vanno fatte invece al comparto audio, la colonna sonora è estremamente ben fatta anche se un paio di pezzi in più non avrebbero fatto di certo male per variare un po’ le sonorità del gioco. E’ da segnalare che come da tradizione Nippon Inchi è possibile selezionare oltre al doppiaggio inglese anche quello giapponese per una totale immersione nello stile anime del gioco.
Verdetto
7 / 10
Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire sì!
Commento
Pro e Contro
✓ Ottima l'idea delle scelte morali...
✓ Trama che conquista
✓ Colonna sonora ottima
x … anche se spesso ininfluenti ai fini della trama
x Grinding necessario per andare avanti
x Alcuni passi indietro graficamente rispetto al predecessore
#LiveTheRebellion